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Mese: Giugno 2022

Fast Animals And Slow Kids: da Perugia a Bologna in quattro domande

Dopo un tour primaverile nei palazzetti, i Fast Animals and Slow Kids sono pronti per partire alla volta del loro tour estivo che toccherà tutto il paese tra giugno e settembre. Abbiamo fatto due chiacchiere con il cantante Aimone Romizi per parlare un po’ in preparazione alla data bolognese al BOnsai Garden il 6 luglio.

 

Ciao Aimone, bentornato su VEZ Magazine! A distanza di un anno risalite sul palco delle Caserme Rosse, con lunica differenza che adesso si può restare in piedi, liberi, senza restrizioni e voi potete, finalmente, dare il massimo dal vivo. Gli ultimi due anni di restrizioni hanno influenzato il modo in cui vivete il palco e il pubblico?

Ciao VEZ! Per forza, penso che gli ultimi due anni abbiano influenzato qualsiasi aspetto della vita, non soltanto quello musicale o lavorativo. Ti dico solo questo: abbiamo fatto queste otto date invernali, anche l’Estragon a Bologna, e ogni volta che risalivo sul palco mi sembrava quasi di dover reimparare a starci sopra, che è una cosa strana perché noi facciamo questo mestiere da tanto tempo. Sono passati anni, quindi si potrebbe dire è come la bicicletta, tendenzialmente lo sai fare, invece questa volta è stato proprio diverso perché per un attimo almeno tutti i musicisti hanno detto: okay, forse sta roba qua dura per sempre e dobbiamo fare qualcos’altro. Quindi c’è stata quasi una stasi mentale che ha portato anche a una serie di pensieri dolorosi durante questi anni, quindi devo dire che sicuramente ha impattato. Ma, con il senno di poi, visto che sta riprendendo tutto quanto, anche i concerti, c’è qualcosa di positivo, una sensazione di novità che ridà una carica che dici “cazzo ma veramente era questa roba qua?” Al tempo stesso quindi c’è una sorpresa, quasi una riscoperta che, soprattutto per chi ci segue da tanto tempo, è molto importante riuscire a risentire: questo voler ridare indietro quello che ottieni con un applauso, con un urlo, con una canzone cantata è fondamentale ed è estremamente importante per riuscire a mantenere un concerto di un certo livello, affinché sia emotivamente coinvolgente. Devo dire che dall’altra parte questa situazione ha ridato anche forse una ventata di freschezza al tutto e spero duri il più possibile. Mi sembra così perché appunto abbiamo fatto otto date e da lì in poi sto fremendo per ritornare su un palco.

 

A settembre 2019 avete suonato in Piazza Maggiore a Bologna, in acustico e con unenorme folla attorno. Avete regalato a una piazza così grande minuti di empatia e intimità, quasi ad anticipare il tour in acustico post-pandemia. Avete intenzione di tornare a proporre performance simili?

Quella in Piazza Maggiore a Bologna è stata una roba stranissima. Era stata organizzata da Tutto Molto Bello e dai ragazzi del Locomotiv e l’abbiamo impostata come “Ma si dai facciamo questo acustico, vediamo come va, sarà una roba tranquilla”. C’erano seimila persone che ci hanno letteralmente circondato. Piazza Maggiore era piena ed è stata una roba assurda, dove si è creata anche una magia e unempatia pazzesca. Forse quella cosa è difficile da ricreare, nel senso che c’era una condizione particolare che ha portato a far sì che quella cosa lì fosse stata molto importante e sentita. È chiaro una situazione del genere io vorrei riprovarla, ma in realtà ora come ora il piacere di tornare a suonare con gli strumenti elettrici su un palco è impagabile, ci è proprio mancato. Tra l’altro, nel 2019 noi avevamo il nostro tour e quello è stato uno spot”, una cosa particolare all’interno del tour in cui suonavamo nel modo e nelle modalità con cui lo facciamo da sempre, quindi se si ricreasse la stessa situazione sarebbe perfetto. Se invece, come successo in questi due anni, ci ritrovassimo a dover forzatamente fare soltanto quella cosa lì, nonostante ci abbia ridato indietro tantissimo anche dal punto di percezione dei nostri stessi pezzi, magari ci ragioneremmo di più. L’importante è che contesti di questo tipo non siano forzati, deve essere qualcosa di spontaneo, perché quando lo abbiamo fatto spontaneamente è venuta fuori quella magia.

