Skip to main content

Ashe @ Fabrique

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

• Ashe •

+

Sam Fischer

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435940801{margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]

 

Fabrique (Milano) // 13 Giugno 2022

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435940801{margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]“But it was good while it was, and it was fun and it was sex”. Ashe (nata Ashlyn Rae Willson) rivendica i piaceri della vita, melodiosa, sensuale e con una punta di aggressività, la giusta dose che serve ad aizzare un pubblico di giovani (prevalentemente) donne che non aspettavano altro che un’occasione sicura per reclamare e sfoggiare la propria identità, nella forma più innocente, ma al contempo più soddisfacente: cantando in coro agli spiriti affini le parole di chi, nella vita, ce l’ha fatta. E Ashe, questa sera, alla guida del famelico pubblico milanese, scaldato dall’amatissimo Sam Fischer in apertura, ce l’ha fatta, nella maniera più plateale. A dimostrarlo, la penultima tappa del suo The Fault Line Tour e primissima volta in Italia.

Entra in scena con cinque educati minuti di anticipo, si gode l’ovazione del pubblico, attraversando un arco scenografico come una regina in parata, e ci strega, mi strega: sarà l’effetto del mio primo concerto post pandemia, sarà il suo ondeggiare sul palco con capelli di seta che si muovono a ritmo di folk pop, ma lì, in quel momento, io mi dimentico di tutto e tutti, dei miei amici di fianco che mi parlano, delle gambe doloranti per l’attesa in transenna, della giornata pesante sulle spalle… Sono completamente rapita da lei, dalla sua persona, dalla sua musica, dai suoi testi di vendetta e di compianto. 

Moderna hippy, incarnato dorato dal sole californiano, spirito ribelle forgiato da alcuni brutti colpi del passato (un lutto e un matrimonio fallimentare), Ashe calca il palco del Fabrique in una performance teatrale, nel verso senso della parola: il concerto è diviso in atti, scanditi dai successi di Moral of the Story: Chapter 1 e 2 (gli EP prodotti da Finneas O’Connell), l’inedita Angry Woman (in uscita il 22 giugno), e, ovviamente, il meraviglioso Ashlyn – un album di debutto dal sapore tutt’altro che debuttante, maturo, mai scontato, un vero e proprio “no-skip” album, come direbbero oltre manica e oltre oceano.

Così, dispensando baci e riconoscenza a ogni singolo membro del pubblico, scatenandosi scalza sul palcoscenico dalla scenografia essenziale ma d’impatto (specchio del suo stile), Ashe coinvolge, travolge, commuove e si commuove, passando da ballad malinconiche come Love Is Not Enough, ai bop scoppiettanti e cinici Me Without You, Hope You’re Not Happy, Another Man’s Jeans, fino ad una degnissima cover di Somebody to Love del “Final Act”, con la nonchalance di una professionista che padroneggia la scena come fosse casa propria. Una personalità solida che le emozioni le vive tutte, una per una, e ne è padrona al punto da riuscire a comunicarle al pubblico lungo un filo diretto, che passa per ogni organo e tocca i tasti speciali di ciascuno di noi che, rapiti, partecipiamo alla sua festa. 

Till Forever Falls Apart e Moral of the Story in chiusura, i suoi due featuring di immenso successo, accendono il pubblico che, con tutto il fiato rimasto, canta i versi dei duettanti assenti, Finneas e Niall Horan, tra lacrime e la più pura forma di devozione. Reciproca, si direbbe dalla commozione della cantante sul palco. 

Da una seguace di Carole King e Stevie Nicks, che crede in un solo dio che di nome fa Diane Keaton, è chiaro, non ci si poteva aspettare altro se non uno show emozionante e irriverente in nome della libertà di scelta, della rivendicazione del diritto più importante che ci sia, quello dell’autenticità, in pieno spirito sessantottino, ma anche super contemporaneo. Proprio com’è lei, così modernamente vintage.

“We will always be there for you”, riportano i cartelli sventolati dai fan sottopalco, una sorpresa per far sapere alla loro amica Ashe che ci sono e ci saranno sempre a supportarla, lungo una carriera sicuramente longeva, che, da questo punto in poi, non può che continuare ad alimentare le aspettative. 

“I can make a move if you know what I mean”, una minaccia che dalla bocca di Ashe suona come la più auspicabile delle sorprese: ora, non ci resta che aspettare il suo prossimo passo.

 

Testo: Maria Luisa Fasano

Foto: Johnny Carrano
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685645808{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”23695″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23693″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23696″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”23703″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23710″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23708″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23705″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23702″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”23704″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”23709″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”23706″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”23707″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”23694″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23697″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23698″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

SAM FISCHER

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”23699″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1560685686606{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23701″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”23700″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Live Nation Italia[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

ashe, fabrique, Live, milano, Music, sam fischer