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Tre Domande a: Loren

Tre Domande a: Loren

| Redazione

Come state vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

Per prima cosa un grande ciao a tutti. Questi non sono tempi difficili, sono tempi impossibili. Stiamo cercando di restare calmi. Ci facciamo forza a vicenda. Mai come in questo momento c’è bisogno di buoni amici e di parlare di quello che ci sta succedendo. C’è bisogno di non disperdersi, di non isolarsi, di restare Uniti. Non è un caso che abbiamo chiamato così il primo singolo di questa nuova avventura con Garrincha Dischi e Sony Music.

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

In questo nuovo album che stiamo facendo uscire piano piano, il secondo singolo Stendhal è uscito su tutte le piattaforme qualche giorno fa, ci siamo concentrati tanto sul fare un lavoro musicale largo ed eterogeneo. Ci piacerebbe far arrivare il messaggio che con la musica si può giocare; anzi di deve. C’è troppa omologazione in questo momento storico. Ci piacerebbe riuscire a dimostrare che si può uscire dalla strada che tutti percorrono. La rincorsa alle playlist di Spotify sta rendendo il panorama veramente troppo piatto. Quasi soffocante. 

 

Come vi immaginate il vostro primo concerto live post-pandemia?

Lo immaginiamo pieno di vita. Pieno di Energia. Come un’esplosione dopo che ti sei tenuto tutto dentro per troppo tempo. Lo immaginiamo a Firenze che è la nostra città. Lo immaginiamo in un mondo che si è messo alle spalle questa brutta storia della pandemia e, soprattutto, lo immaginiamo presto. Questa primavera. Subito dopo l’uscita del nostro disco. Lo immaginiamo con tutti voi presenti.

 

Un abbraccio 

LOREN