 

Bologna ha fatto sia da madre che da balia a cantautori del calibro di Dalla, Guccini e Morandi, mentre in tempi più recenti Cremonini, per citarne alcuni. Cosa ne pensi del cantautorato? Ti definisci cantautore?

Mmmh no, non mi definisco un cantautore. Anche perché il cantautore me lo immagino come una persona che determina il processo artistico. Cantautori e cantautrici sono persone singole che determinano la composizione della musica, nel mio caso io sono una band, in questo caso io con la bandiera di Aimone Romizi sto rappresentando la testa di quattro persone che compongono insieme. La musica che suoniamo è musica di insieme, quindi è abbastanza differente anche da un punto di vista “autoriale”: non c’è solo il pensiero di un singolo, anche se i testi li scrivo io. C’è sempre una compenetrazione del pensiero degli altri, perché alla fine scriviamo insieme. Se qualcosa non piace io torno sui miei passi e la riscrivo insieme agli altri. Ci sono battaglie continue prima che prenda forma la canzone finale. Quindi non mi sento un cantautore, anche se spero che le parole che utilizziamo nei nostri pezzi abbiano una risonanza di quel tipo, abbiano una risonanza importante nella testa delle persone che ascoltano, come succede con i grandi cantautori.

 

Se ti dico Bologna, cosa ti viene in mente? Hai qualche storia da raccontare passata in mezzo ai portici, o avventure stravaganti vissute in questa città?

Storia? Io ne ho a migliaia di storie su Bologna. Partiamo dal fatto che noi abbiamo suonato in qualsiasi locale di Bologna prima di iniziare a fare i grandi posti e le migliaia di persone. Una volta abbiamo suonato alle Scuderie in Piazza Verdi che normalmente è un bar, c’erano nove paganti, una volta abbiamo suonato all’Arteria, quella volta c’erano dodici paganti. Abbiamo suonato ovunque. In più Bologna per noi di Perugia molto spesso è anche un po’ il posto dove prendere la macchina e andare per vedere delle cose particolari, quindi ho visto dei concerti incredibili, dai vari Independent Days Festival dove ai tempi ho visto band magiche dai Lagwagon ai The Mars Voltama anche cose più piccole al Locomotiv o al Freakout. Ho visto una serie di concerti importantissimi per la mia vita e in più c’è stato un periodo in cui io gravitavo molto intorno a Bologna. Me la sono vissuta anche sotto i portici, quindi ho questi ricordi meravigliosi di nottate a suonare per la strada in zona Pratello.

 

Luca Ortolani

Tre Domande a: Réclame

Ci sono degli artisti in particolare a cui vi ispirate per i vostri pezzi?

Il progetto nasce dalla volontà di unire le sonorità elettroniche con quelle acustiche e di racchiudere il tutto all’interno di strutture pop. Le influenze che si mescolano sono molteplici e, soprattutto, cambiano con il passare del tempo. Sicuramente l’alternative rock contemporaneo, l’indietronica e tutti gli anni ’70 fanno parte del nostro DNA musicale. Il nostro punto di riferimento, per quanto riguarda la canzone italiana, è indubbiamente Fabrizio De André. Lo reputiamo uno dei capisaldi della canzone d’autore, non solo italiana ma mondiale. Altri autori italiani che ci hanno influenzato sono Paolo Conte, Lucio Dalla (soprattutto per questo disco) e, in generale, tutta la scuola cantautorale degli anni ’60 e ’70.

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

La complessità del reale. Non crediamo che le canzoni, così come l’arte, debbano ricercare verità assolute, puntare il dito o dare giudizi tagliati con l’accetta. La canzone deve essere un confronto costante con il reale, con gli altri e con noi stessi. Soprattutto, bisogna sempre cercare di raccontare un qualcosa da più angolazioni possibili, offrendo sempre il contraddittorio, perché non c’è mai il bene da un lato e il male dall’altro e non c’è mai una soluzione semplice per questioni complesse.

 

Progetti futuri? 

La dimensione live è, sicuramente, la naturale prosecuzione del lavoro che abbiamo condotto in studio. Sicuramente, quest’estate intendiamo suonare e presentare il nuovo disco sul maggior numero possibile di palchi italiani. Il 18 Giugno proporremo, per la prima volta, il disco live a Roma presso il locale Le Mura Live Club. Le altre date saranno annunciate, a breve, su tutti i nostri profili social.

