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Tre Domande a: Pitch3s

Tre Domande a: Pitch3s

| Redazione

Come e quando è nato questo progetto?

Pitch3s nasce concretamente nell’Agosto 2020 dal nostro primo incontro, il quale inizialmente aveva uno scopo didattico (essendo due batteristi che seguivano con interesse l’uno il lavoro dell’altro, ci incontrammo per studiare). Una volta in studio, alla fine, non toccammo neanche una bacchetta, chiacchierammo e ascoltammo tanta musica, scoprendo di avere in comune l’amore per alcuni artisti tra cui Thom Yorke, Apparat, Battles, il primo James Blake. Decidemmo di buttare giù qualche idea e dopo otto mesi ci ritrovammo con due brani finiti e sei bozze aperte. 

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

Ci piacerebbe che l’ascoltatore che si imbatte o che cerca i Pitch3s possa provare le stesse emozioni che viviamo quando scriviamo qualcosa o quando riascoltiamo ciò che avevamo da dire. Che si immedesimi con ogni centimetro della mente e del corpo, e se ciò non dovesse accadere, semplicemente che trovi piacere nell’ascoltare la nostra musica, che la trovi anche esteticamente interessante, accattivante, travolgente. 

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché? 

Probabilmente Agafia, perché rappresenta appieno da un lato il nostro modo di prendere un argomento che ci ha particolarmente colpito direttamente o indirettamente, di metabolizzarlo, trasformandolo in suoni e parole che ci rimandano ad esso; dall’altro, il punto d’incontro ideale del nostro gusto musicale condiviso, il prodotto degli ascolti e delle esperienze che ci accomuna, una sorta di manifesta della nostra idea di fusione tra elettronica e pop.