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Tag: cara calma

VEZ5_2022: Marta Massardo

A dicembre scorso, mentre pubblicavamo per il secondo anno di fila le personali top 5 della redazione e degli amici di VEZ, ci eravamo augurati come buon proposito per l’anno nuovo di tornare il prima possibile e in modo più normale possibile ad ascoltare la musica nel suo habitat naturale: sotto palco.
Nel 2022 tutto sommato possiamo dire di esserci riusciti, tra palazzetti di nuovo pieni e festival estivi senza né sedie né distanziamenti. Però ormai ci siamo affezionati a questo format-resoconto per tirare le somme, quindi ecco anche quest’anno le VEZ5 per i dischi del 2022.

 

Cara Calma Gossip!

Per me è passata un’eternità dall’inizio del 2022 e mi sembra di potermi separare dal mio corpo e osservare i miei primi mesi dell’anno da spettatrice esterna. Un periodo strano e determinante, che ho vissuto sulle note dei Cara Calma, una colonna sonora che si è presentata al tramonto del 2021 e mi accompagna ancora adesso. È stato come tornare ai miei quindici anni e camminare per le vie del centro con i My Chemical Romance nelle cuffie: un dolore velato e quasi romantico. Mi servono gli schiaffi in faccia, sempre. 

Traccia da non perdere: Consumarci

 

Balto Forse È Giusto Così

È nella mia lista per il percorso personale che ho affrontato da quando ho recensito l’album su queste pagine a oggi. Avevo scritto: “Poi i primi anni di lavoro irrompono con le loro difficoltà e ci chiediamo quando scompariranno l’angoscia e il senso di inadeguatezza […]” Adesso mi sento molto vicina alla risposta e capisco che le emozioni che vorrei mi stanno cercando e devo farmi trovare.

Traccia da non perdere: I tuoi vent’anni

 

Ministri Giuramenti

Non c’è molto da dire: finché uscirà un album dei Ministri, ci saranno altissime probabilità che io vi dica di ascoltarlo, perché la musica è anche uno strumento di lotta politica e sociale.

Traccia da non perdere: Numeri

 

Editors EBM

È un album che unisce diverse generazioni, eterno come lo stile degli Editors ed è una consapevolezza che si è consolidata dopo essere stata al loro concerto al Balena Festival di Genova. Quando ho bisogno di sentirmi a casa e riconoscermi anche nella totalizzante frenesia quotidiana, so che l’indie rock britannico mi accoglierà sempre.

Traccia da non perdere: Heart Attack

 

Elephant Brain Canzoni da Odiare

Lo ammetto: sono entrata in un loop tremendo da cui non riesco a uscire. Canto a squarciagola la scena rock alternativa italiana perché sono del segno dei gemelli, ho le fisse periodiche e non riesco a dosarmi. E perché vorrei urlare al mondo che c’è molto di meglio dell’aura snob dell’indie italiano del 2016 (altrimenti chiamata Completamente Sold Out dei Thegiornalisti), che non si addice più alla mia personalità. Chissà cosa si direbbero i miei “Spotify wrapped” degli ultimi anni se si potessero parlare tra di loro. Forse ho bisogno di essere salvata, ma è anche vero che il 2022 non mi ha completamente soddisfatta nelle novità musicali. A ogni modo, gli Elephant Brain sono davvero forti e sono di Perugia come i Fast Animals And Slow Kids: speriamo che porti fortuna.

Traccia da non perdere: Calamite

 

Marta Massardo

VEZ5_2022: Francesca Di Salvatore

A dicembre scorso, mentre pubblicavamo per il secondo anno di fila le personali top 5 della redazione e degli amici di VEZ, ci eravamo augurati come buon proposito per l’anno nuovo di tornare il prima possibile e in modo più normale possibile ad ascoltare la musica nel suo habitat naturale: sotto palco.
Nel 2022 tutto sommato possiamo dire di esserci riusciti, tra palazzetti di nuovo pieni e festival estivi senza né sedie né distanziamenti. Però ormai ci siamo affezionati a questo format-resoconto per tirare le somme, quindi ecco anche quest’anno le VEZ5 per i dischi del 2022.

 

Cara Calma Gossip!

Terzo album e terzo strike di fila per la band bresciana che, per quanto mi riguarda, non sbaglia un colpo e continua a essere uno dei gruppi più interessanti della scena rock nostrana. Visti live durante il loro tour estivo, l’energia del disco trova il suo habitat naturale nei concerti dal vivo e loro si confermano animali da palco. 

