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Tre Domande a: Floridi

Tre Domande a: Floridi

| Redazione

Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché?

Vera, malinconica e senza tempo.
Vera perché quando scrivo mi lascio andare senza filtri, il mio approccio è sempre molto istintivo al foglio di carta o alle note vocali, però sono molto organizzato quando si tratta di affrontare un lavoro autorale, lascio fluire, lascio fluire ma poi in un determinato momento incanalo il tutto e chiudo il pezzo che poi magari riprendo in mano diverse volte nei giorni/mesi seguenti.
Malinconica perché le canzoni rispecchiano il mio carattere e di natura sono tendenzialmente un malinconico, con una buona dose di ottimismo, ma comunque un malinconico.
Senza tempo può sembrare pretenzioso, lo so, ma il messaggio che voglio far passare è che in realtà scrivo, compongo fregandomene altamente di quello che funziona in playlist o quello che va su tiktok, se funziona più l’indie o l’R’n’B, il mio obiettivo è far arrivare la mia musica al cuore di chi ascolta senza etichette di genere, senza l’hype di un social, voglio che sia diretta, senza compromessi.

 

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe scrivere un album, una canzone con Cesare Cremonini, analizzare il suo approccio alla scrittura, alla composizione. È un artista che stimo e seguo da sempre, ho apprezzato tantissimo la sua evoluzione artistica e sarebbe davvero un sogno poter fare un feat con lui.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Sceglierei Murakami perché è la mia seconda rinascita artistica, la seconda possibilità dopo un periodo duro, difficile da comprendere e gestire psicologicamente come gli ultimi due anni. Non ho avuto fino in fondo la possibilità causa covid di poter promuovere l’album in uscita nel 2020 e mi sentivo davvero frustrato per questo. Ho provato a farmi forza e ripartire dalla cosa che amo più fare, scrivere canzoni. Murakami è nata di notte, in videochiamata, durante il mio periodo di quarantena. L’ho scritta insieme a Niccolò Dainelli amico e come lo definisco io “CollaborAutore” e poi è stata prodotta interamente da Davide Gobello. Murakami parla di leggerezza e del suo potere terapeutico nelle nostre vite così incasinate. Murakami mi ha aiutato ad affrontare qualcosa di complesso, per questo ve la consiglio e spero tanto che vi ci possiate ritrovare.

 

Un abbraccio amiche ed amici di VEZ.