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Mese: Settembre 2022

Tre Domande a: Rumba de Bodas

Come e quando è nato questo progetto?

I Rumba De Bodas nascono nel 2008 tra i banchi di scuola di Bologna, quando otto amici strimpellatori decidono di mettere su una band con la voglia di fare musica e far ballare gli amici. Non a caso il primissimo concerto della band è stato il 4 aprile del 2008 in occasione della Festa delle Scuole organizzata al TPO di Bologna e per la prima volta il nome Rumba De Bodas è comparso sui manifesti! E in quel momento il destino era ormai scritto: quando per la prima volta vedi il pubblico ballare e scatenarsi sotto al palco non puoi più farne a meno, e infatti non siamo mai riusciti a smettere. E così da 14 anni a questa parte la nostra missione ad ogni concerto è sempre la stessa: far ballare e divertire la gente con la nostra musica, essere spensierati e sempre verdi!

 

Cosa vorreste far arrivare a chi vi ascolta?

A dire il vero non ci siamo mai sentiti paladini di una causa nello specifico, abbiamo sempre lasciato parlare di più la musica che noi stessi. Sicuramente ciò che ci ha sempre ispirato è stato il senso di libertà che la musica può trasmettere, sia attraverso le parole che semplicemente attraverso il suo manifestarsi, che sia in un concerto, in sala prove, in studio o nel semplice ascolto. Per noi avere la possibilità di fare musica e di condividerla con gli altri significa portare più libertà nel mondo e permettere alle persone di farne esperienza. È questo che vogliamo trasmettere, alla fine. 

 

Se doveste scegliere una sola delle vostre canzoni per presentarvi a chi non vi conosce, quale sarebbe e perché?

Mmh, la scelta è davvero ardua! Siamo indecisi tra due: da un lato, Into The Wild, dall’album Karnaval Fou, che è il pezzo che ci ha portato più soddisfazioni a livello di live. È ormai tradizione che il pubblico canti con noi il ritornello, che è facile da capire anche se non si ha mai sentito il brano, e ci carichiamo un botto quando siamo sul palco e sentiamo il pubblico cantare a squarcia gola!
Dall’altro il nostro brano più rappresentativo è l’omonimo pezzo Rumba De Bodas, il primo brano del primo album, Just Married. Il testo è un vero e proprio manifesto su che cosa significa essere un Rumba, un inno a cui ancora tutt’oggi siamo fedeli!

LO SHOW DEI BRIT FLOYD RITORNA IN ITALIA • WORLD TOUR 2022

LO SHOW DEI BRIT FLOYDRITORNA IN ITALIA

WORLD TOUR 2022

31/10/2022 Teatro Arcimboldi MI

01/11/2022 Teatro Colesseo TO

02/11/2022 Nuovo Teatro Verdi – Montecatini –  PT

05/11/2022 Gran Teatro Geox PD

07/11/2022 Teatro Rossetti TS

08/11/2022 Gran Teatro Morato BS

 “Uno show rock che è pura perfezione!” – LA Times

The Dark Side of the Moon, The Wall e altro ancora…. Brit Floyd, “The World’s Greatest Pink Floyd Show” torna su 3 palchi italiani per presentare la nuovissima produzione.

Compresi i momenti salienti di The Wall, The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals e The Division Bell, e con uno spettacolo che comprende  l’esibizione “note per nota” di 23 minuti dell’iconica canzone Echoes, scritta in 50 anni fa, estratta dall’album rivoluzionario dei Pink Floyd del 1971 “Meddle”.

Lo spettacolo dei Brit Floyd è diventato un fenomeno, ampiamente considerato come il più grande spettacolo tributo rock del mondo.

Molto più che una semplice tribute band dello storico gruppo inglese, i Brit Floyd rappresentano per molti il più grande spettacolo live al mondo che porta sul palco le canzoni dei Pink Floyd, portano dal vivo “un viaggio emozionale coerente e perfetto nell’universo dei Pink Floyd. I dettagli sono minuziosi dalle musiche alle luci: tutto è più che perfetto, anche la passione che esce dal palco”.

Dal loro esordio a Liverpool nel 2011, i Brit Floyd si sono esibiti in oltre 1000 spettacoli facendo il giro del mondo con tour sold out in Europa, Nord e Sud America e Medio Oriente. I loro show sono stati ospitati in alcuni dei luoghi più iconici al mondo tra cui la prestigiosa Royal Albert Hall di Londra, lo storico Greek Theatre di Los Angeles e il Radio City Music Hall di New York.

 

PER INFORMAZIONI: Zed Live! – www.zedlive.com [email protected]

Tre Domande a: Denise Battaglia

Come e quando è nato questo progetto?