Traccia da non perdere: Kernel

 

Rancore Xenoverso

Quattro anni dopo Musica per Bambini e con una partecipazione a Sanremo nel frattempo, Rancore pubblica un concept album che potrebbe tranquillamente essere una via di mezzo tra un romanzo di formazione e uno di fantascienza. Il suo rap diventa sempre più raffinato e curato e di canzone in canzone, un po’ come di capitolo in capitolo, noi che ascoltiamo ci addentriamo sempre di più in questo mondo futuristico, dove si può viaggiare tra i mondi e nel tempo. 

Traccia da non perdere: Le Rime (Gara tra 507 Parole)

 

Stromae Multitude

Se non erano dieci anni che Stromae non faceva uscire niente di nuovo, poco mancava. E per fortuna questi nove anni di distanza da Racine Carrée non l’hanno minimamente scalfito. Stromae è tornato con un album perfetto sia per ballare a una festa in casa sia per piangere, dipende se preferite prestare maggiore attenzione alla musica o al testo. Non mi aspettavo niente di meno.

Traccia da non perdere: Santé

 

Imagine Dragons Mercury – Act 2

Dopo un Mercury – Act 1 uscito lo scorso anno senza infamia e senza lode, il secondo atto risolleva le sorti di questo lavoro da 32 canzoni in tutto pubblicate su due anni.
Mercury – Act 2, pur mantenendo le sonorità più radiofoniche a cui ci hanno abituato negli ultimi anni, ricorda almeno in parte i loro dischi precedenti e a cui sono estremamente affezionata, essendo stata la band che mi ha fatto avvicinare in modo più strutturato alla musica. 

Traccia da non perdere: Higher Ground 

 

Taylor Swift Midnights

L’album che mi ha stupito di più quest’anno, se lo mettiamo in relazione alle mie aspettative pressoché inesistenti. Un album intimo e sincero che riprende temi e sonorità da quell’indie pop ormai sdoganato dalla scena internazionale. Il duo con Lana Del Rey in Snow on the Beach ha fatto prepotentemente risvegliate la quattordicenne che alberga nascosta dentro di me.

Traccia da non perdere: Anti-Hero 

 

Honorable mentions 

Pinguini Tattici Nucleari Dentista Croazia – Un bellissimo ritorno alle origini.

Gazebo Penguins Nubifragio – Un fulmine a ciel sereno, un ritorno inaspettato. Canzone meravigliosa.

Francesca Michielin Bonsoir – Una bellissima lettera d’amore.

Imagine Dragons Love Of Mine – Il 2022 è stato il decennale del loro primo LP, Night Visions, quindi la band ci ha regalato tutte quelle canzoni che non erano rientrate nella prima versione. Vince il premio “Viale dei Ricordi”.

La Rappresentante Di Lista Ciao Ciao – La mia personale vincitrice di Sanremo 2022 e non accetto alternative.

 

Francesca Di Salvatore

Prato a Tutta Birra 2022

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11 Maggio 2022

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Bengala Fire

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Manitoba

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14 Maggio 2022

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Cara Calma

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Ministri

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15 Maggio 2022

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ROS

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Cara Calma @ Prato a Tutta Birra

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• Cara Calma •

Piazza del Mercato Nuovo (Prato) // 14 Maggio 2022

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Cara Calma @ Largo Venue

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• Cara Calma •

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Largo Venue (Roma) // 16 Aprile 2022

 

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Cara Calma @ Locomotiv Club

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• Cara Calma •

+

Balto

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Locomotiv Club (Bologna) // 07 Aprile 2022

 

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BALTO

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Il rock emotivo dei Cara Calma

