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Tre Domande a: Floridi

Tre Domande a: Floridi

| Redazione
Come stai vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?
“Alti e bassi, sto trovando conforto nello scrivere nuove idee, produrre qualche provino, ma se ripenso a quante date sono saltate e a tutto quello che potevamo fare con l’uscita dell’album prende male… In ogni caso cerco di rimanere positivo. Sono un curioso di natura, adoro viaggiare e spesso sono proprio i viaggi a fornirmi la linfa necessaria, la giusta ispirazione per scrivere canzoni. I miei testi sono spesso l’insieme di tante immagini e dato che adesso siamo impossibilitati a viaggiare, affido alla letteratura e al cinema il compito di fornirmi la giusta dose d’ispirazione. Spero che questo incubo finisca presto e si possa ritornare a suonare dal vivo.”
Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché?
“Vera, Malinconica e Visiva.
Vera perché quando scrivo non utilizzo filtri, il mio approccio è sempre molto istintivo al foglio di carta o alle note vocali (che ultimamente stanno prendendo il sopravvento per praticità), approfitto di quei momenti di estrema concentrazione per ultimare le canzoni che poi revisiono nei giorni seguenti.
Malinconica perché le canzoni rispecchiano il mio carattere e spesso come mi definiscono i miei amici sono un “Malinconico Ottimista”.
Visiva perché attraverso le parole proietto immagini che raccontano le mie esperienze, le mie emozioni.”
C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare?
“Mi piacerebbe scrivere un album con Cesare Cremonini, analizzare il suo approccio alla scrittura, alla composizione. È un artista che stimo e seguo da sempre, ho apprezzato tantissimo la sua evoluzione artistica e sarebbe davvero un sogno poter fare un feat con lui. Voi taggatelo, magari mi risponde!”