Il progetto Denise Battaglia nasce nel 2018 quando durante un viaggio all’estero mi accosto per la prima volta a testi scritti in Italiano. In musica ho sempre pensato fosse l’inglese la lingua prediletta. Lo consideravo più musicale, più vicino a me, ma nel 2018 cambio drasticamente idea. Tutto ciò che scrivo nasce dall’esigenza di parlare a me stessa attraverso immagini e miti. Myriam, il mio primo singolo uscito nel 2020, ne è un chiaro esempio.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

Sceglierei Padre e Madre poiché è un brano che racconta di libertà. Sono partita da me e dalla mia esperienza, da lunghe riflessioni e poi è nato questo pezzo. È essenziale ricordarci di essere diversi da ciò che abbiamo intorno e soprattutto, ricordarci che possiamo essere liberi e diversi anche dai nostri stessi genitori. Scrivo per me perché è una guida nelle scelte più difficili. Scrivo per ricordarmi che sono libera, anche di sbagliare, se necessario. Sono grata per questo, consapevole del fatto che alla fine ci misuriamo, sempre con noi stessi. Questo brano è un inno al proprio sentire più intimo. 

 

Progetti futuri?

Per quanto riguarda i progetti futuri, il prossimo 4 Ottobre uscirà il videoclip di Giungla, singolo pubblicato lo scorso 23 settembre. Posso dire che è un video molto divertente (a tratti imbarazzante), grazie al quale ho in parte realizzato uno dei miei sogni più bizzarri, quello di mangiare una piadina nello spazio. Il 18 novembre invece uscirà il mio primo EP Ventitré, ma sto già lavorando al  secondo album.

TAMINO annuncia il ritorno in Italia il 16 marzo a pochi giorni dall’uscita del secondo album “Sahar”!

Barley Arts

presenta

TAMINO

A POCHI GIORNI DALL’USCITA DI SAHAR

ANNUNCIA UN’UNICA TAPPA ITALIANA A MARZO

A fine 2019 aveva toccato l’Italia con due concerti a Roma e Milano, quest’ultimo sold out in prevendita. Ora l’apprezzatissimo cantautore belga di origine egiziana Tamino annuncia una nuova serie di date europee, inclusa un’unica tappa italiana programmata per giovedì 16 marzo 2023 all’Alcatraz di Milano. I bigliettiper lo spettacolo saranno disponibili in presaleper gli iscritti alla community dell’artista dalle 10 di mercoledì 28 settembre, e per tutto il pubblico dalle 10 di venerdì 30 settembre sui circuiti Ticketone, Ticketmaster e Vivaticket.

L’annuncio arriva a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del suo secondo album Sahar(Communion Records), che arriva a quattro anni di distanza dal clamoroso successo internazionale Amir (Communion Records). Nato nell’appartamento di Tamino ad Anversa e sostenuto da collaboratori tra i quali il bassista dei Radiohead Colin Greenwood, il producer PJ Maertens e il batterista Ruben Vanhoutte, Sahar è un album potente che miscela folk arabo e indie rock sperimentale con arrangiamenti orchestrali. In Sahar Taminorivisita l’oud arabo – lo strumento prediletto di suo nonno Muharram Fouad, uno dei più famosi cantanti e attori egiziani – per farlo diventare uno strumento adatto all’indie rock. Il modo in cui l’oud si fonde con la sua voce dà vita a un paesaggio sonoro ricco, stratificato e inquietante. Sahar diventa il posto in cui il romanticismo tragico di Jeff Buckley incontra una sensibilità estetica cosmopolita e universalista, una mescolanza di influenze europee, americane e mediorientali.

 TaminoMusic.com

TAMINO

European Tour 2023

Giovedì 16 Marzo 2023

Milano, Alcatraz – via Valtellina , 25

Inizio concerti h. 20:30

Biglietti disponibili su Ticketone, Ticketmaster e Vivaticket.

Posto unico in piedi: € 25,00 + prev.

Editors “EBM” (PIAS, 2022)

Il confine sottile tra malinconia e piacere

Completamente immobile su una panchina, assisto alla danza malinconica delle gialle foglie. Si tratta di un duetto, il vento le sospinge, le accompagna in questo loro ultimo viaggio che è unico, non esistono due foglie che ballano allo stesso modo.
E la loro fine non è solitaria, anzi, entrano a far parte di un collettivo, un infinito tappeto dalle sfumature cromatiche eccezionali. Ogni tappeto emette un suono, una musica tutta particolare. Ci sono tappeti secchi, che scricchiolano come vecchie porte arruginite; vi sono tappeti morbidi e accoglienti, come l’abbraccio di un’amica cara, oppure ci sono tappeti umidi, di foglie bagnate, scivolosi e precari.
Sto lì, persa in questo infinito danzare di colori che mi circonda. Il sapore agrodolce della nostalgia estiva, di occasioni perse e vacanze terminate rende l’autunno una stagione che tutti percepiscono come transitoria e malinconica.
Il grigio velo del ritorno alla vecchia e stantia routine cala inesorabile, accompagnato dalle prime battenti piogge dà la percezione alle persone che non possa esistere gioia, che tutto sia fermo.
Eppure il mondo si sta preparando.

