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Mighty Oaks “Mexico” (Howl Records, 2021)

Mighty Oaks “Mexico” (Howl Records, 2021)

| Francesca Garattoni

A volte la nostra mente inizia a viaggiare, produce a ruota libera pensieri che sembrerebbero scollegati tra loro e poi, ragionando, riusciamo a trovare il filo rosso. Ascoltando Mexico, il quarto album dei Mighty Oaks, mi sono ritrovata a ripetere nella mia testa che “Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti”. Ma cosa c’entra la citazione di Mulan? Apparentemente niente e posso solo sperare che il trio rock indie e folk di Ian Hooper, Claudio Donzelli e Craig Saunders abbia visto il film.

I Mighty Oaks si aspettavano di vivere il 2020 impegnati in un tour mondiale a seguito del loro album All Things Go uscito a febbraio dello scorso anno, ma la pandemia ha stravolto i piani. Tuttavia, la band non ha perso tempo e si è impegnata nella scrittura di Mexico, composto da dodici tracce emozionanti. Per Hooper è stato il momento perfetto per realizzare il sogno di lavorare nel suo studio di registrazione casalingo: “È stata la prima volta dal nostro album di debutto in cui ho avuto il tempo di scrivere un sacco di canzoni per questo album”, ha detto il cantautore statunitense. I tre, infatti, hanno deciso di registrare in casa di Hooper, che ha dichiarato: “Registrare in casa mia è stato un colpo alla cieca. […] Erano tutti nervosi, me compreso. Ma alla fine si è rivelata essere la cosa migliore che avremmo potuto fare. C’è qualcosa nel registrare a casa che ci ha fatto ritornare alle origini, quando io e Claudio avevamo iniziato a fare musica nel suo appartamento insieme.”

Il singolo che dà il nome all’album si apre con un eloquente “Oh right now times are hard” e non possiamo che essere d’accordo: i tempi adesso sono difficili. Sin dagli inizi, i brani dei Mighty Oaks sono intimi, rispecchiano le emozioni del trio e di chi ascolta. Le parole arrivano dirette e ci raccontano di noi ed è bello pensare che un gruppo nato a Berlino e formato da persone provenienti da paesi diversi (Stati Uniti, Italia e Regno Unito) riesca a parlare di sentimenti universali. La musica unisce il mondo. Inoltre, è bene ricordare che i tre sono cantanti e polistrumentisti, una ricchezza che è un vero e proprio marchio distintivo.

Ogni album dei Mighty Oaks è più maturo rispetto al precedente, arricchito dalle esperienze di vita dei musicisti. Oggi la nostra forza mentale è messa alla prova, stiamo vivendo una pandemia, nel mondo si parla di razzismo, ambiente, diritti umani, omobitransfobia e femminismi e pensiamo a quanto sarebbe bello scappare in un luogo o in un tempo senza problemi. Citando Land of Broken Dreams, un altro singolo estratto da Mexico: “Go ahead and cry/What makes you bitter, makes you wise/And I hope you’ll try/To see on past the darkest times/Cuz life, it can seem/Like a land of broken dreams/But now those dreams are all you got/Beneath your feet.”.

La quarantena ci ha portato a riflettere sui valori delle nostre vite e sui rapporti che contano, quindi non poteva mancare un brano come By Your Side, che con grande semplicità esprime la volontà di restare accanto a chi amiamo. “You know that I’ll be/Right by your side/If you need me day or night/Oh I’ll be right there for you/For you” è il ritornello della canzone e termina con “La la la la la”, un verso che riesce a essere il vero protagonista del pezzo e rafforzarne il messaggio.

I Mighty Oaks raccontano di loro e di noi e ci hanno regalato un quarto album che raccoglie le riflessioni che ci hanno accompagnato in quest’ultimo anno. Mexico è musica nata in un periodo di avversità e per me l’arte che “sboccia” nelle avversità è la più rara e la più bella di tutte. 

 

Mighty Oaks

Mexico

Howl Records

 

Marta Massardo