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Tag: canova

Parma Music Park

L’estate in musica nella nuova arena concerti di S. Polo di Torrile, Parma

 

Anche Parma avrà la sua estate con musica e festival di primo piano: nasce nel parco di San Polo di Torrile in via Buozzi 3 una nuova arena concerti con un fittissimo programma. Sarà il Parma Music Park ad animare la stagione della città per tutta l’estate, a partire dal 24 maggio con concerti di spicco: dagli italiani come Marlene Kuntz, Capo Plaza, MadMan, Carl Brave agli internazionali come Cannibal Corpse, Groundation, Soulfly, Dub FX, Morgan Heritage e Dub Incorporation nella decima edizione del Positive River Festival, e ancora, sul fronte più indie, Ex-Otago, Pinguini Tattici Nucleari, Fast Animals and Slow Kids, Canova, I Hate My Village (Adriano Viterbini e Fabio Rondanini) più il metal medievale dei Folkstone e i festival a tema. I biglietti sono tutti in prevendita sul circuito Ticket One, online e nei punti vendita. Tutte le sere, apertura alle 19 e inizio concerti alle 21, per proseguire poi con i dj set.

L’estate di Parma sarà viva e in musica! A pochi chilometri dal casello autostradale, un imponente palco immerso nel verde ospiterà il Parma Music Park – la rassegna estiva curata dal Campus Industry Music di Parma in collaborazione con Positive River – che proporrà le migliori produzioni italiane e internazionali. La kermesse sarà dotata anche di area ristorazione, diversi bar e una zona campeggio e offrirà anche diversi eventi gratuiti. Per i più piccoli, inoltre, è prevista un’area gioco con gonfiabili, maghi e giocolieri. Una valida alternativa per le proprie vacanze: per chi resta in città e per chi verrà attirato dai nomi di richiamo.

Si comincia il 24 maggio con l’inaugurazione ufficiale, primo di tre giorni di festival gastronomico dedicato ad arrosticini e bombette più concerti, tutto a ingresso gratuito. Venerdì 24 concerto dei Folkstone, in tour con l’album appena uscito, ad aprile, “Diario Di Un Ultimo”, settimo lavoro della formazione, successore dell’acclamato Ossidiana uscito ne 2017 distribuito da Universal Music, prosegue il percorso iniziato quindici anni fa con una commistione originale di metal e suoni acustici e tipicamente associati alla musica folk del nord Europa, come cornamuse, arpe e flauti.

Si prosegue sabato 25 maggio con I Hate My Village, uno dei gruppi rivelazione del 2019, che nasce dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”. Domenica 26, a vent’anni dalla morte di Fabrizio De André, ci sarà il concerto De André 2.0: non l’imitazione di un artista inarrivabile come De André, ma una vera e propria reinterpretazione, che si prende anche dei rischi, espressivamente parlando.

Dopo i giorni inaugurali i concerti proseguiranno con un continuo susseguirsi di artisti di primo piano. Da notare, subito, il primo giugno, il concerto dei Canova. Di recente formazione, dall’uscita del primo disco, nel 2016, “Avete ragione tutti” per Maciste Dischi, non si sono mai fermati, con centinaia di date, disco d’oro, premio MEI come miglior esordio e ora il nuovo album: “Vivi per sempre”. Poco dopo, venerdì 7 giugno, è il tempo de Il Festivalino, dove suoneranno in una sola serata quattro artisti italiani freschi e nuovi, che stanno conoscendo un successo in rapida crescita: i bolognesi Rovere – che portano in tour il primo recentissimo album, “Disponibile anche in mogano” -, e poi Megha – anche lui con il primo album di studio, Superquark -, e anche Rumatera e Cogito.

Spiccano anche i rapper MadMan + Massimo Pericolo, in concerto il 14 giugno, e Capo Plaza, live il 28 giugno. Madman, classe ’88, nato nell’ambiente underground, in passato ha conquistato il disco d’oro dopo solo due mesi dall’uscita dell’album “Kepler”, fatto con Gemitaiz. Ad aprile è partito con il nuovo tour “MM VOL. 3 TOUR”. Capo Plaza con “20”, il suo primo album, pubblicato nel 2018, ha conquistato due dischi di platino: un bel traguardo per il giovane rapper salernitano reduce anche da un tour europeo – cosa non particolarmente comune per un artista italiano – che si è concluso con un sold out all’Alcatraz di Milano.