Rancore @ BOnsai Garden

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• Rancore •

Parco delle Caserme Rosse (Bologna) // 29 Giugno 2022

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Fulminacci: chi si cela dietro al nome?

Tu ti chiami Filippo Uttinacci, ma in arte il tuo nome è Fulminacci, mentre varie testate ti definiscono una delle più interessanti rivelazioni indie degli ultimi tempi. Oltre ad essere curiosi di sapere come nasce il tuo nome d’arte, vorremmo sapere chi è Filippo Uttinacci e che rapporto ha con Fulminacci e tutta l’attenzione che le sue canzoni portano su di lui. 

“Grazie per questi bellissimi complimenti! Il mio nome d’arte nasce senza un’intenzione particolare. Fulminacci ha un suono che mi sta simpatico e fa rima con il mio cognome, quindi è più corto del nome intero ma mi ci riconosco lo stesso. Più avanti ho scoperto che è un’esclamazione tipica dei vecchi fumetti di Braccio di Ferro. Ancora non sono sicuro di aver capito dov’è il confine tra vita privata e lavoro. A differenza dei supereroi io non posso mettermi una maschera ogni volta che entro in azione. Quelli tipo i Daft Punk ci sono riusciti, ma io non ce la faccio a rinunciare al contatto visivo diretto con il pubblico, anche se comunque il mio piano A era essere Spiderman.”

 

Nelle tue canzoni parli di vita di tutti i giorni ma muovi anche una critica sociale molto schietta, come in Borghese in Borghese. Questo ricorda come è sempre divisiva la figura dell’artista a cui il pubblico da una parte chiede emozioni da provare e una certa voglia di evasione, dall’altra è portato a criticare chi è troppo leggero, se mi permetti il termine. Tu, come ti inserisci in questo panorama come musicista ma anche come ascoltatore?

Io penso che la musica sia un grande insieme che può contenere tantissime cose diverse, c’è spazio per ogni approccio e qualsiasi genere e credo che esista un pubblico per ciascuna realtà.”

 

Nonostante tu sia molto giovane, la tua composizione rispecchia canoni tradizionali, cioè si percepisce un lavoro nella scrittura di musica e testi che non passa per le vie più facili, come spesso, invece, si nota in molti altri artisti, emergenti e non. Cosa ne pensi della musica oggi e del suo futuro?

“Sul futuro della musica non oso fare previsioni, ma questo è un periodo interessante: c’è molto entusiasmo e tanta varietà.” 

Cigarettes After Sex @ Sequoie Music Park

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• Cigarettes After Sex •

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Parco delle Caserme Rosse (Bologna) // 29 Giugno 2022

 

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Foto: Luca Ortolani

 

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Pistoia Blues Festival: sold out per Simple Minds e Paolo Nutini. Si aggiungono al cartellone Bluagata, Zagreb e PopForZombie.

41° edizione, dal 7 al 16 luglio
SIMPLE MINDS e PAOLO NUTINI (date sold out) 
GOV’T MULE, EUGENIO FINARDI & FABIO TREVES
ELISA, MANUEL AGNELLI,
WILLIE PEYOTE, ARIETE
e molti altri
Si aggiungono in apertura a Manuel Agnelli
 i toscani Bluagata ed i veneti Zagreb
Con Willie Peyote l’apertura
 è affidata ai torinesi PopForZombie

Manca poco al via della 41° edizione del Pistoia Blues Festival prevista dal 7 al 16 luglio 2022. Dopo due anni, ritorna in Piazza Duomo a Pistoia l’emozione della grande musica internazionale (9,15 e 16 luglio) con protagonisti assoluti i Simple Minds (data sold out), la straordinaria voce rock-blues-soul del cantautore inglese Paolo Nutini (data sold out) e il classico rock blues americano dei Gov’t Mule di Warren Haynes, già membro della Allman Borthers Band, uno dei marchi immortali del rock sudista. A queste serate di grande musica si aggiunge il cantautore svedese The Tallest Man on Earth in un imperdibile intimo concerto in Fortezza Santa Barbara. 

