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Pulgasari, il festival mostro contro le angherie del potere (culturale)

Pulgasari, il festival mostro contro le angherie del potere (culturale)

| Francesca Garattoni
Qualcosa si muove, lentamente e con tutta la prudenza del caso, ma è innegabile che all’orizzonte via sia un ritorno alla normalità. I grandi festival hanno annunciato da mesi le line up, i grandi nomi roboanti pian piano tornando ad animare i vari main stage, ma parallelamente anche le realtà minori (per una mera questione numerica – ed economica, OK) stanno tentando di rimettere la testa fuori.
Tra i vari annunci degli ultimi mesi ci ha fatto piacere ritrovare, dopo alcuni anni di stop forzato, Pulgasari, festival trevigiano organizzato da Three Blackbirds che abbraccia trasversalmente diverse discipline e che il prossimo 7 Maggio, all’interno del fidato CSO Django, proporrà un programma denso e di indubbia qualità.
Abbiamo raggiunto Stefano Pettenon, uno degli organizzatori, per farci raccontare qualcosa di più.Ciao Stefano, intanto bentrovato e partirei subito chiedendoti quando nasce Pulgasari.

“Pulgasari nasce nel 2018 con la prima edizione, che per inciso andò decisamente bene in quanto superammo abbondantemente, con molta sorpresa, i mille ingressi nella giornata, con l’intento di unire alcune realtà del territorio. All’interno del festival trovano spazio realtà e arti tra le più diverse. Per dire, continua la collaborazione con Treviso Comic Book Festival, che presenterà due novità, The Notorius B.I.G. – Il Cielo È il Limite e Ligabue – Sogni di Rock’n’Roll e proporrà un mercato dei fumetti e autoproduzioni. Quest’anno aggiungiamo o meglio dire ritorna il meeting delle etichette indipendenti, principalmente venete, con un un’unica eccezione che è i Dischi di Plastica, l’etichetta de I Camillas, perchè avremo gradito ospite Vittorio Ondedei de I Camillas che viene a presentare il libro I Camillas, che Storia, e si esibirà poi in concerto chitarra e voce.”

 

Visto che ne stiamo parlando quali saranno gli eventi live in programma?

“Allora, nel pomeriggio si esibiranno Bad Pritt, Vittorio Ondedei, poi Toni Bruna e in chiusura i Bachi da Pietra. Il programma comunque come dicevo è assolutamente trasversale: avremo un mercato del vino naturale, un mercatino del riuso, ci sarà poi uno spazio artistico, dove esibiranno la propria arte nomi come Eeviac, autore delle copertine di Iosonouncane, Zu, Xiu Xiu, Bologna Violenta per dirne alcuni, Antonio Motta che esporrà le sue maschere e Laura Marini, specializzata in cianotipie. La principale novità di quest’edizione comunque è il torneo di Risiko. In tutta sincerità confesso che non avevo la minima idea che la cosa fosse così estesa e partecipata. L’iscrizione è ovviamente aperta a tutti.”

 

Prima di chiudere te lo devo chiedere: perchè Pulgasari?

Pulgasari è il titolo di un film di un regista nel quale un mostro (una sorta di Godzilla presente nella cultura nord coreana) aiuta la popolazione a ribellarsi alle angherie del potere. La popolarità del film è dovuta principalmente alle vicende legate al regista ed alla moglie, fatti rapire dall’allora Ministro della Propaganda nord coreana (Kim Jong-Il, figlio di Kim II-Sung), per realizzare alcuni lungometraggi di propaganda, tra i quali proprio Pulgasari, ritenuto il capolavoro di Shin Sangok. Ci piaceva l’immagine di questo villaggio nel quale cultura e le arti intervengono a salvare il popolo da un periodo nefasto, culturalmente parlando.”

 

Beh, direi che l’immagine rende ampiamente l’idea. Ascolta, e come Three Blackbirds siete impegnati parallelamente anche in altro?

“Allora sì, stiamo riprendendo in mano Arezzo Wave, e ti dirò che siamo rimasti molto sorpresi perchè abbiamo avuto davvero molte iscrizioni, segno che si spera, dopo alcuni anni di flessione, non dovuta solo al COVID, i giovani stanno riprendendo in mano gli strumenti e sta tornando la voglia di suonare “in saletta”. Chissà che non siano anche questi nuovi piccoli segnali di ripresa. Questa volta definitiva.”

 

Alberto Adustini