In attesa dell’inverno tutto si trasforma e mi assale la voglia di fare anche io parte di questo mutamento, un’insolita voglia di alzarmi e ballare.

Questo mio sfrenato bisogno è soddisfatto dalla nuova uscita degli Editors, con EBM.

Il gruppo che fu additato come gli Interpol Inglesi, che dai primi anni 2000 calca la scena new wave, dalle sonorità fortemente influenzate dai Joy Division, sforna un disco autentico, decisamente in linea con il loro stile, ma con sferzate pop e elettroniche. Le tonalità dark dei primi anni vengono riscontrate anche in EBM, la loro vena drammatica è sempre presente, anche se ravvivata da sound innovativi per il loro genere.

La loro natura londinese, fumosa e malinconica, contribuisce alla particolarità del loro stile; una personale rielaborazione di gruppi inglesi (e non solo) come i sopracitati Joy Division (anche se il gruppo nega somiglianze), gli U2, Snow Patrol e Radiohead.

L’ottava meraviglia degli Editors ci viene presentata con l’uscita del signolo Heart Attack, in cui realmente il nostro cuore viene messo a dura prova dall’intro elettronica e con sonorità anni ‘80. La voce di Tom Smith ci conduce in un universo di ossessione, in un amore tossico e morboso.

Il secondo singolo sparato sul mercato è Karma Climb, dal testo disperato che si scontra con il suono ritmato del pezzo.

Con l’ingresso ufficiale di Benjamin John Power (Blanck Mass) si dà il via ad una nuova era per il gruppo, e tutto l’album è incentrato sul creare un rapporto fisico con il pubblico, servendosi di un sound elettronico anni ‘80 che divampa nei nostri cuori portandoci a chiudere gli occhi e a smarrirci nella tristezza dei testi.

L’epicità data dai synth è qualcosa che ci riporta indietro nel tempo come in Kiss, quarto brano dell’album. In Silence i toni si abbassano, e la voce profonda di Tom si trasforma in un’emergenza emotiva, una ballad romantica e memorabile, piena di malinconia. Strawberry Lemonade, Vibe ed Educate sono i pezzi che più rappresentano il concept del disco, ossia la voglia di instaurare un collegamento emozionale e fisico con i fans. 

EBM è sconcertante proprio per questo motivo: hanno architettato un album che è in grado di farti ballare grazie al sound molto anni ‘80, ma nel momento in cui ti soffermi sul significato di ogni singola parola puoi assaporare la disperazione e la malinconia tipica degli Editors. 

Come l’autunno, sono qualcosa che sembra immutabile, statico, ma in realtà in continua evoluzione. Nostalgici e sognatori, depressi ma con una sfrenata voglia di passionalità.

 

Editors
EBM
PIAS

 

Marta Annesi

Barley Arts / Il concerto di TOM ODELL del 6 ottobre a Milano è SOLD OUT!!!

Barley Arts

comunica

TOM ODELL

L’UNICA DATA ITALIANA È SOLD OUT 

 

L’unica tappa italiana del tour di Tom Odellprevista per giovedì 6 ottobre 2022all’Alcatraz di Milano è ufficialmente sold out. Come sempre, si invita il pubblico a non rivolgersi ai siti di secondary ticketing.

La sua ultima volta in Italia è stata nel 2018, per portare in scena il suo album Jubilee Road. Il suo singolo Another Love (2013) ha di recente tagliato il traguardo di un miliardo di stream su Spotify, e l’artista si prepara a lanciare il nuovo album Best Day of My Life, la cui uscita è prevista per il prossimo 28 ottobre.

tomodell.com

TOM ODELL

Support: OSKA e Cartwright

Giovedì 6 Ottobre 2022

Milano, Alcatraz – via Valtellina, 25

SOLD OUT!!!

