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Tag: bandabardò

Tre Passi Avanti @ Anfiteatro Ernesto De Pascale

Il fatto è che te ne stai in un angolo. No, non in quell’angolo a cui una pandemia ti aveva relegato soffocando ogni gioia, ogni abbraccio, ogni sorriso. No, è l’angolo che ti cerchi per guardare senza essere osservato, per essere travolto dai suoni e dalle emozioni che pensavi non avresti provato più. Ma nell’angolo non ci stai per molto, perché la musica ti trascina dentro i testi che riaffiorano alla mente, mentre balli anche se non tieni il tempo, ma muoversi è ormai diventato l’imperativo di ogni canzone che riecheggia intorno a te. 

Questo è quello che è successo all’Anfiteatro Ernesto De Pascale situato nel Parco delle Cascine di Firenze, durante la serata dedicata a Erriquez, voce leader della Bandabardò scomparso il 14 febbraio 2021. Il concerto, che anticipa e inaugura la rassegna dell’Estate Fiorentina, è stato intitolato Tre Passi Avanti… come l’album che il gruppo fece uscire nel 2004 e per l’occasione cantata da Cisco, ormai nuova voce della Banda. Se qualcuno avesse mai dubitato su questa collaborazione, vi assicuro che Cisco ha fugato ogni dubbio, passando a pieni voti. Il suo timbro di voce così particolare e che nel ricordo di molti è legato ai Modena City Ramblers, dava al brano quella carica rivoluzionaria che di ogni parola fa una spinta a ribaltare bigottismi e conformismi. Diverso da Erriquez, eppure con la stessa indomita energia. 

Su un palco carico di emozioni e di sorrisi, si sono avvicendati vari artisti della canzone e dello spettacolo italiano, ognuno cantando una canzone con la Bandabardò, alcuni intrattenendoci con qualche intermezzo comico come Giobbe Covatta ed Enzo Iachetti, altri facendoci pensare come Jacopo Fo e Saverio Tommasi. Tra mani che si alzavano e corpi che ballavano, si sono levate le voci di Carmen Consoli, Max Gazzè, Mirkoeilcane, Erica Mou, Paola Turci, Piero Pelù, Ginevra Di Marco, Folcast, Gabriella Martinelli, e vorrei dirvi che mi ricordo l’ordine esatto, ma non è così, tanto la sensazione di festa generale prendeva tutti, e intorno era un tripudio di canzoni cantante da ogni generazione, dal bambino di otto anni all’uomo di ottanta, passando da quelle che con la banda hanno vissuto i primi amori e le prime personali rivoluzioni. Sensazioni bellissime che rimangono sulla pelle per non andarsene più mentre Max Gazzè rievoca i sette re, muoversi come Gabriella Martinelli mentre sulle labbra ritornano le parole di Le Ballerine, essere affascinati da Ginevra di Marco che concede ad un pubblico incantato anche Annarella dei CCCP – Fedeli alla linea. Nell’incanto, poi, l’esplosione: le energie della Bandabardò si incontrano con quelle dei Negrita in Ho la Testa, e il pubblico perde la sua letteralmente mentre Pau e Finaz giocano con testo e suoni insieme ai propri gruppi per un effetto roboante. 

Una serata piena di momenti bellissimi, ma anche di estrema commozione e nostalgia quando sul palco salgono le nuove generazioni, cioè Jacopo Finazzo, filgio di Finaz, e Rocco Greppi, figlio di Erriquez, che insieme alla Banda intonano Sogni Grandiosi. Vedendo Rocco Greppi il cuore rimane un po’ in gola, tanta è la somiglianza col padre, e la mente ritorna verso il ricordo dell’artista mattatore, ma anche, e soprattutto per chi è di Firenze, di un uomo gentile, un antidivo nonostante ovunque andasse fosse guardato con ammirazione. Il ricordo si trasforma in lacrima, leggera, e si perde nell’immagine del tramonto più rosso e più bello con cui Firenze salutò per l’ultima volta Erriquez che l’aveva amata tanto. Eppure, mentre Rocco grida “La poesia!” e l’aria si carica di tutta la forza delle parole che suo padre amava, ti rendi conto che no, non se ne è andato, perché è lì dentro ciò che ha creato e ha trasmesso a chi con il corpo o con il pensiero è lì con noi a festeggiarlo fino alla fine, nelle mani che battono il ritmo di Se mi Rilasso Collasso con cui si chiude il concerto. Avrebbe mai potuto chiudersi diversamente? 

Il 27 maggio 2022 è una data che nessuno più potrà scordare; la data di una rinascita, di un nuovo inizio, quello della Bandabarò con Cisco, quello dei concerti veri, vissuti nel loro calore, odore, sudore, quello delle melodie non più soffocate da mascherine, dei visi che vedi interamente mentre i sorrisi si alternano a pezzi di canzoni. Uno sguardo verso il futuro senza scordare ciò che abbiamo passato, chi è rimasto indietro, chi abbiamo perso, come Erriquez e tanti altri meno famosi, ma non meno importanti per chi li ha amati. Persone che ritroveremo masticando le parole di qualche canzone e di ogni festa che faremo saranno protagoniste della felicità nel nostro cuore. 

 

Alma Marlia 

Bandabardò

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Bandabardò  @ Rock Planet – Pinarella di Cervia // April 24, 2018

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Thanks to Sara Zaganelli and Rock Planet Club e OTR Live

 

 

 

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