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Tag: arab strap

FERRARA SOTTO LE STELLE 2023 XXVII edizione

La storica rassegna torna per la sua XXVII edizione
dal 7 al 9 settembre nel Cortile del Castello Estense di Ferrara.

Giovedì 7 settembre

FATOUMATA DIAWARA
Prevendite attive dal 16 giugno

Venerdì 8 settembre

TRENTEMØLLER
Opening BONO / BURATTINI
Biglietti: https://link.dice.fm/sdb78701ae34

Sabato 9 settembre

ARAB STRAP
inPhilophobia Undressed

Opening DANIELA PES
Biglietti: https://link.dice.fm/oe3aad12eef6

E inoltre

Lunedì 12 e martedì 13 giugno – anteprima FSLS

Vasco Brondi
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
Canzoni da spiaggia deturpata 2008 – 2023
Opening 12 giugno: ANNA CAROL
SOLD OUT

Mercoledì 14 giugno – anteprima FSLS

KEVIN MORBY
Opening MACIE STEWART
Biglietti: https://link.dice.fm/c02be21bc797 

Martedì 20 giugno – Argenta (FE) – Giornata Internazionale del Rifugiato

GIOVANNI TRUPPI
Ingresso gratuito

Giovedì 28 settembre – Teatro Comunale di Ferrara

anteprima Internazionale a Ferrara
KULA SHAKER

Prevendite attive dal 15 giugno

Torna Ferrara Sotto le Stelle per la sua ventisettesima edizione, confermandosi una rassegna tra le più longeve in Italia ma sempre fresca e in continuo movimento, capace di rinnovarsi ed evolversi ogni anno offrendo una proposta musicale varia, polimorfa e mai banale. Una rassegna di qualità che intercetta la migliore musica in circolazione per portarla a un pubblico sempre più ampio e vario.

Ferrara Sotto le Stelle è possibile grazie al Comune di Ferrara, alla Regione Emilia-Romagna, ad Arci Ferrara e ad Ales&Co.

Dal 7 al 9 settembre il suggestivo Cortile del Castello Estense di Ferrara, nel cuore della città, ospiterà i concerti di Fatoumata Diawara (7 settembre),  Trentemøller  (8 settembre), e Arab Strap (9 settembre). Tre artisti che, incorniciati in una location prestigiosa ed esclusiva, evidenziano quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza l’anima del festival e che quest’anno ritrova grande vigore, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo a talenti e suoni nostrani: i live di Trentemøller e Arab Strap saranno infatti aperti rispettivamente dal duo Bono/Burattini e Daniela Pes.

Il festival torna dunque ad abitare il luogo dove è nato e rinnova il suo impegno nel fondere sound, generi e generazioni diversiin una line up che raccoglie alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale e nazionale, mescolando varie sfumature sonore, dal cantautorato all’elettronica, dal rock alla world music. Un vincente mix tra passato e presente capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature, incluse quelle green – grazie alla certificazione ISO20121 che da anni il Festival persegue.

Ferrara Sotto le Stelle si propone poi di essere sempre più diffuso nel tempo e nello spazio e stringere e rafforzare legami con il territorio che abita.

Nascono in quest’ottica le preziose anteprime di giugno, con il ritorno di Vasco Brondi nella sua Ferrara in un doppio live sold out (12 e 13 giugno) in cui riaccende Le Luci della Centrale Elettrica in occasione dei 15 anni dalla pubblicazione del primo album Canzoni da spiaggia deturpata, e che il 12 giugno avrà Anna Carol in apertura; e il concerto del raffinato cantautore statunitense Kevin Morby (14 giugno), anticipato dal live di Macie Stewart.Con il concerto gratuito di Giovanni Truppi ad Argenta (FE) il 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS, FSLS espande poi i propri confini, coinvolgendo anche altri luoghi vicini e confermando la propria sensibilità verso tematiche sociali e ambientali.

Si rinnova infine la collaborazione con Internazionale a Ferrara per il concerto di anteprima della nuova edizione del festival di giornalismo: il 28 settembre il Teatro Comunale della città ospiterà il live degli ultimi grandi eretici del rock britannico, i Kula Shaker.

