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Tag: antenna music factory

Willie Peyote @ Orion

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• Willie Peyote •

Orion Live (Roma) // 15 Dicembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Willie Peyote è ormai una realtà affermata: lo confermano i quasi 1000 biglietti staccati dall’Orion di Ciampino per questa serata, praticamente sold out, del tour Ostensione della sindrome – ultima cena.

Alle ore 23:00, dopo quasi due ore di attesa (casualmente c’era il derby Torino-Juventus…) Guglielmo (Willie Peyote ndr) sale sul palco, accolto dal boato del pubblico, in pantaloni scuri e giacca di velluto verde smeraldo, insieme ai componenti della Sabauda Orchestra Precaria, fiati compresi.

Si parte con L’effetto sbagliato ed è già delirio: si crea immediatamente una profonda empatia tra il rapper ed i suoi fan che lo accompagneranno, senza mai mollare un secondo, per due ore filate di concerto.

La scaletta è potentissima. Oltre agli ultimi successi dei due stupendi dischi (ovviamente sono di parte) Educazione sabauda e Sindrome di Toret non mancano pezzi più datati come DJ e call center, Tutti mi vogliono bene, Dettagli e Soul Ful.

Il concerto è un condensato di tematiche di attualità come il lavoro, la religione e la politica; soprattutto vedere i giovani presenti seguire a squarciagola Guglielmo fa proprio ben sperare perché, come sempre, il rapper più “anomalo” della scena ha calpestato tutti i cliché di genere, andando dritto alla sostanza con la solita sfrontatezza e il suo sottile sarcasmo.

Non manca ovviamente la buona musica: le parole magistralmente incastrate da Willie sono sempre scandite da un funky beat pazzesco che fa muovere il culo pure ai più ingessati.

Dopo le immancabili Portapalazzo, Peyote451 (L’eccezione), Outfit Giusto e I cani, arriva a salutare il Capitano Matteo dedicandogli la dirompente Io non sono razzista ma con una calorosa accoglienza ed ovazione del pubblico.

Anche questa questa volta Willie è stato un vero cortocircuito: ha acceso l’Orion e speriamo non si spenga presto.

Ah! Prima di concludere vorrei fare un ringraziamento speciale a Matteo, Andrea e Maria Chiara, che hanno dovuto subire le mie gomitate per i primi 3 pezzi a causa dell’assenza della Pit area!

 

 

SETLIST

Effetto sbagliato

Metti che domani

Willie pooh

Dettagli

Il gioco delle parti

Le chiavi in borsa

Dj e call center

Portapalazzo

La dittatura

Soul ful

Giusto la metà di me

Tua madre

Etichette

Peyote451 (L’Ecceione)

Le ragazze

Outfit giusto

C’hai ragione tu

 I cani
Io non sono razzista ma

C’era una vodka

Che bella giornata

Ottima scusa

Vendesi

E allora ciao

 

Grazie ad Antenna Music Factory

Foto e Testo:  Simone Asciutti[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”10317,10325,10311,10314,10324,10320,10316,10323,10322,10318,10321,10315,10313,10312,10319″][/vc_column][/vc_row]

Lo Stato Sociale

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Lo Stato Sociale @ Piazza Maggiore – Bologna // June 12, 2018

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E’ una festa questo 12 giugno in piazza Maggiore, con questa bellissima atmosfera allegra e questa brezza leggera che incredibilmente soffia a Bologna.

E la sento un po’ come la mia festa. E’ tipo un coronamento di quello che è stato il mio incontro a fine aprile con due dei membri de Lo Stato Sociale, Albi e Bebo, a Rimini per “mettere sù i dischi” durante la serata Metropolis organizzata dal nostro DJ Lappa (Gianluca Nicoletti ndr) presso la discoteca Life. Per chi di questo gruppo ne ha sentito parlare solo grazie a San Remo, vorrei dire che invece IO LO SAPEVO! Lo sapevo che avrebbero avuto successo e che la notorietà sarebbe cresciuta proporzionalmente ai pareri discordanti che giorno dopo giorno si affollano in rete, radio e tv sul tema “sono o non sono dei geni questi ragazzi bolognesi”.

Dicevamo che erano a Rimini, Albi e Bebo, e lo erano come Teppa Bros., appunto per far girare della buona musica sul piatto.