I Cara Calma sono tornati con il loro nuovo album GOSSIP!, che racconta molto di loro stessi e del momento che stiamo vivendo. Per l’occasione, abbiamo fatto quattro chiacchiere con loro per scoprire le emozioni racchiuse nell’ultimo lavoro.
Ciao ragazzi? Prima domanda un po’ a bruciapelo: come state?
Cesare: “Ciao belli, bene, stanchi come tutti di questa situazione, ma bene.”
Parliamo del vostro ultimo album, GOSSIP!: di solito i gossip si associano poco al rock. Voi come mai avete scelto questo titolo?
“Si è vero il titolo potrebbe sembrare un po’ contraddittorio ma per noi ha un significato più recondito. Partendo dal presupposto che fare musica per noi significa comunicare tutto ciò che c’è di più intimo in noi, bisogna però fare i conti con il fatto che tutto quello che componiamo registriamo e poi masterizziamo su un cd o carichiamo sulle piattaforme viene in qualche modo mercificato, perché le persone possano ascoltarlo e condividerlo. Si tratta di fare gossip di noi stessi e quest’idea ci piace e ci spaventa allo stesso tempo.”
L’album ha un po’ il sapore di una confessione. È stato difficile realizzarlo o invece più spontaneo?
“È arrivato da solo portato da una serie di circostanze ed emozioni provate in questo periodo e senza mentire si può dire che questa situazione pandemica ci ha quasi costretto ad una vera e propria confessione. Ti posso dire quindi che la scrittura, nonostante sia avvenuta a distanza causa Covid, è stata spontanea.”
Cosa distingue GOSSIP! dai vostri lavori precedenti, Sulle Punte per Sembrare Grandi e Souvenir?
“Rispetto ai lavori precedenti Gossip! è sicuramente più vario a livello di dinamiche e c’è qualche canzone come per esempio Per un Attimo o Kernel in cui abbiamo voluto sperimentare un diverso tipo di sound, utilizzando strumenti che non avevamo mai preso in considerazione come i fiati.”
Recentemente avete collaborato anche con i Balto per una canzone del loro disco, intitolata Le Giornate da Morire. È una canzone che parla di incertezza e dello stigma legato al “tempo perso”, temi importanti da affrontare e condividere. Ci raccontate qualcosa in più su questa collaborazione?
“La collaborazione è nata, come spesso accade, prima fuori dallo studio e poi si è consumata lì. I Balto sono amici e Riccardo è stato molto felice quando gli hanno chiesto una partecipazione nel loro ultimo lavoro; il pezzo è molto bello e anche il disco, quindi “Daje tutta regà!””
Un’ultima domanda: se doveste spiegare chi siete con una vostra canzone, quale sarebbe e perché?
“Penso che a questa domanda risponderemmo tutti e quattro con quattro canzoni diverse, io parlo per me e ti dico Kernel perché è la canzone a cui sicuramente sono più affezionato. Scrivere quel pezzo è stato tanto facile quanto doloroso, è sicuramente una delle nostre canzoni più strane a livello sonoro ma anche una delle più emotive.”

Francesca Di Salvatore & Marta Massardo

Cara Calma “GOSSIP!” (Piuma Dischi, 2022)

Quando i Cara Calma hanno annunciato sui canali social il titolo del loro nuovo album, GOSSIP!, ricordo di aver pensato con una buona dose di pregiudizi: “ma cosa c’entrano i gossip con il rock”?

Ma la realtà è che il terzo lavoro in studio della band bresciana sembra quasi una lettera di confessione messa in musica, una confessione che non si ha paura a fare ad alta voce. Infatti, l’idea che emerge da queste dieci tracce è proprio una necessità di liberarsi di alcuni pensieri che invece prima venivano celati e vissuti come un peso. 

Un fil rouge che parte dal “ti dico che va tutto bene, anche se cado a pezzi” di Altalene – primo singolo pubblicato ad aprile 2021 – e che prosegue con continuità, sintetizzandosi bene nel “Ci apriremo e sarà come la prima volta / come se spostassimo l’oceano sulla terra” di Figli senza nome.  La stessa immagine che si delinea dal titolo della prima canzone, Balla sui tetti, evoca proprio una sensazione di libertà, di peso da lasciare andare. 

L’ascoltatore diventa quindi un confidente, un amico che si siede accanto a te e accoglie la tua rabbia e la tua stanchezza, frutto talvolta della cultura del dover essere qualcuno di importante a tutti i costi, anche a scapito di alcuni, agognati e liberatori, attimi di mediocrità e sconfitta, come quelli protagonisti soprattutto di Una Festa.

Lo stile invece resta lo stesso con cui abbiamo imparato a conoscere e apprezzare la band e che li inserisce a pieno titolo nella scena rock contemporanea nostrana, anche se è sempre piacevole scoprire come siano in grado di uscire dalla “comfort zone” dei chitarroni. Non è la prima volta infatti che i Cara Calma si lanciano in pezzi anche musicalmente più introspettivi: lo avevano già fatto con Qualcosa di importante (ft. Ambramarie) nel loro album d’esordio Sulle punte per sembrare grandi e già allora era chiaro che sapevano caricarci ed emozionarci contemporaneamente. 