IL PROGRAMMA

Ferrara Sotto le Stelle 2023 si apre con un doppio concerto (già sold out da tempo) che è molto più che un live: è un atteso, imperdibile ritorno a casa, lì dove tutto è iniziato. Lunedì 12 e martedì 13 giugno nel Cortile del Castello Estense Vasco Brondi tornanel cuore della città che lo ha visto crescere e diventare uno dei grandi protagonisti della scena musicale indipendente italiana perriaccendere Le Luci della Centrale Elettrica, proprio sotto il cielo dove sono nate, e festeggiare i 15 anni dalla pubblicazione del primo album, Canzoni da spiaggia deturpata. Vincitore della Targa Tenco come miglior opera prima, è un album epocale e per molti anche generazionale, che ha cambiato le regole del gioco. Ad aprire il concerto del 12 giugno, la musicalità eclettica e raffinata di Anna Carol, che dopo il brillante album di esordio Cinetica ha pubblicato da poco il nuovo ironico e accattivante singolo Colla.

Mercoledì 14 giugnoinvece, per la seconda anteprima del festival, sempre nel Cortile del Castello, arriva Kevin Morby. Il cantautore americano arriva in Italia per presentare i suoi ultimi album, This is a Photograph e il complementare More Photographs (A Continuum): i due nuovi tasselli di quella mappa agrodolce e autenticamente statunitense che il musicista ex membro dei Wood e dei The Babies ha tracciato e continua a tracciare dal 2013 a oggi lungo il suo significativo percorso da solista. Prima di Morby sul palco la polistrumentista, compositrice e cantautrice di Chicago Macie Stewart.

Martedì 20 giugno ci si sposta ad Argenta per il live intenso e magnetico di Giovanni Truppi, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS in collaborazione con il Comune di Argenta. L’artista napoletano, accompagnato dalla band, presenta il suo ultimo album Infinite possibilità per esseri finiti: un disco urbano che partendo dal personale e particolare arriva al collettivo e all’universale. Diciotto tracce in cui soundscape e field recording fanno da trait d’union a un mix di generi e suoni, in cui l’incertezza e la frammentazione interiore si fanno vero e proprio linguaggio e cifra stilistica e che, inanellate in un racconto organico e poetico, rendono il disco uno specchio dello smarrimento del nostro tempo e delle trasformazioni che lo abitano.

Giovedì 7 settembre nel Cortile del Castello Estense comincia il vero e proprio festival con una tra le voci più intense del panorama internazionale della world music: Fatoumata Diawara. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, nominata ben due volte ai Grammy, porta a Ferrara London KO, il nuovo disco con il quale continua a reinventare la musica africana tradizionale nel suo stile personalissimo. Il disco è un’immersione nel suo universo eclettico e all’avanguardia, in cui unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop, e trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani.

Venerdì 8 settembre spazio invece all’energia di Trentemøller, protagonista di uno speciale show full band. Un live imperdibile, quello del musicista e produttore danese, che grazie ai suoi potenti ricami melodici e a un’attenzione al suono che combina sensibilità indie ed elettroniche in modo unico, personale e in costante evoluzione, è diventato uno dei personaggi chiave della musica elettronica del ventunesimo secolo. In apertura, Bono/ Burattini, duo nato dall’incontro tra la cantante e musicista Francesca Bono (Ofeliadorme) e la batterista e percussionista Vittoria Burattini (Massimo Volume) e che ha da poco dato alle stampe il primo disco, profondo e sperimentale: Suono in un tempo trasfigurato.

Sabato 9 settembrearriva a Ferrara unaband di culto: gli Arab Strap. Il gruppo scozzese, tra i pionieri della fiorente scena musicale nata attorno a Glasgow negli anni ‘90, arriva a Ferrara per un concerto speciale: Philophobia Undressed, un live in duo che ripercorre le tracce dell’omonimo disco in occasione dei 25 anni dalla sua pubblicazione.Un lavoro scarno e potente, dalle tinte cupe, emblema di una band che senza paura ha sempre rifiutato ogni conformismo. Una riuscita commistione di song writing e post-rock dagli accenni electro, new wave e folk, sul quale scorrono storie dirette e schiette, raccontate con l’incomparabile semi-parlato e semi-cantato di Aidan Moffat e incanalate tra loop elettronici, drum machine e melodie minimali alla chitarra. L’apertura è affidata al talento multiforme di Daniela Pes con il suo album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane.Un disco di musica visionaria che interpreta la drammaturgia sonora come utopia. Immersa in un’elegante e oscura elettronica, Pes crea un ambiente sonoro esoterico, destruttura la forma canzone e utilizza una lingua inedita in cui le parole sono puro suono, facendo della sua voce uno strumento.