Dopo il successo degli anni precedenti ritorna anche la sezione “Storytellers – Suoni dautore” dedicata alla musica d’autore italiana ed alle nuove sonorità. Un’accurata selezione del meglio della musica italiana di diverse generazioni con due artisti di primissimo piano della scena nazionale come Elisa e Manuel Agnelli e due imperdibili protagonisti della “nuova ondata” come Willie Peyote, rapper torinese di grande talento e la giovane promessa Ariete, il simbolo della generazione Z. Non mancherà la tradizionale serata blues intitolata quest’anno come il libro “Sweet Home Pistoia” presentato l’inverno scorso in un Teatro Manzoni esaurito: un libro che racconta 40 edizioni del Festival e che sarà onorato con alcuni grandi protagonisti della sua storia. Un modo per celebrare le radici storiche e culturali del festival in un contesto di continua evoluzione del mercato musicale. La serata esplorerà diversi stili di blues (Eugenio Finardi e Fabio Treves i protagonisti) con esibizioni live e avrà al centro la storia unica della manifestazione raccontata attraverso immagini di archivio e le parole degli esperti.

IL PROGRAMMA 2022

Un’anteprima di grande qualità si terrà giovedì 7 luglio nella prima giornata del festival con TheTallest Man on Earth: il cantautore svedese, spesso paragonato a Bob Dylan, si esibirà allaFortezza Santa Barbara dove presenterà il suo quinto lavoro discografico “I Love You. It’s A Fever Dream”.

L’8 luglio si terrà la speciale serata “Sweet Home Pistoia”: l’evento prende il nome dal titolo del primo libro ufficiale sul Pistoia Blues “Sweet Home Pistoia – 40 anni di Festival Blues” edito dalla Volo Libero Edizioni a  cura dell’Associazione Blues In e del Comune di Pistoia. Per l’occasione si esibiranno Eugenio Finardi & Fabio Treves con la Treves Blues Band, la prima storica formazione di blues italiano. A precederli un parterre di altri grandi musicisti come Cek Franceschetti & The Stompers, Francesco Piu, Superdownhome feat. Mark Feltham & Dennis Greaves del celebre gruppo inglese Nine Below Zero in uno spettacolo denominato “Blues Extravaganza”. Questa splendida serata blues sarà ad ingresso libero per tutta la cittadinanza in Piazza Duomo (inizio ore 20:30).

Sabato 9 luglio ci sarà il grande ritorno dei Gov’t Mule: la celebre band americana, caposaldo del suono rock-blues americano degli ultimi 30 anni, guidata da Warren Haynes, tornerà a calcare il palco pistoiese a 10 anni esatti dall’ultima loro apparizione del 2012 per un concerto indimenticabile. Warren Haynes (voce e chitarra), Matt Abts (batteria), Danny Louis (tastiere, chitarra e cori) e Jorgen Carlsson (basso) – hanno conquistato una fan base a livello globale grazie alla loro musica onesta, strutturata e audace, ricca di improvvisazioni e virtuosismi, che li ha portati ad essere riconosciuti come una delle band più attive e riverite del mondo, con un posto garantito tra i titani del rock. In apertura una serie di promettenti band tra cui La Terza Classecapitanata dal celebre imprenditore della ristorazione Joe Bastianich che ha da tempo rivelato le sue doti di band leader e di cantante. Prima di loro gli italiani Roommates recentemente usciti con il disco “Roots”. Opening della serata la blues band dei Black Banjo.

Domenica 10 luglio si terrà la prima serata “Storytellers – Suoni d’autore”: sarà Elisa la protagonista assoluta. Reduce dal suo ultimo album “Ritorno al futuro / Back to the Future” l’artista friulana calcherà per la prima volta il palco di Piazza Duomo. Il tour 2022 adotterà soluzioni ecosostenibili per ridurre l’impatto ambientale.

Martedì 12 luglio il secondo grande protagonista di “Storytellers” sarà Manuel Agnelli: il leader degli Afterhours ha annunciato il suo primo album solista previsto a settembre ed è recente vincitore di un David di Donatello con i due nuovi brani inediti inclusi nella colonna sonora del film dei Manetti bros. “Diabolik”. Non mancheranno le più belle canzoni della sua storica band. Prima di lui una delle band toscane maggiormente in ascesa, i Bluagata: la band guidata da due voci femminili ha appena pubblicato il nuovo album “Di stanze e nevrosi”. L’apertura della serata sarà affidata agli Zagreb, rock band veneta in procinto di pubblicare il quarto album “Fulmini” anticipato dai singoli “Tu sei me” e “Libellula”.

