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COEZ

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COEZ @ Estragon – Bologna // December 14, 2017

 

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Ancora una data sold-out per Silvano Albanese, in arte Coez. Questa volta è toccato all’Estragon di Bologna ospitare il cantante romano, che con il suo ultimo album sta collezionando tutti i dischi d’oro e di platino che non era mai riuscito a conquistarsi prima d’ora. Ci sta riuscendo finalmente adesso, dopo anni passati dietro le quinte della grande scena musicale italiana e dopo aver investito su se stesso più di quanto non abbiamo mai voluto fare le grandi etichette discografiche.

 

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Così, da a tutti uno schiaffo morale e fa il tutto esaurito, riscaldando con la sua energia positiva anche una sera di dicembre come quella di ieri, con la temperatura esterna che segnava i 4º ma quella corporea di chi ballava, saltava e cantava ogni suo pezzo, decisamente superiore. Non è mancato nulla, dai suoi più grandi successi come “Lontana da me” & “Ali sporche” passando per “Jet” fino ad arrivare alla tanto amata e ormai famosissima “La musica non c’è” che ha circa 35 milioni di visualizzazioni su youtube ed è in assoluto la canzone più amata del momento. Non c’è radio che non la passi o persona che non sappia a memoria quel ritornello melodico e dannatamente poetico.Nelle parole di Coez, la magia si respira a pieni polmoni, con strofe talmente profonde da toglierti il respiro e con altre, che a tratti, è possibile sentire cazzotti dritti allo stomaco.

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Se non vuoi provare determinate sensazioni, non devi ascoltarlo. Viviamo in un tempo fatto di cose banali, nessuno ha voglia di sentire e nessuno ha voglia di parlare. Abbiamo paura di esporci, di cambiare rotta, di investire parte di noi stessi nei rapporti umani. Abbiamo paura di star male ma ci riusciamo benissimo. Abbiamo paura di donare e di donarci. Ecco, chi scrive lo fa. Lo fa anche per tutti quelli che non riescono a farlo da soli. Quante volte abbiamo pensato: “Questa canzone sembra scritta per me.” Oppure: “Questa vorrei dedicarla a lui o a lei…” bene, nel caso in cui aveste dei dubbi, l’ultimo album “Faccio un casino” quel casino lo fa davvero. Scatenerà sicuramente qualche casino dentro di voi. Vi perderete sicuramente tra “Le luci della città” e ripenserete sicuramente a QUELLA PERSONA con le note di “Ciao”
Se è vero che la musica aiuta e spesso ci salva, Coez è la terapia perfetta per chi ha ancora il coraggio di mostrare i propri sentimenti, è quello che con due frasi ti riempie vuoti che probabilmente neanche sapevi di avere o che facevi finta di aver sistemato e archiviato. Entra persino in quei cassetti che avevi chiuso a chiave, nascondendo la chiave. E niente, lui la trova, li riapre ed è capace di rimettere tutto in disordine, ma per assurdo, lasciare tutto in ordine quando va via.

 

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Ti apre le cicatrici e ti ci va a finire a fondo ma poi ricuce tutto e ti fa persino sorridere ripensandoci. Ti guarda in faccia e ti sfida, sfida il tempo, sfida le spade che ci sono rimaste incastrate nel cuore, sfida chi dimentica, sfida chi scappa pur di non rimanere a vedere cosa succede, sfida le paure e ti pone nella condizione di prendere uno specchio in mano e mettertelo a due centimetri dalla faccia per guardarti bene negli occhi, per farti vedere chi sei… con tutte le volte che hai toccato il fondo e tutte le volte che hai avuto la forza di riprendere quello specchio in mano, con le tue stesse braccia e renderti conto che le volte che sei finito KO sono tante quante le volte in cui sei di nuovo OK. In qualche fottuto modo ce l’hai fatta anche stavolta.

 

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Lui dice tutto, anche quello che non vuoi sentire, anche quello che non vuoi provare e persino quello a cui non hai voglia di pensare. La verità è che le cose vere si sentono. Quando un artista scrive le proprie canzoni, è tutta un’altra storia. Arriva.

Arriva e basta. E chi ascolta lo sa, il
pubblico lo sente, lo percepisce. Coez è in assoluto uno di quelli. Ha creduto nella sua penna, senza mai sporcare i suoi fogli con un inchiostro diverso dal suo. Ha portato avanti il suo sogno, fatto di parole venute fuori dalla sua persona e dal suo vissuto. E le cose vissute hanno un altro sapore. T’invadono i sensi. Ecco cosa mi succede ogni volta che aspetto l’uscita di un suo disco. Mi preparo ad una lunga seduta psicologica. So già che dovrò ascoltare e riascoltare e andare fino in fondo per capire. So già che probabilmente tornerò indietro nel tempo, ma guarderò anche avanti. So che nulla sarà banale e nessuna parola sarà scontata o messa lì a caso per riempire uno spazio vuoto sul foglio.
L’ultimo brano nella scaletta è “La strada è mia” e la strada, adesso è davvero sua. Sudata e meritata, ma finalmente sua.

 

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FUCT CLUB
Scaletta:
 –
INTRO
FOREVER ALONE
OCCHIALI SCURI
SIAMO MORTI INSIEME
PARQUET
LE LUCI DELLA CITTA’
DELUSA DA ME
HANGOVER
E YO MAMMA
LONTANO DA ME
NON ERANO FIORI
MEDLEY
COSTOLE ROTTE
ALI SPORCHE
JET
FACCIO UN CASINO
LA MUSICA NON C’E’
CIAO
LA STRADA E’ MIA

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

Thanks to Antenna Music Factory and Big Time[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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