Da notare alcune date di particolare peso all’interno del programma, come quella dei Marlene Kuntz dell’11 luglio. In occasione dei 30 anni di carriera e dei 20 compiuti dal loro terzo album “Ho ucciso paranoia”, tornano in tour per l’estate con una serie di date molto speciali “30 : 20 : 10 MK2”, che si aprirà proprio al Parma Music Park. Concerti particolari che proporranno i Marlene in versione “al quadrato”, in tre ore di spettacolo in cui la prima metà sarà interamente acustica e la seconda tutta elettrica.

Spazio alla musica italiana anche il 30 agosto con Carl Brave. L’artista romano porta le sue Notti Brave nel parmense, dopo la spettacolare esibizione all’ultimo concerto del Primo Maggio, dove si è esibito tra Noel Gallagher e Manuel Agnelli: una posizione in scaletta che dice molto. 16 milioni di visualizzazioni su Youtube in sei mesi per il brano “Posso”, in cui canta con Max Gazzè, e 60 milioni di visualizzazioni in un anno per “Fotografia”, in cui invece si esibisce con Francesca Michielin e Fabri Fibra, fanno ben capire dove punti Carl Brave in termini di fama.

Canzone d’autore, rap, pop, rock, indie, reggae, metal. Ce n’è per tutti i gusti nel programma del Parma Music Park. Per restare sull’ultimo citato, il metal, la parte del leone spetta ai Cannibal Corpse, formazione storica del genere in concerto a San Polo di Torrile il 25 giugno, ma è di tutto rispetto anche il concerto dei Soulfly, da Phoenix, che il 9 luglio portano a Torrile il loro undicesimo album di studio. Sul fronte reggae le date principali sono quella degli americani Groundation il 17 giugno – che tornano in Italia per presentare il loro ultimo lavoro “The Next Generation” – e l’appuntamento con il Positive River Festival, 18-21 luglio, che giunge quest’anno alla decima edizione e per l’occasione ha fatto le cose in grande con quattro giorni di concerti di spessore: Dub FX + Manudigital (18 luglio), Morgan Heritage (19 luglio) e Dub Incorporation (21 luglio).

E ancora tanta musica indie italiana nelle sue infinite sfumature. Il 9 giugno ci saranno i genovesi Ex-Otago con il “Cosa fai questa notte? tour 2019”, dopo i recenti singoli “Questa notte” e l’originale e appassionata versione quasi morriconiana di “Amore che vieni, amore che vai”; il 29 giugno i Pinguini Tattici Nucleari – con il nuovo disco uscito a marzo “Fuori dall’Hype” – e il 12 luglio Fast Animals and Slow Kids, che hanno da poco rilasciato nuovo video “Radio radio” e album “Animali notturni”. Ancora molte altre le date di un programma ancora in aggiornamento ma che già promette faville.

 

PROGRAMMA (in corso di aggiornamento)

24-26 maggio, Inaugurazione Parma Music Park – Arrosticini vs. Bombette Festival (ingresso libero)

24 maggio, Folkstone (ingresso libero)

25 maggio, I Hate My Village (ingresso libero)

26 maggio, De André 2.0 (ingresso libero)

31 maggio, Michele Luppi Band

1 giugno, Canova

7 giugno, Il Festivalino – Rovere + Rumatera + Megha + Cogito

8 giugno, Holi Summer Festival – La festa del colore (ingresso libero)

9 giugno, Ex-Otago

14 giugno, MadMan + Massimo Pericolo

15 giugno, Viva Woodstock (ingresso libero)

17 giugno, Groundation

25 giugno, Cannibal Corpse + Sadlist

28 giugno, Capo Plaza

29 giugno, Pinguini Tattici Nucleari

30 giugno, Fiera del Mistero

9 luglio, Soulfly

11 luglio, 30 : 20 : 10 MK² Tour

12 luglio, Fast Animals and Slow Kids

18-21 luglio, Positive River Festival, decima edizione

18 luglio, Dub FX + Manudigital

19 luglio, Morgan Heritage

20 luglio, TBA

21 luglio, Dub Incorporation

30 agosto, Carl Brave

 

COME ARRIVARE al Parma Music Park:

Località San Polo di Torrile

via B. Buozzi, 3, 43056 Torrile (Parma)

 

GOOGLE MAPS

Indicazioni qui: http://bit.ly/2ULOMo8

 

BUS

Per raggiungere San Polo di Torrile in autobus da Parma puoi scaricare gli orari degli autobus delle linee Tep al seguente link: http://www.tep.pr.it/download_colorno_5.aspx

 

TRENO

La stazione di San Polo di Torrile si trova sulla linea Parma  – Brescia e dista meno di 1 km dal Parma Music Park, circa 10 minuti a piedi. È la prima fermata in treno da Parma, circa 10 minuti di treno. Ulteriori informazioni le puoi trovare su: http://www.trenord.it/it/home.aspx

 

AUTO – Dal centro città: percorrendo Via Trento – Via San Leonardo e Via Colorno in direzione Colorno Casalmaggiore Mantova, passare l’abitato di San Polo fino alla zona industriale, girare a destra nei pressi della farmaceutica Glaxo Smith Kline. Seguire poi le indicazioni segnaletiche del Festival.

