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Tag: 2018

Un anno di VEZ musica

Ogni anno mi trovo nei giorni che precedono il Natale a pensare alla classifica delle migliori canzoni che ho ascoltato nell’anno che sta volgendo al termine.

Mi rendo conto che, soprattutto recentemente, è molto difficile come operazione perché escono sempre meno dischi leggendari, cosa che porta di conseguenza alla malinconia degli anni passati.

Una malinconia che non è solo tale dal punto di vista musicale, a mio avviso.

Ma la musica, così come la vita va avanti.

La musica come procede, però?

La musica, attraverso nuove forme di espressione e mediazione rimane sempre la compagna della nostra vita e così come la tecnologia, cambia anche la modalità di fruizione.

 

Si dice poi che si comprano sempre meno dischi e si ascolta molta meno musica nuova. Tutto questo nonostante la musica sia gratis e facilmente raggiungibile per tutti.

Ma è proprio vero?

Vorrei con questo articolo, smentire il luogo comune ormai diffuso che vede additare la musica attuale come una produzione di scarsa qualità, perché penso che di buona musica ne esca ancora. Basta cercarla.

C’è chi per voi qualcosina ne ha scovata, perché se una volta si andava dal negoziante di musica per chiedere dei consigli, oggi il vostro “genius” si chiama VEZ Magazine.

Quando ho pensato a questo articolo mi sono chiesto: “ma faccio la solita classifica o cerco di coinvolgere tutti i collaboratori di VEZ?”

Lo sport e la vita mi hanno insegnato che è sempre meglio condividere le proprie emozioni per cercare di poter migliorare me stesso e chi mi sta a fianco.

Tutto questo ha portato ad un articolo che sembra banale ma che alla fine reputo un grosso lavoro di squadra.

Il bello di lavorare per una rivista come VEZ è quello di vivere tra tante teste pensanti con diversi gusti dal punto di vista musicale.

Il mio lavoro è stato solo quello di unire tutte le forze del gruppo per estrapolare una compilation molto varia in modo da esprimere in musica l’anno che è stato per VEZ .

Non ci sono spiegazioni per l’inserimento di una canzone rispetto ad un’altra, la musica parla da se.

Ogni canzone di questa playlist rappresenta un momento ben preciso del 2018 per tutti noi.

Questo è il nostro modo di dirvi grazie per tutto il sostegno che ci date e che ci permette di crescere e migliorare.

In questo periodo di festa spero possiate trovare un momento per ascoltare questa Playlist, da soli o in compagnia, magari in viaggio.

Vi propongo un estratto da un film che spiega in pieno il mio pensiero su cosa deve essere una playlist perfetta.

 

Non mi dire che non hai mai fatto un viaggio da solo in macchina! Ma dai, tutti quanti dovrebbero fare un viaggio da soli almeno una volta nella vita! Solo tu e un po’ di musica!”

 

Carlo Vergani

 

 

Gli auguri di Radio Veronica a tutti i VEZ in giro per l’Italia!

E’ dicembre, anche nello studio di radio Veronica si respira aria di festa.

Siamo alla fine dell’anno e come da “tradizione” si tirano le somme di questo 2018 che sta per terminare da una parte e dall’altra si pensa già ai buoni propositi per l’anno che verrà.

 

Com’è stato questo 2018 per radio Veronica?

[Filippo sorride] “E’ stato un anno molto impegnativo ma con grandissimi risultati, fuori da ogni aspettativa” ci risponde il tecnico e regista che si occupa della produzione del palinsesto dei programmi radio!

 

Cosa ti auguri per il 2019 dal punto di vista radiofonico?!

Mi auguro che Veronica possa avere ciò che merita e che continui ad affermarsi sempre di più come punto di riferimento nel mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo.

Vorremmo poter dare sempre quel brivido in più e quella emozione in più a chi ci ascolta!

 

Infatti la radio si conferma il mezzo di comunicazione più “caldo” e più vicino alla gente, ancor di più in un periodo e momento empatico come il Natale.

Lo staff di radio Veronica vi augura un sereno Natale e felice anno nuovo!

Ricordate che con la radio non siete mai soli.

 

Il nostro palinsesto:

8:00 – 9:00 Puoi starne Cerio con Davide Cerio
9:00 – 10:00 Coffee & Soul con Serena Giovanetti
10:00 – 12:00 Twenty Years con Luigi Pansino
12:00 – 14:00 7×4 con Luigi Brecciaroli
14:00 – 15:00 Veronica 2.0 con Volumetrica, Dask & Rage Hoover, Filippo Santori, Ziggy, Analogical Moody e Monika Kiss
15:00 – 18:00 Back Home con Tamara Taylor e Donald Drunk
18:00 – 19:00 Marmellata Sound con Ivana Stjepanovic
19:00 – 20:00 My Generation con Cori & Bicciato

Ogni sabato dalle 10:00 alle 12:00 Non e’ una radio per vecchi la radio fuori dalla radio, in diretta dalle migliori location della tua città con Luigi Pansino, Laura Trebbi, Mari Magi e Corrado Cori

 

FM 92.9 – 92.7 – 101.3
APP Veronica My Radio
www.veronica.it

 

STAY TUNED!

Ed Harcourt – Beyond the end (Point of Departure, 2018)

Per caso, quasi distrattamente, ho letto l’altro giorno che era uscito un nuovo album di Ed Harcourt e incuriosita dal fatto che fosse completamente strumentale, solo pianoforte e archi, me lo sono andata ad ascoltare di filata.

Niente voce, niente parole, solo melodie. E ne sono rimasta completamente rapita dal primo ascolto, rapita e con un gran nodo in gola.

Beyond the end sono quaranta minuti di pura bellezza, emozione in punta di dita e archetto, 12 pezzi che scivolano uno dopo l’altro, uno dentro l’altro, con la grazia che solo un compositore elegante come Harcourt può metterci.

Credo che ci sia qualcosa di primordialmente potente nelle melodie per pianoforte e violino, risvegliano emozioni profonde, e Harcourt in questo album va a toccare delle corde davvero sensibili nell’animo umano, tanto da far venire i brividi lungo la schiena al primo ascolto di Wolves change rivers.

La bellezza. L’unica cosa che riuscivo a pensare mentre venivo trasportata in questa dimensione onirica fatta di atmosfere sfocate ma intense: la bellezza. Ecco, la bellezza suona così.

Il suono è a tratti rovinato come se la musica provenisse da un grammofono polveroso, come in Faded photographs, ma è appunto il suono della polvere che rende magica la melodia: il suono sporco di un grammofono, titoli di chiusura di un film francese proiettato in un vecchio teatro stucchi e velluto consunto…

A chiudere gli occhi è in questi posti che va la mente accompagnata dalla musica di Beyond the end.

Questo album potrebbe essere etichettato come cinematic pop, forse perché ogni traccia inevitabilmente trasporta in una dimensione da film in bianco e nero, un po’ vintage e decadente, ma allo stesso tempo densa di emozioni ed espressività che solo l’assenza di parole riesce a convogliare.

Provate ad ascoltare Empress of the lake a mente sgombra: non vedete davanti ai vostri occhi per caso l’alba nascere riflessa in uno specchio d’acqua, non sentite l’umido della rugiada solleticarvi le caviglie?

E se vi lasciate andare a Whiskey held my sleep to ransom, vedete anche voi una stanza, un tavolo e una bottiglia su cui danza la luce fioca di una candela?

Beyond the end è un piccolo capolavoro di fine anno, che merita di essere assaporato dalla prima all’ultima nota.

Ed Harcourt
Beyond the end
Point of Departure

 

Francesca Garattoni