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Eagle-Eye Cherry: Back on Track, finalmente si torna sul palco

Eagle-Eye Cherry: Back on Track, finalmente si torna sul palco

| Francesca Garattoni

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Per i 25 anni di carriera torna il cantautore di origini svedesi Eagle-Eye Cherry, e lo fa alla grande con un nuovo disco, Back On Track, ed un nuovo tour mondiale che farà tappa anche in Italia a febbraio. Lo abbiamo intervistato per sapere qualcosa di più sulle nuove canzoni, su questa lunga pausa forzata e sul “peso” di aver scritto Save Tonight.

 

Benvenuto su VEZ Magazine e grazie per la tua disponibilità.
In riferimento al tuo nuovo atteso album, Back on Track, credi sia possibile trovare un trait d’union (sia esso una parola, uno stato d’animo) tra i vari brani del disco?

“Quando stavo lavorando sull’album ho iniziato a rivisitare la musica che ascoltavo quando ero un adolescente. Cose come The Ramones, The Clash e Talking Heads e credo che abbiano trovato la loro strada nella musica (che stavo componendo, NdR). Non tanto la parte sonica, ma la sensazione che avevo quando ero giovane e ascoltavo la loro musica… mi ha ispirato e dato energia.”

 

Quando hai iniziato a scrivere le nuove canzoni? Prima o dopo l’avvento dell’epidemia?

“Avevo iniziato a scrivere le canzoni prima della pandemia. Volevo catturare l’energia dei nostri concerti nella registrazione, così siamo andati diretti in studio subito dopo la fine del mio Streets of You tour. Abbiamo registrato otto canzoni pianificando di tornare e finire il resto dell’album, ma poi è arrivato il Covid e ha fermato tutto.”

 

Dopo quasi 25 anni di carriera, sei dischi e decine di canzoni è cambiato il tuo processo di composizione dei pezzi? O il tuo approccio si è mantenuto costante nel tempo? E normalmente i pezzi nuovi nascono alla chitarra o in altra maniera?

“Quando ho fatto il mio primo album non ero sicuro di chi fossi musicalmente. Quindi Desireless è stato il viaggio in cui ho trovato chi fossi. Arrivato alla fine dell’album sapevo esattamente dove fossi musicalmente. La differenza tra allora e adesso è che al giorno d’oggi non mi metto più in discussione durante la scrittura di una canzone, perchè sono completamente a mio agio con il mio sound. Principalmente batteria, basso, chitarra, tastiere e la mia voce.
Solitamente le canzoni sono scritte su una chitarra acustica. O da solo o insieme ad altri cantautori.”

 

Comporre, imbarcarsi nella stesura di un nuovo album, nella fattispecie in Back On Track è qualcosa che senti di dover fare, come una sorta di urgenza o è più un naturale processo per il quale non devi necessariamente avvertire un’urgenza?

“Non c’è esattamente un inizio, un mezzo o una fine. Le canzoni sono scritte nel mentre così che il prossimo album è già pronto quando il tour e la promozione (del precedente, NdR) finisce. Sebbene, dopo il mio terzo album ho preso una lunga pausa dal lavoro e pensato che magari non avrei continuato come artista. Ma poi mi sono reso conto che mi mancava troppo andare in tour e non potevo starne lontano… sono dovuto “tornare in pista” (gioco di parole intorno a Back on Track nell’intervista in lingua originale, come il titolo del suo album, NdR)”

 

Una volta che le canzoni sono incise ti piace essere coinvolto in quello che avviene in fase di mixing e post produzione?

“Si, mi piace essere coinvolto ed essere sicuro che l’album suoni nel modo che voglio. Ci sarà il mio nome sulla copertina e devo essere soddisfatto al 100%.”

 

In quest’ottica, quanto è differente l’Eagle-Eye musicista del 2022 rispetto a quello del 1997?

“Sono un po’ più vecchio. Sono stato in giro per un pezzo ormai e non mi sento più irrequieto come lo ero nel 1997. Adesso so come concentrarmi sulle cose importanti. Amo suonare dal vivo ed è la mia ricompensa per tutto il duro lavoro… scrivere, registrare e promuovere. Adesso sono anche un padre e questo eclissa tutto il resto nella vita.”

 

Nel tuo prossimo tour mondiale chi ti accompagnerà sul palco? Da chi sarà composta la tua band? E a che tipo di show assisteremo? Cosa dovrà aspettarsi il pubblico?

“Si, sono molto eccitato dal rimettermi in viaggio. È stato molto duro durante la pandemia non poter andare in tour. Amo viaggiare ed essere sempre in movimento e non poter neanche lasciare il mio appartamento mi ha fatto arrampicare sui muri.
Quindi, poter finalmente tornare fuori nel mondo, incontrare i fan e condividere la musica sarà fantastico. Porterò in giro la band con cui ho lavorato negli ultimi anni. Siamo un gruppo molto affiatato dopo aver suonato così tanti concerti insieme. Suoneremo un sacco di canzoni del nuovo album. Molte delle nuove canzoni sono state scritte perchè mi mancavano quei suoni nei nostri show. Tanta energia! E ovviamente suoneremo svariate canzoni anche dai miei album precedenti.”

 

Per finire, una domanda che potrebbe suonare un pò strana, ma correrò questo rischio… dunque lungo la tua carriera hai scritto un sacco di belle canzoni, ogni tuo album contiene diverse autentiche gemme, a testimonianza di quanto tu sia dotato come cantautore, quindi vengo al punto: ti è mai passato per la testa il pensiero “vorrei non aver mai composto Save Tonight”? Una canzone epocale, che ti ha sicuramente dato successo e molto molto altro, ma che inevitabilmente finisce per in qualche modo oscurare il resto…

“È una domanda interessante. Spesso dico che se avere una hit enorme come Save Tonight è un problema, allora è un buon problema da avere. Save Tonight mi ha portato in giro per il mondo e mi ha dato tutto quello che ho ho sempre desiderato da quando ero un ragazzino. Quindi no, non desidero non aver mai scritto Save Tonight.”

 

Grazie ancora e ci vediamo sotto il palco a Milano!

 

Alberto Adustini
Editing e Traduzione: Francesca Garattoni