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Tre Domande a: JacksonT

Tre Domande a: JacksonT

| Redazione

Ci sono degli artisti in particolare a cui ti ispiri per i tuoi pezzi? 

Si, ci sono diversi artisti che sono la mia fonte di ispirazione, per tantissimi motivi. Artisti del calibro di Ernia, Rkomi, Il Tre, e così via, potrei elencarne qua molti altri. Io ascolto molta musica, prevalentemente italiana, prevalentemente rap, pop. Sono in assoluto i generi che preferisco. Questo non esclude la musica straniera, perché artisti come Justin Bieber, The Kid LAROI, Ed Sheeran, sono comunque tra i miei preferiti. Degli artisti sopracitati mi piace molto la scrittura, le linee melodiche che vanno a cercare, il significato dei loro testi. Insomma io credo che bisogna sempre imparare da chi è più bravo e da chi ha più esperienza di te e, se possibile, prendere spunto per poi andare a costruire un progetto nuovo e fresco.

 

Cosa vorresti far arrivare a chi ti ascolta? 

Beh, vorrei far arrivare in primis le emozioni; le stesse emozioni che ci metto dentro quando scrivo una canzone e quando la vado a registrare. Scrivere canzoni non è facile, perché è un qualcosa di prettamente personale e, se a qualcuno non piace, ti senti in un certo senso ‘ferito’. Mi piacerebbe davvero raccontare delle storie, alcune felici, altre un po’ meno, anche perché la musica è la metafora della vita, ci sono giorni tristi e ci sono giorni felici e così sono le canzoni. Le mie prime tre pubblicazioni hanno un senso logico, però credo che non sia facilmente percettibile. Io sto costruendo un vero e proprio percorso artistico, con la speranza che prima o poi quest’ultimo venga capito e apprezzato per quello che è.

 

Quanto punti sui social per far conoscere il tuo lavoro?

I social, ahimè, sono molto importanti oggi giorno. Se torniamo indietro di qualche anno, il buon vecchio passaparola non smentiva mai, adesso invece purtroppo non è così. I social sono letteralmente il tramite tra artista e pubblico. La comunicazione è importante. Io personalmente per ogni pubblicazione ho cercato di catturare l’attenzione del mio pubblico virtuale, per cercare di incuriosire. Purtroppo non è facile, viviamo in un periodo storico dove l’ascolto della musica è passivo, totalmente passivo. Bisogna cercare di farsi spazio e dire a tutti ‘hey, guardate che ci sono anche io!!’. Sono sicuro che non mollerò, anche perché sono all’inizio di questo percorso, sto seminando tanto, spero di raccogliere i frutti in futuro.