Questa volta l’introspezione è affidata a Kernel – termine che indica il nucleo di un sistema operativo e a mio avviso è anche un po’ il cuore dell’intero disco (nonché probabilmente il suo pezzo forte). È un brano che si discosta parecchio dai precedenti, dove il pianoforte si prende il suo spazio e accompagna una voce a tratti supplichevole e bisognosa di aiuto. La parte strumentale, con il suo climax, si adatta alla perfezione a questa che è, tra le altre cose, forse la traccia più buia del disco. 

“The darkest before the dawn” direbbero gli inglesi, e non a caso è la penultima canzone dell’album. Compare proprio prima della coda, che s’intitola Dedica – necessaria alla fine di ogni lettera che si rispetti – ed è invece un ringraziamento non solo a noi, gli ascoltatori di questa confessione, ma anche alla musica, che allo stesso diventa tempo croce e salvezza.

 

Cara Calma

GOSSIP!

Piuma Dischi

 

Francesca Di Salvatore

VEZ5_2021: Francesca Di Salvatore

Quando l’anno scorso avevamo pensato alle VEZ5, l’avevamo fatto perché ci sembrava un buon modo per tirare le nostre personali somme musicali dopo un anno particolare in cui la musica era stata contemporaneamente conforto e nostalgia. Per quanto non abbia raggiunto gli stessi livelli — anche se ci ha provato — il 2021 si è mantenuto un po’ sulla stessa scia del suo predecessore, quindi eccoci di nuovo qua, anche quest’anno, a tirare le nostre fila nella speranza di riuscire a tornare il prima possibile e in modo più normale possibile sotto un palco.

 

Fast Animals and Slow Kids È Già Domani

Era l’album che aspettavo con più ansia in questo 2021 e ogni mia aspettativa è stata soddisfatta. Potente, maturo e coinvolgente. Ottimo compagno di viaggio per cantare a squarciagola mentre si guida, o ancora meglio sottopalco. Alcune canzoni erano così azzeccate dal punto di vista personale da essere da brividi.

Traccia da non perdere: Stupida Canzone

 

Francesca Michielin FEAT (Fuori dagli Spazi)

Con questa riedizione del già fortunato FEAT (Stato di Natura) Francesca Michielin aggiunge quattro nuove collaborazioni al suo albo, una migliore dell’altra. Sicuramente tra le novità spicca il pezzo portato con Fedez sul palco del Festival di Sanremo, ma anche riascoltare chicche come CHEYENNE o GANGE fa sempre piacere.

Traccia da non perdere: CATTIVE STELLE (ft. Vasco Brondi)

 

OneRepublic Human

Un album che sa d’estate, serate in spiaggia e tempi passati, complice la presenza di singoli pubblicati pre-pandemia. C’è sempre quel sottotesto di lezioni da trasmettere, di insegnamenti per il futuro conditi con un certo ottimismo. Sicuramente un album per dare la carica. 

Traccia da non perdere: Run

 

Lorde Solar Power

Un album che doveva mantecare, infatti è stato rivalutato dopo parecchio tempo dal primo ascolto. Lorde non è più la stessa di Melodrama e forse è meglio così, sia per lei che per noi, che non possiamo sempre uscire con il cuore spezzato dopo aver ascoltato i suoi dischi. Solar Power è indice di una pace ritrovata che traspare da (quasi) ogni nota

Traccia da non perdere: Stoned at the Nail Salon

 

Måneskin Teatro d’Ira Vol. I

La loro vittoria all’Eurovision Song Contest ha dato il via a quella che vorrei venisse raccontata ai posteri come la “Gloriosa Estate Sportiva del 2021”. Da relativamente outsider sul palco dell’Ariston a giocarsi una nomination ai Grammy Awards (non ottenuta ma pazienza), tutto nel giro di nove mesi. L’album che li ha consacrati sulla scena internazionale a tre anni da Il Ballo della Vita non poteva non rientrare nella mia Top 5. D’altronde, anch’io “c’ho vent’anni”… 

Traccia da non perdere: CORALINE

 

Honorable mentions 

Cara Calma Altalene – Primo singolo della triade rilasciata quest’anno. Aspetto il prossimo album come si aspetta Natale.

Giancane Strappati Lungo i Bordi – Una bellissima mazzata, esattamente come la serie per cui fa da sigla.

