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Tre Domande a: Lili

Tre Domande a: Lili

| Redazione

Come state vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

È un delirio assoluto per tutti e tutte le categorie, il nostro settore non è mai riuscito a ripartire del tutto. Gli ultimi due anni di incertezze hanno sicuramente influito duramente sulle nostre scelte anche da un punto di vista artistico, abbiamo incominciato a scrivere maggiormente a distanza, quindi anche le nostre dinamiche di composizione e produzione sono cambiate, ma siamo felici che nonostante tutto non ci siamo perse d’animo e abbiamo continuato a lavorare, in un certo senso anche più forti di prima.

 

Come e quando è nato questo progetto?

Lili è una costola di Lilies on Mars, il primo progetto che ci vede come songwriters in duo. Il nostro è stato un percorso lungo di sperimentazione nato a Londra, attraversando progetti musicali ed esperienze che ci hanno sempre viste insieme, in un’evoluzione che ci ha coinvolte sempre di più nella produzione di musica elettronica e per la prima volta sperimentando il canto in lingua italiana.

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?

È una domanda difficile a cui rispondere perché tutte le nostre canzoni ci rappresentano, ognuna per motivi diversi. Ma in questo preciso momento indicherei sicuramente Ritornare la terza traccia del nostro primo EP. È un pezzo a cui teniamo molto, che coinvolge la maggior parte degli elementi che ci rappresentano e che ci piacciono nella musica, in questa fase della nostra sperimentazione: dalle atmosfere dreamy su cassa dritta in quattro, al testo onirico e allo stesso tempo emblematico, all’utilizzo di synth e strumenti elettronici e della chitarra distorta. 

 

Foto di copertina: Stefania Anetti