Infine giovedì 28 settembre Ferrara Sotto Le Stelle, in occasione dell’anteprima di Internazionale a Ferrara (il prestigioso festival di giornalismo che si svolgerà poi 29 e 30 settembre e 1 ottobre), porta al Teatro Comunale i Kula Shaker. La band capitanata da Crispian Mills, uno dei gruppi più popolari della scena musicale britannica post Brit-pop grazie al suo vincente mix esoterico di riff psichedelici, mantra e misticismo rock and roll, presenta live l’ultimo lavoro in studio, 1st Congregational Church of Eternal Love & Free Hugs. Un doppio album energico e vitale, quindici canzoni in cui si incrociano vari generi e si affrontano temi universali.

L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista Internazionale, Associazione IF e Arci Ferrara.

***

Ferrara Sotto Le Stelle nelle precedenti 26 edizioniha ospitato grandi protagonisti della musica internazionale, tra cui Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Wilco, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, The National, The Smile, The Jesus and Mary Chain così come i migliori nomi della musica italiana: Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Vinicio Capossela, Verdena, IOSONOUNCANE, Cosmo e molti altri ancora.

Info

[email protected]

https://www.facebook.com/ferrarasottolestelle

https://www.instagram.com/fesottolestelle/

FERRARA SOTTO LE STELLE 2023

XXVII edizione

Cortile del Castello Estense – Ferrara

Lunedì 12 giugno – anteprima

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

Opening ANNA CAROL

SOLD OUT

Martedì 13 giugno – anteprima

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

SOLD OUT

Mercoledì 14 giugno – anteprima

KEVIN MORBY

Opening MACIE STEWART

Biglietti: https://link.dice.fm/c02be21bc797 

Martedì 20 giugno – piazza Garibaldi, Argenta (FE)

Giornata Internazionale del Rifugiato

GIOVANNI TRUPPI

Ingresso Gratuito

Giovedì 7 settembre

FATOUMATA DIAWARA

Prevendite attive dal 16 giugno

Venerdì 8 settembre

TRENTEMØLLER

Opening BONO / BURATTINI

Biglietti: https://link.dice.fm/sdb78701ae34

Sabato 9 settembre

ARAB STRAP

Opening DANIELA PES

Biglietti: https://link.dice.fm/oe3aad12eef6

Mercoledì 28 settembre – Teatro Comunale di Ferrara

anteprima Internazionale a Ferrara

KULA SHAKER

Prevendite attive dal 15 giugno

TOdays Festival 2022 • Day 3

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sPAZIO211 (Torino) // 28 Agosto 2022

 

PRIMAL SCREAM

YARD ACT

DIIV

ARAB STRAP

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il terzo giorno dei TOdays ha come protagonista la lineup. Un meraviglioso dessert, per completare l’indigestione, nomi da festival internazionale, nelle stesse sei ore.
Siamo infatti al primo sold-out dei tre giorni, ma era inevitabile.
Iniziano gli Arab Strap, ovvero l’unica coppia che si sia riunita in tempi di pandemia, per altro dopo quindici anni di separazione. Aidan Moffat e Malcolm Middleton sul palco sono un polo magnetico, creano musica, atmosfera, racconto, conto e caffè, grazie. La loro esibizione galleggia sull’elegante tappeto sonoro creato da Middleton sui cui Moffat recita e canta i suoi testi. Hanno iniziato nel 1995, e si vede. Soprattutto si sente. Monolitici. 

Il secondo, golosissimo, nome sul cartellone sono i DIIV, in tour per presentare l’ultimo lavoro, Deceiver, un disco che racconta la rinascita, o, forse, data la storia personale del cantante Zachary Cole Smith, siamo davanti a una resurrezione. L’album è stato registrato a Los Angeles e prodotto da Sonny Diperri (Nine Inch Nails, My Bloody Valentine).
Suonano ben tredici brani, trascinandoci tutti in un universo parallelo di dream pop e shoegaze, quasi patinato, a volte invece sporco e graffiato a ricordare certi momenti lirici di Corgan e soci.
Ciondolano i giovani.
Ciondolano i cinquantenni.
Ciondola il meteo (di nuovo).
E ciondola Torino da tre giorni.
È un set di altissimo livello, di maniera ma sorprendente, e alza tantissimo l’asticella della serata.