Mercoledì 13 luglio sarà sempre targato “Storytellers” con lo spettacolo di Willie Peyote, rapper torinese “pensante” che intinge i suo versi in una miscela di black music. Il suo tour è intitolato “Precaria Orchestra Sabauda, Concerti dal vivo” e proporrà i brani del recente album “Pornostalgia” oltre ai suoi principali successi. Sarà accompagnato dalla All Done band formata da Luca Romeo (basso), Dario Panza (batteria), Daniel Bestonzo (tastiere synth), Enrico Allavena (trombone) e Damir Nefat (chitarra). Ad aprire la serata la band torinese dei PopForZombierecentemente usciti con l’album “Cose piccole”, un disco ricco di collaborazioni: oltre al mix curato a metà da Max Casacci e Nick Foglia, hanno preso parte al progetto anche Tommaso Cerasuolo (voce dei Perturbazione), Flavio Ferri (Delta V, Gianni Maroccolo), Andrea Chimenti Davide Tosches, Leonardo Laviano (Lastanzadigreta), Cosimo Malorgio (Assist).

Giovedì 14 luglio un’incredibile prima volta per Arianna del Ghiaccio, in arte Ariete, sul palco di Piazza Duomo. Portavoce della nuova Generazione Z, Ariete è la nuova promessa del pop italiano appena uscita con l’album “Specchio” dopo una manciata di singoli tormentoni e di sold out in giro per l’Italia. In apertura i BNKR44: più che un gruppo, sono un collettivo, sette ventenni che vengono dal rap – rock. Presentano il disco “Farsi male a noi va bene”.

Dopo due posticipi finalmente arriverà il momento per i Simple Minds di portare il loro tour celebrativo dei quarant’anni sul palco di Piazza Duomo: venerdì 15 luglio Pistoia si infiammerà con le hit più grandi della band in due ore e mezza di concerto. Per la band di Jim Kerr si tratterà della prima volta sul palco del Festival pistoiese. (data sold out)

Chiuderà la manifestazione sabato 16 luglio Paolo Nutini per un attesissimo grande ritorno per il cantautore scozzese. L’artista si esibì già nell’edizione del 2012 in un  territorio che conosce bene visto le sue origini toscane (data sold out)

I biglietti per tutti i concerti sono disponibili sui circuiti Ticketone e Ticketmaster. Tutte le info sui canali ufficiali: www.pistoiablues.com  | www.facebook.com/pistoiablues | www.instagram.com/pistoia_blues_festival

Scopri la terra di pistoia dove arte, paesaggio e bellezza si fondono: www.visitpistoia.eu

7 luglio 2022THE TALLEST MAN ON EARTH – Fortezza Santa Barbara

8 luglio 2022Sweet Home Pistoia con CEK FRANCESCHETTI & THE STOMPERS, FRANCESCO PIU, SUPERDOWNHOME feat. MARK FELTHAM & DENNIS GREAVES dei NINE BELOW ZERO e FABIO TREVES & EUGENI FINARDI con la TREVES BLUES BAND

9 luglio 2022 GOV’T MULE + Joe Bastianich & La Terza Classe + Roommates + Black Banjo– Piazza Duomo

10 luglio 2022ELISA (#storytellers)

12 luglio 2022MANUEL AGNELLI + Bluagata + Zagreb – Piazza Duomo (#storytellers)

13 luglio 2022WILLIE PEYOTE  + PopForZombie – Piazza Duomo (#storytellers)

14 luglio 2022ARIETE + Bnkr44– Piazza Duomo (#storytellers)

15 luglio 2022 SIMPLE MINDS – Piazza Duomo

16 luglio 2022PAOLO NUTINI – Piazza Duomo

Info www.pistoiablues.com

LA SAD: dal 1 luglio “SUMMERSAD 3”

LA SAD

dal 1 luglio
non sarà più la stessa estate

SUMMERSAD 3

Il trio più emo punk d’Italia
torna con il terzo capitolo
della Summersad
per dare ufficialmente il via
alla stagione più attesa dell’anno

LA SAD torna con SUMMERSAD 3, il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme da venerdì 1 luglio.

Dopo il successo di “Summersad”, hit del 2020, e “Summersad 2”, pubblicata nel 2021, Theø, Plant e Fiks sono pronti a dare ufficialmente il via all’estate 2022 con il nuovo capitolo “Summersad 3“.