Imagine Dragons Wrecked – Un ottimo pezzo in un album (purtroppo) senza infamia e senza lode.

 

Francesca Di Salvatore

VEZ5_2020: Francesca Di Salvatore

Fare un bilancio del 2020 di qualsiasi tipo – anche musicale – è un po’ strano, dato che la percezione del tempo è stata completamente distorta e questi 12 mesi sono durati in realtà 57. Ma comunque in questi 57 mesi la musica è stata fondamentale: un po’ bene di conforto, un po’ fonte di nostalgia per una normalità persa per strada e qualche volta anche motivo di dispiacere, ripensando magari a tutti i concerti mancati e che non si sa quando riprenderanno nella loro forma più vera e sincera: appiccicati gli uni agli altri addosso a una transenna.

Ecco allora che abbiamo chiesto ai nostri collaboratori e amici di raccontarci quali sono stati gli album che hanno tenuto loro più compagnia durante questo 2020…

 

Elephant Brain “Niente di Speciale”

Gennaio 2020: le uniche preoccupazioni erano la sessione invernale e quali canzoni sarebbero state portate all’imminente Festival di Sanremo. Questa rock-band perugina fa uscire il loro album di esordio, che è a diventato a tutti gli effetti una delle ultime cose che associo alla normalità pre-pandemia. Non vedo l’ora di poterlo finalmente ascoltarlo dal vivo.

Traccia da non perdere: Agata

 

Cara Calma “Sulle Punte per Sembrare Grandi”

L’album che ho avuto in rotazione costante tra marzo e aprile. Anche se è uscito due anni fa, è riuscito ad incanalare perfettamente tutte le mie emozioni di quel periodo, soprattutto perché trasuda rabbia da ogni nota.

Traccia da non perdere: Qualcosa di importante

 

Achille Lauro “1990”

Non c’è bisogno di presentazioni, né per Achille Lauro né per le iconiche hit anni ’90 che ha deciso di rivisitare con l’aiuto degli artisti più disparati, da Annalisa a Ghali passando per gli Eiffel 65. Un bellissimo flashback, ballabile come solo gli anni ’90 sapevano essere e che ha segnato musicalmente buona parte della mia estate. 

Traccia da non perdere: Sweet Dreams 

 

Bring Me the Horizon “POST HUMAN: SURVIVAL HORROR”

Il ritorno alle origini dei Bring Me The Horizon di cui avevamo bisogno. Nell’anno in cui avrei dovuto assistere alla reunion dei My Chemical Romance a Bologna – ovviamente saltata causa covid – l’ultimo lavoro dei BMTH è stato una manna dal cielo per tutti gli emo kids che non aspettavano altro che poter tirare di nuovo fuori dall’armadio le camicie a quadroni e gli anfibi neri. 

Traccia da non perdere: 1×1

 

Lorde “Melodrama”

Altro album non uscito quest’anno, ma probabilmente quello che davvero ho davvero ascoltato di più in questi mesi. Delicato ma potente, sentimentale senza essere banale e soprattutto triste come pochi. Una colonna sonora perfetta, infatti la scelta di un solo pezzo preferito è difficilissima.

Traccia da non perdere: Sober II (Melodrama), anche solo per quel magnifico intro di archi.

 

Honorable mentions 

The Zen Circus “L’ultima casa accogliente” Non è entrato nella top 5 solo perché è uscito a fine anno.

Duncan Laurence “Small town boy” Perché non si disdegnano mai delle ballad come si deve.

Voina “Ipergigante” Perché per far uscire un album simile a San Valentino ci vuole fegato.

Movements “No Good Left To Give” Rabbia, lacrime e chitarroni.

 

Francesca Di Salvatore

Indie Pride Festival 2019

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• Indie Pride Festival 2019 •

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TPO (Bologna) // 26 Ottobre 2019

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Twee

Cara Calma + Endrigo

Romina Falconi

Venerus

Una + Honeybird + Diana Paiva Cruz

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Foto: Giorgia Zamboni

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Grazie a: Indie Pride Festival

 

Se ti interessa, abbiamo anche intervistato gli organizzatori e gli artisti di questa edizione di Indie Pride Festival!

Leggi qui le interviste a:

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Aspettando Indie Pride 2019: Cara Calma + Endrigo

Il 26 Ottobre al TPO di Bologna, Cara Calma e Endrigo condivideranno il palco durante l’ottava edizione dell’Indie Pride Festival. 

