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Superorganism “World Wide Pop” (Domino, 2022)

Superorganism “World Wide Pop” (Domino, 2022)

| Francesca Garattoni

La storia dei Superorganism non è decisamente quella canonica che abbiamo sentito milioni e milioni di volte, degli amici dell’infanzia che passavano ore ed ore a suonare nel garage di qualche zio e si esibivano alle feste del liceo. I nostri beniamini infatti provengono non solo da Paesi diversi, ma proprio da emisferi differenti (UK, Giappone e Australia) e sono entrati in contatto grazie a diversi forum online di musica, coltivando una sincera amicizia basata su scambio di canzoni e meme. Il legame virtuale diventò così profondo che nel 2017 si trasferirono quasi tutti (la cantante giapponese Orono Noguchi all’epoca studiava negli USA ma mandò la registrazione della sua voce ovviamente online) a Londra nello stesso appartamento per lavorare sulle loro produzioni psychedelic indie pop e postandoli ovunque nel mondo del web, finchè non arrivarono alle orecchie della Domino, che decise di scritturarli immediatamente. Così nel 2018 uscì il primo disco omonimo dei Superoganism che li impegnò in una tournèe mondiale e milioni di dischi venduti. 

Ora, a distanza di quattro anni, tornano con un secondo attesissimo disco, in uscita sempre con la stessa etichetta. La band ha subito alcune variazioni nella composizione ma lo spirito è rimasto invariato. La forza di questo gruppo sta tutta nell’estetica peculiare che li caratterizza, ricca di uno stile hipster un po’ sfigatino ma che oggi risulta cool, accompagnato da balletti che spopoleranno su TikTok e video musicali pieni di meme, unicorni ed arcobaleni. In tutto e per tutto figli di internet e la loro musica trasuda questo stile caleidoscopico ad ogni nota. 

Il nuovo disco, infatti, è farcito di basi pop prettamente stroboscopiche, autotune e chitarrine sghembe che lo rendono un ascolto piacevole e leggero, ricordando degli acerbi Tame Impala. Il primo singolo Teenager è un’ottima anteprima del mood di tutto l’album: sound melodioso ed orecchiabile con un video colmo di galassie iper colorate, delfini, e la band che cavalca un hot dog gigante mentre l’attore Brian Jordan Alvarez (ve lo ricordate in Will and Grace?) balla come se nessuno lo stesse guardando. 
Non fatevi ingannare dagli arcobaleni e dagli animaletti pucciosi, i testi della band spesso raccolgono alla perfezione i momenti di confusione e di solitudine che la nostra generazione sta attraversando, basti ascoltare Black Hole Baby oppure Everything Falls Apart, dove la sensazione che il mondo faccia acqua da tutte le parti è descritta con ritornelli soavi e post su instagram.  

Questo secondo disco conferma l’anima pop psichedelica della band senza cadere nello scontato e nel ripetitivo, pronto a diventare un trend glitterato da un momento all’altro.

 

Superorganism

World Wide Pop

Domino

 

Alessandra D’Aloise