A differenza dei due precedenti brani, Summersad 3 si discosta dalle sensazioni provate dai tre ma è rivolta a tutte quelle persone che affrontano l’estate in solitudine, in bilico tra tra depressione e mal di vivere.
Il testo descrive diverse situazioni in cui chiunque si può ritrovare, accompagnate dal sound inconfondibile.

“Per chi non ha un lavoro, per chi lo odia, per chi studia la notte, per chi salta la scuola, per si arrende, per chi ci crede ancora, anche se la vita peggiora”
Dal 1 luglio torna La Sad, pronta per scandire l’estate 2022, perché “siamo tutti bimbi sad”.

Dopo le prime tappe (28.05 – MI AMI FESTIVAL MI / 24.06 – LUMEN FESTIVAL – Vicenza) continua il SUMMERSAD TOUR PART 1, i prossimi appuntamenti:
9.07 – TANTA ROBBA FESTIVAL – CREMONA
16.07 – FARA ROCK – FARA GERA D’ADDA (BG)
29.07 – ULTRAVOX – ANFITEATRO DELLE CASCINE – FIRENZE

https://www.instagram.com/sadboytheo/ 
https://www.instagram.com/fiksdaghestagram/ 
https://www.instagram.com/plantinobaby/ 

CREDITI
Prodotta da Theø e Marco Paganelli
Scritta da Theø, Plant e Fiks
Label: La Sad Ent

 

BIO 
La Sad, trio formato da Theø, Plant e Fiks, nasce nel 2020 dall’incontro dei tre artisti, che decidono di unire i loro percorsi musicali per creare un nuovo collettivo, caratterizzato da sonorità e immaginario punk in chiave moderna. Theø, Plant e Fiks, che provengono da tre regioni diverse (Lombardia, Puglia e Veneto), si sono uniti grazie alla stessa passione per la musica e a un forte legame di amicizia creatosi negli ultimi anni. Theø è un cantante ed ex chitarrista con anni di tour nel mondo alle spalle, Plant è una giovanissima promessa che mette le radici nel panorama trap ed emotrap e Fiks è caratterizzato da un’attitudine molto punk e liriche depresse. Sin dal primissimo singolo, “SUMMERSAD”, i tre prendono una direzione innovativa sia a livello di sound che di liriche, portando avanti tematiche legate alla depressione e a problemi di relazioni. Successivamente escono “Psycho girl”, “Miss U”, “2nite” e “Summersad 2”, altri quattro singoli che consolidano la posizione della Sad nella scena Italiana e che aprono nuovi orizzonti musicali.
Dal 14 gennaio è disponibile l’album di debutto “STO NELLA SAD” che ha sancito il trio come gli ambasciatori del nuovo emo italiano.

Pixies @ Roma Summer Fest 2022

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• Pixies •

+

Gomma

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R O M A  S U M M E R  F E S T

Auditorium Parco Della Musica (Roma) // 27 Giugno 2022

 

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GOMMA

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Rise Against @ Circolo Magnolia

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• Rise Against •

+

Trash Boat

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Circolo Magnolia (Milano) // 27 Giugno 2022

 

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TRASH BOAT

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Tre Domande a: Lepre

Ci sono degli artisti in particolare a cui ti ispiri per i tuoi pezzi?

Tantissimi, tutti, anche quelli che non mi piacciono hanno una grande influenza… faccio un elenco pazzo… vado: il primo disco di Tricarico mi ha salvato in un momento tanto complicato e mi ha aperto un canale emotivo che utilizzo per la scrittura. Lo devo a lui. Poi c’è tantissima musica che ho ascolto e vivo e apprezzo e sono legato a tanti autori della mia generazione: Ale Fiori, Bianconi, Calcutta, Motta, Truppi… è una scena che mi piace e fare una lista è doloroso, ma ce ne sono davvero tanti. Ci sono tante cantautrici che mi fanno impazzire: Bilie Eilish, Fiona Apple, Regina Spektor, Björk. E poi le band: Battles, Radiohead, Tortoise, Blonde Redhead. E i maestri, geniali e visionari, Dalla e Conte.
Mi fermo, ma potrei andare avanti… ho cercato di fare una sintesi ma non è facile.

 

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare?