Asticella che faticano a superare gli Yard Act, terza band in lista. Erano attesi, attesissimi, e il loro live, al netto di tutto è stato buono. Dodici pezzi, dieci da The Overload, la super hit eponima che ha fatto ballare lo sPAZIO211 in toto, tutto ben eseguito anche se con qualche ma. Ho colto sfumature che nell’album non avevo colto e che hanno increspato il mio nasone. Era come se un rumore di fondo dei Franz Ferdinand si fosse incastrato nel mixer, cambiando d’accento l’intero album. Che rimane un disco di altissimo valore, sia chiaro.
“What an amazing lineup” chiosa il cantante James Smith, ricordandoci che la serata deve ancora vivere quello che tutti attendono come l’evento del TOdays 2022: i Primal Scream che ci ripropongono Screamdelica. 

Sul palco sale una leggenda vivente, Bobby Gillespie, fasciato in un sobrio completo che riprende la copertina di un’altra leggenda: l’album Screamadelica, uscito nel 1991 e di cui avremmo dovuto festeggiare il trentennale. L’odioso condizionale è lì a ricordarmi e a riportare alle cronache che la band inglese, del glorioso album, ha suonato due pezzi, il secondo dei quali nell’unico brano dell’encore. Niente full album. Hanno suonato un’ora, titoli di coda compresi, e ci hanno lasciato con il cuore infranto e senza limoncello.

Però.

Però alla fine ho sentito un set dei Primal Scream. Ho visto Gillespie. Movin’ on Up l’hanno suonata, torno a casa pure asciutto. Non sarà questo dispetto in zona cesarini a rovinare la tre giorni. La lineup della terza sera entra nella lista dei concerti torinesi da ricordare, vicino a quelli, pieni di mitologia, degli anni novanta. Perché Torino, in questo ultimo week end di agosto aveva un po’ quel sapore di una volta, di capitale inconsapevole di un movimento un po’ indie un po’ sabaudo, di piccolo centro magnetico per band che poi avrebbero segnato un’epoca. In fondo, al netto degli streaming, dei social, dei telefoni sempre più verticali, quello che conta è sempre e solo quello che accade sul palco e lì sopra la musica viene giudicata, goduta, ammirata, assaggiata. L’opera d’arte nell’epoca della sua instagrammabilità, ha valore quando vive nel momento del live. Segnare. 

Fine del festival, torno a casa e metto su Screamadelica.
In tasca quattro token.
Scarpe da lavare, polpacci di ghisa.
Ma ho ancora i bassi che saltellano sul diaframma.

 

Andrea Riscossa

foto di Ilenia Arangiaro

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TOdays Festival 2022

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 Torino // 26-28 Agosto 2022

 

[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Ci sono momenti in cui Torino sa essere un luogo affascinante e sembra essere qualcosa di diverso dallo stereotipo di città post-industriale, senza identità, perennemente a un bivio.
Ci sono momenti in cui sembra decisa, sicura e accogliente, come se da sempre sapesse mettere la musica al centro di un progetto e far sì che tutto il resto funzioni per osmosi. 
Il TOdays Festival è giunto alla settima edizione, e punta diritto verso una maturità anticipata ma meritatissima. Il progetto è organizzato dalla Città di Torino, ed è un punto fondamentale, perché slega l’organizzazione dalle dinamiche tipiche di un festival: grandi nomi, grande venue, massimizzare il profitto. Nel corso degli anni si è lavorato per creare un’immagine di qualità, più che di quantità, e, come accade nelle favole moderne, l’investimento viene ripagato. Le lineup dei tre giorni hanno attirato pubblico da tutta Italia e dall’estero, tanto che ho sentito francesi parlare napoletano (il contrario sarebbe stato banale, suvvia), e ho conosciuto chi da Londra è giunto in città inseguendo qualche amatissima band (e chi se non per i Black Country New Road?).

I TOdays non sono solo musica. Ci sono state una quarantina di attività in cartellone, oltre alla proposta serale di musica presso lo sPAZIO211, presso l’ex fabbrica INCET. Entrambi i luoghi si trovano nella periferia di Torino, segno dell’attenzione riposta nella scelta di dove collocare, fisicamente, un momento così importante di apertura al mondo.
E apertura, movimento, fluidità, sono state parole chiave della tre giorni.

