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VEZ5_2022: Alessandra D’aloise

VEZ5_2022: Alessandra D’aloise

| Francesca Garattoni

A dicembre scorso, mentre pubblicavamo per il secondo anno di fila le personali top 5 della redazione e degli amici di VEZ, ci eravamo augurati come buon proposito per l’anno nuovo di tornare il prima possibile e in modo più normale possibile ad ascoltare la musica nel suo habitat naturale: sotto palco.
Nel 2022 tutto sommato possiamo dire di esserci riusciti, tra palazzetti di nuovo pieni e festival estivi senza né sedie né distanziamenti. Però ormai ci siamo affezionati a questo format-resoconto per tirare le somme, quindi ecco anche quest’anno le VEZ5 per i dischi del 2022.

 

Viagra Boys Cave World

Probabilmente sarò ripetitiva, perché ogni volta che c’è una classifica da fare li inserisco sempre, ma al cuor non si comanda, e tra me e i Viagra Boys è amore vero. Terzo disco per la band di Stoccolma capitanata da Sebastian Murphy e anche stavolta per me è un grande, gigantesco, sì. Chitarre rumorose, ironia pungente e quella classica aria strafottente di ogni band punk che si rispetti.

Traccia da non perdere: Troglodyte

 

Wet Leg Wet Leg

Album d’esordio per questo talentuosissimo duo britannico, che in poco tempo ha scalato le classifiche mondiali ed è stato prodotto nientepopodimeno che dalla Domino. Testi irriverenti e sarcastici accompagnati da riff di chitarre incalzanti che non puoi fare a meno di canticchiarli per giorni e giorni.

Traccia da non perdere: Ur Mum

 

CLAMM Care

Dopo un anno dal loro debutto, questa chiassosa band australiana torna a far parlare di sé. Quindici brani veloci e furenti, dove traspare tutta l’ansia dei tempi attuali, tra pandemia e cambiamenti climatici. Consigliato a chi piace fare headbanging in cameretta o in macchina verso il lavoro.

Traccia da non perdere: Monday

 

Beach House Once Twice Melody

Un’opera musicale di ben 18 brani, suddivisa in quattro album pubblicati a circa un mese di distanza l’uno dall’altro. Un lunghissimo sogno psichedelico, ma mai ripetitivo. I Beach House dimostrano ancora una volta di saper giocare sapientemente con synth, chitarre elettriche e acustiche, creando quel suono vellutato ed onirico tipico della band.

Traccia da non perdere: Hurts to Love 

 

Crack Cloud Tough Baby

Il collettivo americano nato da un gruppo di aiuto per uscire dalle dipendenze, ha prodotto un disco decisamente fuori dall’ordinario. Le loro origini post punk si sentono ancora, ma ogni brano ha vita a sé, ricchi di influenze post rock passando dal trip hop fino al gospel. Una sorpresa continua.

Traccia da non perdere: Costly Engineered Illusion

 

 

 

Alessandra D’aloise