 

COVO CLUB • Programma SETTEMBRE – OTTOBRE 2022

Programma SETTEMBRE – OTTOBRE 2022

COVO CLUB

(Viale Zagabria 1, Bologna)

ven 23 settembre – opening party! | TESS PARKS (CAN – psych folk) + Liverpool Alligator Park

ven 30 settembre – DUMBO GETS MAD (ITA – psych pop)

sab 1 ottobre – GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR @ Estragon Club (CAN – post-rock)

gio 6 ottobre – MUDHONEY @ Tpo (data unica italiana | USA – grunge)

ven 7 ottobre – HER SKIN (ITA – folk rock)

sab 8 ottobre – THE SOFT MOON (USA – post punk) + Fatamorgana (SPA – synth pop)

ven 14 ottobre – NOSTROMO + Mancha (ITA – pop songwriting)

sab 15 ottobre – GIUDA (ITA – rock’n’roll)

ven 21 ottobre – DEATH BELLS (AUS – garage rock) + Fearing (USA – post punk)

sab 22 ottobre – I BOTANICI + Il Corpo Docenti (ITA – alt rock)

ven 28 ottobre – PM WARSON (UK – northern soul)

sab 29 ottobre – LEATHERETTE (ITA – punk jazz)

31 ottobre – halloween party! | HICKEYS (SPA – post punk)

 

Tre Domande a: Sena

Se dovessi riassumere la tua musica con un tre parole, quali sceglieresti e perché?

Le prime due parole che sceglierei sarebbero la coppia anagrammatica ironica/onirica. Trovo che siano molto appropriate perché la mia musica è ironica e onirica al tempo stesso, così come lo sono io. Toni Servillo, il mio singolo d’esordio in uscita il 20 settembre, è un brano onirico già a partire dal sound, morbido, sospeso e letteralmente anacronistico, nel senso di fuori dal tempo; le immagini cantate nelle strofe sono in qualche modo dei flash onirici, al limite fra sogno e realtà. Ma il verso iniziale del ritornello, quello che dà il titolo al brano, non può che essere preso con ironia. “E allora dillo… come farebbe Sorrentino senza Toni Servillo?” è la frase che spezza l’atmosfera onirica del brano e, all’interno di una canzone fondamentalmente malinconica, può strappare un sorriso, pur racchiudendo in sé tutto il senso del brano; una metafora che lì per lì fa ridere, ma fa anche riflettere. Ecco, penso che questa definizione di ironica/onirica si adatti bene anche ad altri brani (che usciranno prossimamente!) e alla mia musica in generale.
Una terza parola che sceglierei, su due piedi, sarebbe pop. Un aggettivo semplice che oggi forse non vuol dire più nulla, ma al quale penso che la mia musica possa essere collegata, sia come genere musicale (se è mai esistito il genere pop), sia per il significato etimologico, quindi popolare, ma non tanto nel senso di mainstream (in quel senso è solo una definizione numerica ed è il pubblico che sceglie cosa sia pop e cosa no), piuttosto nel senso di vicina alla mia quotidianità e quindi alla quotidianità delle persone; le mie in fondo sono canzoni semplici e quotidiane, quindi, in questo senso, pop.

 

Qual è la cosa che ami di più del fare musica?

La cosa che amo di più del fare musica è la possibilità di esprimermi, e di farlo senza alcun tipo di limite o regola. Scrivere una canzone è dare forma concreta ad una sensazione, un concetto, un pensiero, un sogno inesprimibile altrimenti, non basterebbe la sola parola, non basterebbe la sola melodia; è un po’ come costruire qualcosa che non c’era prima, ma di cui in qualche modo ho sempre percepito o intuito la presenza. Diciamo che, in generale, la musica è il modo che per ora trovo più efficace, fra quelli che avevo a disposizione, per esprimere quello che sono e che sento; credo sia semplicemente un modo per auto-affermarmi per dire qualcosa che magari non interesserà a nessuno, ma speriamo che a qualcuno sì. Se quello che scrivo toccherà anche solo una persona avrò raggiunto il mio obiettivo.

 

Progetti futuri? 

Visto che il pezzo in uscita il 20 settembre si intitola Toni Servillo e parla della coppia artistica Sorrentino – Servillo non posso che citare una frase di un film che li vede protagonisti “Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore”. Scherzi a parte, ho tantissimi pezzi scritti in questi anni, alcuni anche già prodotti dal maestro Taketo Gohara e suonati con musicisti d’eccezione (Alessandro Asso Stefana, Niccolò Fornabaio, Francesco Colonnelli) non vedo l’ora che escano così che il mio progetto prenda finalmente forma anche all’esterno. I brani confluiranno in un album o EP e ci sarà anche un tour.

Tre Domande a: Giuseppe Brogna

Come e quando è nato questo progetto?

