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Tre Domande a: Houston

Tre Domande a: Houston

| Redazione

Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché?

Sicuramente energia, perché è esattamente quello che provo mentre la compongo. Ogni volta che ascolto anche solo un mio provino non riesco a stare fermo. Sono contento perché anche le persone che lavorano al mio fianco vivono così la mia musica. Con PRY PRY per esempio, a me e Marco Ravelli, il mio produttore, bastava far partire anche solo la prima strofa per volare dalle sedie in studio, questa gag la facciamo tutt’ora ogni volta che parte quel pezzo. La stessa cosa succede con il mio nuovo singolo Dirty, ricordo me e Tommy Kuti ballare per ore intere sul drop, ci piaceva talmente tanto che abbiamo deciso di portarla live ancora prima che uscisse!
Direi anche leggerezza perché sempre Dirty non è un pezzo che ha bisogno di chissà che spiegazione a riguardo, è proprio quel senso di spensieratezza e spontaneità che lo rende incredibilmente reale.
La terza parola è groove, componente che non manca mai all’interno dei miei brani e che fa da collante tra tutti i generi che la mia musica attraversa.

 

Quanto punti sui social per far conoscere il tuo lavoro?

I social per me sono fondamentali. Ad oggi, nel 2022, sono la nostra miglior vetrina e forniscono moltissimi mezzi di comunicazione, soprattutto per noi artisti emergenti.
Per esempio, il mio nuovo singolo Dirty nasce da uno scambio di messaggi con Tommy Kuti. Ci siamo sentiti su Instagram, l’ho invitato nel mio studio qui a Milano e il brano è nato in pochissimo tempo, giusto il tempo di due birre!
A parte gli scherzi, quella sera nell’aria si sentiva profumo di hit-hot internazionale, entrambi sapevamo che insieme saremmo stati la combo perfetta tra R&B e Afrobeat. Con Dirty infatti ho toccato più da vicino il mondo Afrobeat e ho anche trovato un fratello.

 

C’è un artista in particolare con cui ti piacerebbe collaborare?

Ci sono moltissimi artisti super forti con cui vorrei collaborare, forse per primo direi Thasupreme. Oltre a piacermi molto il suo stile e la sua voce, sono curiosissimo di vedere come lavora in studio e penso potrebbe nascere qualcosa di unico visto che apparteniamo a due mondi musicali diversi ma al contempo molto simili. R&B e Trap, un mix che può funzionare, come ha funzionato sul mio penultimo singolo PRY PRY che ha esattamente questo tipo di sonorità.
Mai dire mai, a presto!