Tantissimi… davvero è pieno di persone che stimo…. se dovessi dire solo una persona direi Emma Nolde. Il suo disco è entusiasmante, il suo modo di scrivere, di cantare… e direi di stare al mondo, mi affascina, mi sveglia. Io le voglio bene.

 

C’è un evento, un festival in particolare a cui ti piacerebbe partecipare?

Mi piacerebbe portare le canzoni di Lepre e del disco Malato a Fosdinovo, ad un festival che si chiama Fino al Cuore della Rivolta: è una festa partigiana che mi ha davvero colpito per l’energia che ho sentito. Ci sono stato con Giancane e Lucio Leoni, mi piacerebbe davvero tanto tornarci.

ONDARA, il cantautore di origine kenyota nominato ai Grammy Awards in Italia per presentare “Spanish Villager Vol: 3”!

Barley Arts

presenta

ONDARA

DOPO LA NOMINATION AI GRAMMY, IL CANTAUTORE

ARRIVA IN ITALIA CON SPANISH VILLAGER NO: 3

Arriva per la prima volta in Italia Ondara, il cantautore kenyota sbarcato negli Stati Uniti per inseguire il sogno di una carriera del mondo della musica e arrivato alla nomination ai Grammy Awards col suo album di debutto Tales of America (Verve Forecast, 2019). L’artista sarà nel nostro paese in un’unica occasione, venerdì 18 novembre 2022 alla Santeria Toscana 31 di Milano. I biglietti saranno disponibili dalle 10 di giovedì 30 giugno sui circuiti Ticketone e Ticketmaster; per ogni biglietto venduto, 1€ sarà devoluto in beneficenza a PLUS1 e andrà a supportare la causa di World Central Kitchen, associazione che provvede al reperimento dei pasti in seguito alle crisi umanitarie, climatiche e di comunità in tutto il mondo.

Ondara ha trovato il suo eroe proprio quando ne aveva bisogno: The Spanish Villager. Il personaggio è frutto dell’immaginazione del cantautore, ma quest’uomo misterioso col suo messaggio forte ha dimostrato di essere un tipo versatile: è il protagonista di un racconto che Ondara ha poi trasformato in una graphic novel, e costituisce anche titolo e fonte d’ispirazione per lo straordinario terzo album del musicista di base a Minneapolis, Spanish Villager No: 3. Il nome del personaggio deriva proprio dalla parola Ondara, che oltre ad essere un nome tradizionale della tribù del Kenya dell’artista è anche un piccolo villaggio situato in Spagna.

«The Spanish Villager ha iniziato a prendere forma durante il periodo più difficile della mia vita, e quando ha preso vita ha raccolto in sé tutte le ansie riguardanti il mio viaggio e il nuovo mondo in cui mi ero trasferito», dice Ondara, nato e cresciuto in Kenya prima di spostarsi in Minnesota all’età di vent’anni.

Se The Spanish Villager è una rappresentazione del tumulto interiore di Ondara durante il suo ‘esperimento americano’, Spanish Villager No: 3 incanala queste sensazioni in undici pezzi allo stesso tempo ampie musicalmente e intime sul piano emotivo. Nonostante le nuove canzoni di Ondara offrano uno sguardo acuto sull’America e sul mondo, Spanish Villager No: 3 non è un album di protesta: «Penso a me stesso come a un giornalista vecchio stampo, che riporta sotto forma di arte ciò che succede dentro di me e nel mondo che mi circonda, e lascia al pubblico il compito di fare le proprie deduzioni». L’album è denso di ricchissime linee di piano, strato di chitarre, bagliori di ottoni e armonie vocali che intonato melodie dolorose. Si tratta del terzo lavoro di Ondara, che segue Folk N’ Roll, Vol 1: Tales of Isolation (2020) e il suo album di debutto Tales of America.

SpanishVillager.com

ONDARA

Presents The Spanish Villager

Venerdì 18 Novembre 2022

Milano, Santeria Toscana 31 – viale Toscana, 31
Inizio concerti h. 21:00

Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaster.

Posto unico in piedi: € 20,00 + prev.

Myss Keta @ Oltre Festival

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• Myss Keta •

+

Big Mama

Lahasna

Gente

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Parco delle Caserme Rosse (Bologna) // 25 Giugno 2022

 

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Foto: Lucia Adele Nanni
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BIG MAMA + LAHASNA + GENTE

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