 

– dall’AUTOSTRADA A1 (da Bologna o da Milano): uscita PARMA. Prendere la direzione Colorno Casalmaggiore Mantova, passare l’abitato di San Polo fino alla zona industriale, girare a destra nei pressi della farmaceutica Glaxo Smith Kline. Seguire poi le indicazioni segnaletiche del Festival.

 

Parma Music Park

Località S. Polo – via B. Buozzi, 3 | 43056 Torrile, Italia

Tel.+39 370 3300851| facebook.com/ParmaMusicPark |instagram.com/parmamusicpark

[email protected] | www.parmamusicpark.com

Canova @ Palaestragon

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• Canova •

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Palaestragon (Bologna) // 05 Aprile 2019

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Era passato un po’ di tempo, forse anche troppo, dal primo album dei Canova che quest’anno hanno giocato d’anticipo sulla primavera regalandoci un attesissimo nuovo album Vivi per sempre, uscito il primo marzo per Maciste Dischi e un omonimo tour che si è concluso il 5 aprile al Palaestragon di Bologna.

L’immagine “regina” che regnava come sfondo sul palco è stata la stessa scelta per la copertina dell’album: quella dell’ormai famoso cane e dell’espressione dei suoi occhi, diventato un po’ l’amico fedele di tutti quelli che da sempre sono fedeli alla musica di questa giovane band milanese e di tutti quelli che in qualche modo trovano rifugio, estremo piacere e un pizzico di sana malinconia in quelle nove tracce che rimangono impresse nella testa tanto quanto gli occhi di quel cane.

Ai Canova l’originalità non è mai mancata, così come non è mai mancato l’entusiasmo e la voglia di riuscire nella missione di fare e diffondere buona musica.

E sembra abbiano fatto davvero un ottimo lavoro questi quattro ragazzi, perché sono partiti da zero ma sempre uniti e umili nel voler portare avanti il loro “credo” divenuto presto anche quello di molti giovani idealisti come me e cercando di alzare sempre di più la loro asticella fino ad arrivare al loro meritatissimo successo.

Tra salti avanti e indietro nel tempo con vecchi successi alternati ai nuovi brani che hanno il potere di diventare immediatamente colonne sonore di vita e salti nel vero senso della parola, una cosa è certa: durante un loro live è facile perdere la cognizione del tempo e del fiato a disposizione per poter cantare a squarciagola.

A tutto questo va aggiunta l’eleganza innata (nel senso più ampio e variopinto del termine) del loro front man Matteo Mobrici. Le sue parole sono quella boccata d’aria che serve dopo una lunga apnea, sono quel qualcosa che ti “tocca” dopo non so quanta apatia.

Se dovessi riassumere in una frase tutto quello che ho sentito forse non saprei bene quali parole utilizzare per descrivere al meglio il mio benessere mentale in quell’ora e mezza, ma in compenso so benissimo cosa riescono a fare loro.

So benissimo cosa sono capaci di scatenare e smuovere.dentro, fuori e ovunque ci sia della pelle su cui far venire i brividi o qualche cuore da far battere a ritmo veloce.

I Canova non deludono mai, sono una garanzia senza data di scadenza. Qualunque sia il dubbio o la domanda, tra Avete ragione tutti e Vivi per sempre ci sarà sicuramente una risposta.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Magellano Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Claudia Venuti

Foto: Luca Ortolani

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Fulminacci

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Canova @ Alcatraz

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• Canova •

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Alcatraz (Milano) // 20 Marzo 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Magellano Concerti | Friends and Partners

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Elisa Hassert

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Concerto per Genova

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• Concerto per Genova •

Genova (RDS Stadium) // 17 Novembre 2018

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il 14 agosto 2018 è iniziato come un giorno tra tanti.

Mi alzo, doccia, colazione e mi preparo per andare al lavoro. Un lavoro di quelli che amo, quelli dove al centro di tutto c’è la musica. Tutto sommato, una bella giornata.

Ore 12:05

“Hai visto cos’è successo a Genova?”.

“No, che è successo?”.

“Meglio che accendi la tv”.

Esco dal bagno. E mi dirigo in salotto. Tv già accesa e il mio collega (Carlo Vergani, ndr) davanti allo schermo.

“Carlo metti il TG, Alessio mi ha detto che è successo qualcosa a Genova”.

“Ah lo so VEZ. Vieni a vedere”.

