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VEZ5_2020: Francesca Di Salvatore

VEZ5_2020: Francesca Di Salvatore

| Francesca Garattoni

Fare un bilancio del 2020 di qualsiasi tipo – anche musicale – è un po’ strano, dato che la percezione del tempo è stata completamente distorta e questi 12 mesi sono durati in realtà 57. Ma comunque in questi 57 mesi la musica è stata fondamentale: un po’ bene di conforto, un po’ fonte di nostalgia per una normalità persa per strada e qualche volta anche motivo di dispiacere, ripensando magari a tutti i concerti mancati e che non si sa quando riprenderanno nella loro forma più vera e sincera: appiccicati gli uni agli altri addosso a una transenna.

Ecco allora che abbiamo chiesto ai nostri collaboratori e amici di raccontarci quali sono stati gli album che hanno tenuto loro più compagnia durante questo 2020…

 

Elephant Brain “Niente di Speciale”

Gennaio 2020: le uniche preoccupazioni erano la sessione invernale e quali canzoni sarebbero state portate all’imminente Festival di Sanremo. Questa rock-band perugina fa uscire il loro album di esordio, che è a diventato a tutti gli effetti una delle ultime cose che associo alla normalità pre-pandemia. Non vedo l’ora di poterlo finalmente ascoltarlo dal vivo.

Traccia da non perdere: Agata

 

Cara Calma “Sulle Punte per Sembrare Grandi”

L’album che ho avuto in rotazione costante tra marzo e aprile. Anche se è uscito due anni fa, è riuscito ad incanalare perfettamente tutte le mie emozioni di quel periodo, soprattutto perché trasuda rabbia da ogni nota.

Traccia da non perdere: Qualcosa di importante

 

Achille Lauro “1990”

Non c’è bisogno di presentazioni, né per Achille Lauro né per le iconiche hit anni ’90 che ha deciso di rivisitare con l’aiuto degli artisti più disparati, da Annalisa a Ghali passando per gli Eiffel 65. Un bellissimo flashback, ballabile come solo gli anni ’90 sapevano essere e che ha segnato musicalmente buona parte della mia estate. 

Traccia da non perdere: Sweet Dreams 

 

Bring Me the Horizon “POST HUMAN: SURVIVAL HORROR”

Il ritorno alle origini dei Bring Me The Horizon di cui avevamo bisogno. Nell’anno in cui avrei dovuto assistere alla reunion dei My Chemical Romance a Bologna – ovviamente saltata causa covid – l’ultimo lavoro dei BMTH è stato una manna dal cielo per tutti gli emo kids che non aspettavano altro che poter tirare di nuovo fuori dall’armadio le camicie a quadroni e gli anfibi neri. 

Traccia da non perdere: 1×1

 

Lorde “Melodrama”

Altro album non uscito quest’anno, ma probabilmente quello che davvero ho davvero ascoltato di più in questi mesi. Delicato ma potente, sentimentale senza essere banale e soprattutto triste come pochi. Una colonna sonora perfetta, infatti la scelta di un solo pezzo preferito è difficilissima.

Traccia da non perdere: Sober II (Melodrama), anche solo per quel magnifico intro di archi.

 

Honorable mentions 

The Zen Circus “L’ultima casa accogliente” Non è entrato nella top 5 solo perché è uscito a fine anno.

Duncan Laurence “Small town boy” Perché non si disdegnano mai delle ballad come si deve.

Voina “Ipergigante” Perché per far uscire un album simile a San Valentino ci vuole fegato.

Movements “No Good Left To Give” Rabbia, lacrime e chitarroni.

 

Francesca Di Salvatore