Breve pagella non richiesta prima del racconto delle serate:
Voto dieci all’atmosfera: tutti rilassati e con voglia di divertirsi, l’ultima sera di concerti si è chiusa con i Primal Scream sul palco e gli Arab Strap tra il pubblico a bere birrette. Accadde a Torino.
Voto nove alle lineup. Sono state sicuramente un richiamo per molti, considerando le undici esclusive nazionali. Insomma, o ai TOdays o aereo.
Voto otto al meteo, che regala in tre giorni l’esperienza della stagione secca e dei monsoni, che produce coreografie gratuite ai Molchat Doma, e che fa ballare sotto la pioggia.
Voto sette per i suoni, i volumi, e insomma, si è sentito bene e tutto, anche l’ottavino.
Voto sei per il cibo. Ma era tutto così rilassato che anche i token non mi sono sembrati token. Almeno non fino a lunedì mattina, quando sono usciti dalle tasche, maledetti.
Voto cinque, ed unica insufficienza, per i Primal Scream, ma andiamo con ordine…

…continua a leggere aprendo le pagine delle singole giornate!

Andrea Riscossa

Foto di Roberto Mazza Antonov (day 1+2) e Ilenia Arangiaro (day 3)[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1552435921124{margin-top: 20px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][vc_column][vc_column_text]

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• Day 1 •

26 Agosto 2022

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• Day 2 •

27 Agosto 2022

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• Day 3 •

28 Agosto 2022

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[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a TOdays Festival[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Arab Strap @ Pesaro + Sexto ‘Nplugged

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• Arab Strap •

Parco Miralfiore (Pesaro) // 29 Luglio 2022

Sexto ‘Nplugged (Sesto al Reghena) // 30 Luglio 2022

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]“Non me ne frega niente del passato, dei nostri gloriosi giorni passati”… è affidata a The Turning Of Our Bones, come prevedibile, l’inizio del live degli Arab Strap a Sexto ‘Nplugged, ancora ferito dalla improvvisa e imparabile defezione del giorno prima dell’accoppiata Agnes Obel + Timber Timbre.

Giunti alla soglia dei cinquant’anni e freschi di pubblicazione del recente e convincente As Days Get Dark, Aidan Moffat (bermuda in jeans con risvoltino, camicia blu e abbondante sudorazione sulla folta barba bianca) e Malcolm Middleton (cappellino d’ordinanza, t-shirt nera di qualche band che non sono riuscito a decifrare e pinocchietto… insomma ecco mi pareva doveroso sottolineare un outfit non indimenticabile, per quanto trascurabile, concordo) hanno riempito una già di suo affollata piazza Castello con un live di grande (sorprendente?) potenza e vigore.

Gli Arab Strap si presentano in formazione allargata a cinque, batteria, basso e tastiere oltre alla chitarra di Middleton e ai synth di Moffat, ed è quest’ultimo, ovviamente, a tenere il palco e le redini del discorso. Nonostante non sprechi preziose energie e tempo ad interagire col pubblico, giusto un paio di “grazie” e “thanks”, un “this is a song about a very bad hangover”, la sua presenza riempie il palco, la sua voce fa il resto e completa la magia. Metà scaletta proviene dall’ultimo lavoro, nel quale svetta sulle altre una versione magnifica di Fable Of The Urban Fox ed una Tears On Tour sensibilmente riarrangiata (e forse addirittura migliorata). I volumi si mantengono decisamente alti, i momenti più distorti sono decisamente apprezzati dal sottoscritto, anche quando vanno a sovrastare brutalmente la voce di Moffat; un live nel quale le contaminazioni post dei Nostri si apprezzano ancora più che da disco, un live nel quale, se ce ne fosse ancora bisogno, si  riesce a carpire e capire l’unicità di una band che ha saputo fondere in sé riferimenti musicali così diversi e rielaborali in un suono che alla fine è solo loro.

La chiusa è di quelle da strapparti il cuore dal petto e farne pezzetti, una The Shy Retirer in versione acustica, chitarra e voce, di abbacinante bellezza, nonostante le fioche luci che in quel momento illuminano Aidan a Malcolm.

Sleep is not an option tonight.