Questo è il mio primo ricordo di quel giorno.

Un giorno nel quale in un primo momento ho creduto che questa storia potesse essere un po’ come le tragedie successe a L’Aquila nel 2009 oppure come il terremoto dell’Emilia del 2012, per poi rendermi conto che con quel tipo di tragedie, questa non ha nulla a che vedere.

Questa, piuttosto, ricorda il disastro del Vajont del 1963. Un disastro prevenibile.

E se ci fosse qualcosa da dire riguardo al 14 agosto 2018 e al crollo del ponte Morandi, forse, gli abitanti e le vittime potrebbero dire la stessa cosa: tutto era prevedibile e previsto.

Sicuramente la morte di tutte quelle persone poteva essere evitata.

Quarantatré persone rimaste vittime dell’incuria e della mancanza di controllo (vittime ricordate qui, sull’articolo di Panorama)

E se L’Aquila e l’Emilia si sono rialzate, così farà anche Genova, ma con una consapevolezza in più: non ripetere più quell’errore e non abbassare mai la guardia, perché i cittadini in prima persona devono occuparsi e preoccuparsi del proprio territorio.

E così tra una fotografia e l’altra e il susseguirsi di artisti che noi di VEZ amiamo, riesco a parlare con il presentatore dell’evento che condivide con noi la rabbia e l’amarezza provata per l’avvenimento che poteva non accadere.

Incontro anche l’organizzazione il Ce.Sto, tra i promotori delle due serate.

Il Ce.Sto nasce più di 30 anni fa nel Centro Storico di Genova, come associazione di volontari laici e cristiani. E’ un contenitore che accoglie obiettivi educativi, creativi e culturali, fornendo percorsi e strumenti per valorizzare e rafforzare il potenziale di ciascuno.

Le attività dell’associazione si focalizzano su educazione minorile, accoglienza di famiglie straniere, integrazione sociale e attività culturali sul territorio con una particolare attenzione al lavoro di rete e alla figura del volontario, che gioca un ruolo fondamentale all’interno dell’Associazione.

Il Ce.Sto ci racconta l’attivismo che da qualche tempo impegna la popolazione e spiega anche il proprio impegno e volontà di creare consapevolezza nei cittadini, i primi interessati al benessere della propria città.

Attivismo in collaborazione con l’altro supporter e organizzatore di queste due serate, l’organizzazione Love What U Love che nasce a Genova nel 20015 e organizza serate di libera espressione e dove quello che ami non ha giudizio.

Live Music, Arte e tutti i nostri cuori al centro della scena allo scopo di creare una rete di artisti locali e non, appoggiandosi all’aiuto dei Giardini Luzzati che si sono mostrati entusiasti dell’idea.

E adesso non resta che rimboccarsi le maniche e fare il più possibile per imparare da quello che è successo, in questo caso per ricordarsi che la vita è una e che curarsi l’uno dell’altro significa vivere e sopravvivere.

Grazie quindi a questi artisti, Ex-Otago, Lo Stato Sociale, Canova, Motta, Willie Peyote, Rezophnic, Francesco Baccini, Era Serenase, Banana Joe, Jess e a tutti gli altri che il giorno dopo, domenica 18, hanno scaldato il palco dell’RDS Stadium di Genova.

 

18b   14b

12b   10b

7b   1b

5b   3b

 

Sono contenta di aver partecipato, qui come ad Amiche per l’Abruzzo il 21 giugno 2009, al Concerto per l’Emilia del 25 giugno 2012 e a Italia Loves Emilia del 22 settembre 2012.

Grazie, perché ancora una volta l’arte, la musica e le persone, più di ogni altra cosa sanno unirsi quando ce né più bisogno per mostrarci la via della solidarietà.

E che ci serva da monito, ogni giorno.

Grazie a This is Core per l’organizzazione assieme a Il Ce.Sto e Love What U Love.

Il contributo dei nostri biglietti andrà alle famiglie degli sfollati tramutandoli in buoni spesa e alle attività che sono state toccate sensibilmente dal crollo del ponte Morandi.

Per poter donare invece, l’IBAN di riferimento è del Dopolavoro Ferroviario su cui si appoggia il Comitato degli sfollati

Dopolavoro Ferroviario di Genova Pro Sfollati di Via Porro e Campasso

Numero: IT86Y03359016001000001 61754[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Sara Alice Ceccarelli

Foto: Alessio Bertelloni | Sara Alice Ceccarelli
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Canova

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Canova @ Estragon – Bologna // January 26, 2018

+ Scarda

 

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Scarda

 

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Foto: Luca Ortolani

 

Thanks to Marcella @ Studios Online

 

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