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Tre Domande a: Sidstopia

Tre Domande a: Sidstopia

| Redazione

Come e quando è nato questo progetto?

ASMA500 nasce nel bel mezzo del primo lockdown (maggio 2020) quando stavo improvvisando sul divano di casa un riff di chitarra accompagnato dal ritornello de La Scelta Sbagliata. Mi sono registrato con l’iPhone e da quelle parole la penna non ha più smesso di scrivere. Era un periodo strano, avevo appena pubblicato un EP importante nel momento peggiore e in cascata sono successe un po’ di cose che mi hanno demotivato. È stato un lungo processo di autoanalisi e la penna un mezzo per conoscermi meglio.

 

Cosa vorresti far arrivare a chi ti ascolta?

La semplicità di un 23enne, la consapevolezza del proprio vissuto, l’amore per il cinema e l’hiphop. Insomma, non serve dimostrare di essere di strada per fare rap, basta amare questa cultura e condividere la proprio storia, non per forza fingersi dei nuovi Tony Montana. Una cosa che mi dicono sempre è che nei miei testi c’è questo contrasto tra testi e musica, dove i temi, il più delle volte scuri e sensibili si amalgamano a strumentali luminose e ritmate. Mi piace, è stato un approccio naturale e proprio per questo sento di aver trovato una mia identità musicale.

 

C’è un evento, un festival – italiano o internazionale – in particolare a cui ti piacerebbe partecipare?

Ho sempre desiderato esibirmi al MIAMI Fest, penso sia l’evento più coerente con la mia idea di festival, ascolto praticamente tutti quelli che ci hanno suonato.
Da anni salgo sempre per la Milano Music Week, quest’anno ci suono e sono emozionatissimo. Il 24 Novembre tutti qui.