 

Alberto Adustini

foto di Francesca Garattoni e Massimiliano Mattiello

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VEZ5_2021: Marta Musincanta

Quando l’anno scorso avevamo pensato alle VEZ5, l’avevamo fatto perché ci sembrava un buon modo per tirare le nostre personali somme musicali dopo un anno particolare in cui la musica era stata contemporaneamente conforto e nostalgia. Per quanto non abbia raggiunto gli stessi livelli — anche se ci ha provato — il 2021 si è mantenuto un po’ sulla stessa scia del suo predecessore, quindi eccoci di nuovo qua, anche quest’anno, a tirare le nostre fila nella speranza di riuscire a tornare il prima possibile e in modo più normale possibile sotto un palco.

 

Anche in questa fine 2021 gli amici di VEZ tastano dj e appassionati di musica sulle produzioni preferite dell’anno. Tastano anche me, ma mi tasto anch’io, dunque.
Ecco le uscite più rilevanti dal mio personalissimo punto di vista, ascoltate anche in puntante radio “Musincanta” e con i podcast qui
Il mio vezzo è quello di comprenderne anche i testi, quando possibile. Senza questo passaggio, è come assistere ad un film con scene meravigliose ma l’audio dei dialoghi a zero.

 

Arab Strap As Days Get Dark

Dopo 15 anni il lato lascivo degli Arab Strap è sempre presente e sempre attrae. Sono diventati più “maturi” in età e quindi tendenti al torbido.
Il dark dovrebbe prendere esempio.

“Non me ne frega un cazzo del passato, i nostri giorni di gloria passati
Tutto ciò che mi interessa in questo momento è quel piccolo neo nella tua coscia”

Traccia da non perdere: The Turning of Our Bones

 

Black Country, New Road For the First Time

I Black Country, New Road con un album di debutto concentrano lo scibile della musica di sperimentazione, post-punk, noise e poetica. Geni si nasce o si diventa, se l’arte musicale, come in questo caso, è nel DNA.

“Sto tremando da allora
Mi hai detto che nessun amore sarebbe vissuto in questa casa
Sto facendo del mio meglio per rimanere a galla”

Traccia da non perdere: Track X

 

Andrea Chimenti Il Deserto La Notte Il Mare

Andrea Chimenti è gioiello della musica d’autore italiana, raro esempio di arte, valore e semplicità. Il Deserto La Notte Il Mare è una opera d’arte. Questi ultimi mesi musicali 2021 sono diventati “beatissimi” grazie a lui.

“Beato questo mio viaggio che sono in viaggio ancora
Beatissima partenza che del ritorno è il sogno
Beatissima rinuncia di chi possiede il mondo”

Traccia da non perdere: Beatissimo

 

IDLES CRAWLER

I nostri tesssori!!! Prolifici con cadenza annuale, l’album CRAWLER si presenta con sonorità e stili multi-faccia esattamente come i componenti della band. #adottaunidle ha portato bene.

“Voglio attraversare la notte come un bagliore d’angelo
Sono un laccio lungo tre metri
Che taglia il cielo senza cura, senza cura, senza cura.”

Traccia da non perdere: When the Lights Come On

 

Squid Bright Green Field

È scientificamente dimostrabile come il virus artistico abbia attaccato bene in Gran Bretagna. Dall’anonimato emergono band come gli Squid che miscelano l’art rock con il post-punk. Le esagerazioni sonor-cerebrali è quanto apprezzo di più. 

“Perdere il mio flusso e i miei ricordi sono così innaturali
Sono il narratore di me stesso
Orme cancellate, farò la mia parte”

Traccia da non perdere: Narrator

 

Marta Musincanta

 

Marta Ileana Tomasicchio, parallelamente alla sua professione, per passione si è sempre impegnata su più fronti per promuovere e divulgare cultura musicale nell’ambito del rock e musica d’autore sul territorio riminese. ‘Smiting Festival’ è il festival nazionale della cultura non convenzionale da lei curato. Ideatrice della rassegna musicale ‘JustFor1Day’, è anche tra gli organizzatori del ‘Cold Fest’. Tra le produzioni, autrice anche dei due spettacoli teatrali “Ballate di amore e follia: viaggio tra le Murder Ballads di Nick Cave” e “A Kid A -il cambiamento nella visione dei Radiohead”. Conduce la trasmissione radiofonica “Musincanta” in onda su Radio Icaro a Rimini 92 FM e su Radio Talpa di Cattolica. È stata la prima dj selector al femminile nei rock club in Romagna tra il Santa Monica Boulevard, Kantiere, Caffescuro e Velvet. L’impegno è alimentato dalla volontà di far conoscere e divulgare Musica estranea alle logiche commerciali.