Ho pensato fosse un’ottima occasione per vedere se questo “storico” secondo posto a San Remo li avesse in qualche modo cambiati. Ho pensato che forse sarebbe stato non troppo facile raggiungerli. Ho creduto che probabilmente, come è accaduto con altri gruppi, avrei dovuto rincorrerli per poter anche solo salutarli e urlare da lontano due domandine stiracchiate. E invece,

 

  • Ciao ragazzi, potrei farvi qualche domanda? Sono Sara Alice di VEZ Magazine.
  • Si certo, ciao, ti stavamo aspettando.

 

Birra alla mano, ma solo loro, perché io non ero preparata a questa chiacchierata molto easy.

Sarebbe stato figo, ripensandoci, perché in realtà i ragazzi mi hanno raccontato quanto sono contenti di essere a Rimini, di farci ascoltare le tracce che amano di più, di aver finalmente trovato modo di “quagliare” la serata con Dj Lappa che conoscono dai tempi del Velvet e che per loro essere qui è come essere a casa. “E’ fuori dagli stress dei mega concerti che un po’ mettono anche ansia. Qui ci rilassiamo”.

 

  • Ragazzi ma questo San Remo? Siete ancora quelli di prima? Siete ancora voi?
  • Mah, guarda, da fuori c’è una percezione forse, che in realtà è diversa da quella che abbiamo noi internamente. E’ vero, ci sono una serie di soddisfazioni, come il singolo in radio, tante persone che si avvicinano che prima non ci sconoscevano. Dal punto di vista professionale è cambiato molto. Ma dal punto di vista personale non lo è. Noi vogliamo rimanere sempre come prima, perché questo non è un piedistallo vero. Non sei arrivato. Ci sono tante cose da fare, da costruire. Per noi tutto è stato una sfida nel corso degli anni. Ora, come è giusto che sia, la sfida continua, magari con un carico di pressione più alta, ma è sempre il solito discorso. Ci si migliora.
  • Noi abbiamo sempre preso per il culo chi sta sul piedistallo. Ma poi in realtà prendiamo per il culo anche noi stessi, quindi in realtà diventa davvero difficile sentirsi superiori. Che poi a cosa? Siamo superiori a chi? A noi stessi?”

 

Ma torniamo a questa bellissima piazza traboccante di persone di ogni età, sorridenti. Vivaci.

Torniamo qui con la nostra narrazione, e anche io torno mentalmente qui, dove finalmente, dopo anni, ho visto questo fantastico gruppo dal vivo, che canta, suona e balla con il sorriso sulle labbra. Che interagisce con il pubblico quasi non fossero loro gli artisti da ascoltare, ma come se le persone tra la folla fossero i reali protagonisti, quelli che Mi sono rotto il cazzo dei codardi con l’amore degli altri/Mi sono rotto il cazzo perché poi non si dorme più/Si sta svegli finchè non muore la speranza/Maledetta stronza che non muore mai mentre io vorrei dormire.

 

Sono qui, stavo dicendo.

Ed è qui che mi sono commossa, perché loro sono dei regaz come lo siamo noi, e perché c’è chi ha capito cosa dicono e il perché lo dicono.

E questa sera c’è anche chi ha sentito Lodo cantare L’Avvelenata di Guccini.

Ed è stato bellissimo.

 

Grazie a Lo Stato Sociale perché è stato magico essere qui con voi. E grazie anche perché quando il gioco si fa peso, voi cantate per me.

Grazie ad Antenna Music Factory e a Garrincha Dischi per l’accoglienza e l’organizzazione.

 

Testo: Sara Alice Ceccarelli

Foto: Luca Ortolani

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Scaletta:

Mi Sono Rotto Il Cazzo

Buona Sfortuna

In Due è Amore In Tre Una Festa

C’eravamo Tanto Sbagliati

Fare Mattina

La Musica Non è Una Cosa Seria

Sono Cosi Indie

L’Avvelenata (Guccini Cover)

Facile

Amarsi Male

Niente Di Speciale

Eri Più Bella Come Ipotesi

Medley

Abbiamo Vinto La Guerra

Io, Te E Carlo Marx

Una Vita In Vacanza

 

 

 

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Willie Peyote

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Willie Peyote @ Teatro Verdi – Cesena // April 6, 2018

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Thanks to Retro Pop Live, Antenna Music Factory and Big Time Ufficio Stampa per la Musica

 

 

 

 

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