I Cara Calma sono Riccardo, Fabiano, Cesare e Gianluca. Vengono da Brescia e iniziano a suonare insieme nel 2017. Da quell’anno ad oggi pubblicano due album: Sulle Punte Per Sembrare Grandi (2018) e Souvenir (2019) entrambi per Cloudhead Records e Phonarchia Dischi. 

Gli Endrigo sono Gabriele, Matteo, Simone e Ludovico. Anche loro quasi-bresciani, si trovano nel 2012. Spara (2013) e Buona Tempesta (2015) sono i loro primi due EP, seguiti dall’album Ossa Rotte, Occhi Rossi (2017) per IndieBox Music. Nel 2018 esce il loro ultimo lavoro GIOVANI LEONI targato Manita Dischi. 

Abbiamo fatto due chiacchiere con entrambi i gruppi per sapere come la loro partecipazione confluisce nelle attività dell’associazione.

 

• Cara Calma •

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Innanzitutto, perché avete deciso di partecipare a quest’evento?

Abbiamo deciso di partecipare all’Indie Pride perché in un momento storico come questo, riteniamo sia fondamentale far sentire la nostra voce su temi così importanti come quelli trattati dall’associazione. Noi sosteniamo in pieno lo spirito e le motivazioni dietro ad Indie Pride, quindi ci è sembrato giusto e doveroso essere presenti.

L’associazione Indie Pride si occupa di combattere omotransfobia, sessismo e bullismo. In che modo secondo voi la musica può aiutare questa causa?

Abbiamo sempre visto la musica come un momento di condivisione, di ritrovo in cui fare casino tutti insieme senza badare alle diversità tra ognuno di noi. È una passione che unisce chi sta su un palco e vuole trasmettere un messaggio a chi invece lo sta ascoltando e recependo, quindi è davvero ciò che di più lontano c’è dai concetti di esclusione e diversità. Che poi “diversità” è una parola un po’ povera. Cosa significa? Siamo diversi rispetto a cosa?

Se doveste scegliere una vostra canzone per riassumere il senso di quest’evento, quale sarebbe e perché?

È una domanda un po’ difficile perché non abbiamo mai trattato direttamente questi temi nelle nostre canzoni, ma se dovessi sceglierne una così, su due piedi, sarebbe Domenica (dal loro primo album Sulle Punte Per Sembrare Grandi). Non è stata scritta con l’intenzione di parlare di bullismo o esclusione, ma il testo potrebbe essere abbastanza riconducibile alla lotta contro queste piaghe sociali. 

 

• Endrigo • 

endrigo

 

Quando avete aderito all’associazione Indie Pride e perché?

Non so dirti il momento preciso. Fra le prime persone che abbiamo conosciuto a Bologna, forse 2 o 3 anni fa, c’erano delle ragazze che seguivano i nostri concerti, con le quali poi siamo diventati amici. Loro facevano già parte dell’associazione e appena abbiamo conosciuto quella realtà ci hanno proposto di supportare la causa. Ci riconosciamo in tutti i valori proposti e quindi abbiamo assecondato la cosa con grande piacere.

Eravate in qualche modo già attivi nella lotta contro omotransfobia, bullismo e/o sessismo?

Le nostre canzoni non parlano quasi mai di temi sociali o politici, non per scelta ma perché quando scriviamo parliamo di cose personali. Però ci sono tre canzoni che toccano questi argomenti, perciò ti rispondo “si”. Anche quando non ne parliamo con la musica, lo facciamo sul palco, dal palco, comunicando tra una canzone e l’altra in modo più schietto. Il palco è per noi un riflettore e un momento importante per veicolare questi messaggi.

Ne Il ritorno dello J**i (dall’album Giovani Leoni) parlate di bullismo. Nel video ufficiale c’è un bambino preso di mira dai bulli che, tornato a casa, trova sfogo nel suonare la chitarra. Pensate che la musica rappresenti più un rifugio personale o un’ancora di salvezza collettiva?

Non c’è bisogno di scegliere, è tutte e due le cose. Lo possiamo vedere in diversi momenti: quando torniamo a casa e sentiamo una canzone di cui abbiamo bisogno, o ad un concerto dove le persone che hai accanto, conosciute o sconosciute, si sentono esattamente come te, dove c’è un senso di collettività. Entrambe le cose sono coesistenti e molto potenti. Si integrano.

 

Cecilia Guerra e Francesca Di Salvatore

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