Le canzoni di Vivere Piano nascono tra la fine del 2020 e il 2021 e sono frutto di una personale ed inevitabile riflessione sui tempi “apocalittici” che stiamo vivendo. Nella scrittura e nella scelta dei quattro brani che compongono l’EP ho voluto dare risalto al concetto di tempo e all’importanza di una visione più leggera e più attenta agli aspetti emozionali. Da qui il titolo che è anche una dichiarazione di intenti: vivere piano, per non lasciarsi travolgere dalla velocità, dalla pressione e dalla materialità che ci circondano. Tutto l’EP ruota intorno a questa idea che è stata tradotta poi nel lavoro in studio insieme a Nicola Bavaro, che ha curato la produzione e gli arrangiamenti, e nelle chitarre suonate da Gianni Masci e Matteo Di Biase. Anche i due videoclip unplugged, realizzati da Visual Lab – della title track Vivere Piano e di Per chi si annoia – vanno in questa direzione dandole, spero, ancora più forza, perché trasmettono un messaggio più intimo e diretto che completa la visione che ho voluto dare, insieme ad Emic Entertainment, a tutto il progetto.

 

Se dovessi scegliere una sola delle tue canzoni per presentarti a chi non ti conosce, quale sarebbe e perché?

In questo momento sceglierei proprio Vivere Piano perché sia nel testo, sia nella musica mi rappresenta al meglio. Trovo che sia la canzone più vicina alla mia idea di musica e a quello che voglio trasmettere con parole e note. A mio avviso è il frutto più maturo, ad oggi, del mio percorso artistico, quindi credo che sia il modo migliore per presentarmi a chi non mi conosce. 

 

Qual è la cosa che ami di più del fare musica?

Del fare musica da sempre mi affascina il processo compositivo e produttivo: scrivere e comporre canzoni è realmente un esercizio di altissima concentrazione e meditazione che mi gratifica tanto. Amo molto di più il processo del risultato finale, mi piace l’idea di poter fare canzoni. Quando scrivo parlo sicuramente a chi mi ascolterà, ma in primis parlo a me stesso e questo mi permette di mettere ordine tra i pensieri. Non ti nascondo che ovviamente amo anche essere ascoltato, sarebbe ipocrita dire il contrario, ma è un aspetto che ha più a che fare con una sana vanità che è diretta conseguenza dello scrivere musica, fa parte del gioco. Scrivere canzoni è un piacere che viene sicuramente prima di ogni cosa. In definitiva amo più la causa dell’effetto. 

Skiantos @ #festa

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• Skiantos •

Parco Nord (Bologna) // 18 Settembre 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]foto di Lucia Adele Nanni

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Elisa @ Pistoia

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• Elisa •

Piazza Duomo (Pistoia) // 18 Settembre 2022

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Nuova venue per l’atteso live di ARON in Italia – 28/03/23 presso i MAGAZZINI GENERALI di Milano

ARON

Dopo il sold out cambio venue per l’atteso live in Italia
del
cantante tedesco-spagnolo
per presentare nel 2023 i suoi singoli di successo

28.03.2023MAGAZZINI GENERALI – MILANO – nuova venue

BIGLIETTI IN VENDITA SU DICE: https://bit.ly/3BbHf4c

RADAR Concerti presenta ARON. Il cantante tedesco-spagnolo arriva in Italia nel 2023 per un concerto imperdibile che, dopo il sold out all’Arci Bellezza (location iniziale), cambia venue e si sposta ai MAGAZZINI GENERALI di Milano, biglietti disponibili su DICE.
Tutti i biglietti precedentemente acquistati restano validi per la nuova venue.

Aron, al secolo Arón Piper, è un attore e cantante nato nel 1997 a Berlino naturalizzato spagnolo. Aron debutta nella musica nel 2020 con il singolo Sigo, a cui partecipano il rapper Moonkey e il produttore MYGAL.
Nello stesso anno seguono numerosi singoli di successo quali Mal, Todo, Friends e Diamantes e nel 2021 arriva l’attesissimo EP di debutto dal titolo “Nieve”, che lo consacra definitivamente come musicista.
Da quel momento Aron non si è più fermato collaborando con artisti come Polimá Westcoast, Jottapê e Kevinho, Jesse Baez e molti altri, rendendo chiara la sua intenzione di diventare una delle figure musicali più importanti della nostra generazione. 

ARON arriva finalmente in Italia per un unico imperdibile live il 28 marzo 2023 presso i MAGAZZINI GENERALI di Milano (nuova venue).
Biglietti disponibili sull’app DICE
.

https://www.instagram.com/aron.piper/

BIGLIETTI IN VENDITA SU DICE
https://bit.ly/3BbHf4c