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Tag: casino royale

Casino Royale @ Triennale Milano

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• Casino Royale •

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Fog Triennale Milano Performing Arts (Milano) // 13 Marzo 2022

 

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VEZ5_2021: Isabella Monti

Quando l’anno scorso avevamo pensato alle VEZ5, l’avevamo fatto perché ci sembrava un buon modo per tirare le nostre personali somme musicali dopo un anno particolare in cui la musica era stata contemporaneamente conforto e nostalgia. Per quanto non abbia raggiunto gli stessi livelli — anche se ci ha provato — il 2021 si è mantenuto un po’ sulla stessa scia del suo predecessore, quindi eccoci di nuovo qua, anche quest’anno, a tirare le nostre fila nella speranza di riuscire a tornare il prima possibile e in modo più normale possibile sotto un palco.

 

Hiatus Kaiyote Mood Valiant

Ho rischiato fortemente che questo numero 1 fosse anche numero 2 – 3 – 4 – 5 e oltre. Mi hanno incuriosito al primo ascolto, catturato al secondo, definitivamente presa al terzo. Il Natale 2020 ha avuto come colonna sonora Choose your weapon (loro secondo album), in loop per qualcosa come 72 ore consecutive e questo terzo album ne è la degna prosecuzione, un vero trip psichedlicojazzfunkindustriale. Il loro sound soul-aborigeno, mai scontato e tecnicamente spaziale, ti entra dentro e ti ribalta le viscere, mentre la voce soul graffiante-delicata-decisa di Nai Palm ti accarezza e ti prende a schiaffi allo stesso tempo.
Niente, li amo alla follia.

Traccia da non perdere: Chivalry Is Not Dead

 

Ainé Alchimia

Ho sentito per la prima volta Ainé al festival Sammaurock nel 2018. Non lo conoscevo, ma mi son bastati i primi secondi di batteria di Davide Savarese per innamorarmi.
Senza esagerare, uno dei pochissimi veri esponenti del soul italiano.
Dopo Generation One (capolavoro che ho nel cuore) e Niente di me, questo nuovo EP, oltre a vantare collaborazioni con artisti della scena soul/hiphop come Serena Brancale, Davide Shorty, Clementino & SIssi, Tormento ed Ensi, rappresenta una sorta di rinascita, la commistione di due anime, perdersi per poi trovarsi. Da ascoltare in loop.

Traccia da non perdere: Affogo

 

Davide Shorty fusion.

Davide Shorty rappresenta per me il ritorno a quell’hip hop italiano vecchio stampo, che tanto amo. Dopo il successo di Sanremo giovani con Regina, finalmente il nuovo lavoro, con una buona dose di hip hop, nu soul, jazz e richiami alla sua amata-odiata terra (Sicilia). Il risultato di questo mix? fusion., ap(punto).
Musicalmente di altissima qualità, grazie anche alla collaborazione con Musicisti con la M maiuscola come Davide Savarese, Emanuele Triglia, Claudio Guarcello e di featuring con artisti come Serena Brancale, Sans Soucis, Roy Paci e, udite udite, DJ Gruff (ex Sangue Misto <3).
Per non parlare poi dei testi, impegnati a livello politico e sociale. Finalmente qualcuno che “rappresenta per l’hip hop con la rima in italiano”, come diceva il buon Neffa ai tempi dei Messaggeri della dopa.
Tempi difficili per i concerti, questi, ma ho avuto la fortuna di poterlo vedere live e fotografarlo ben due volte nel 2021, una con il tour di fusion., l’altra per l’Italian Soul Summit, con Ainé e Serena Brancale. La cosa stupenda è che ormai ogni volta che vedo loro e il gruppo di strepitosi musicisti che li segue, mi sembra di ritrovare degli amici con cui condividere finalmente Musica di qualità. Una boccata d’aria fresca, ogni volta.

Traccia da non perdere: Non Respiro (ft. Amir Issaa)

 

Silk Sonic An Evening with Silk Sonic

Niente, che sono una rockettara di vecchia generazione ma ho le radici dove scorre prepotentemente il groove ormai l’avete capito (per la precisione, a Rimini sud, tra il fiume Conca e il Ventena).
An evening with Silk Sonic è quell’album che metti su quando hai bisogno di non pensare a nulla, ballare e lasciarti trasportare dalla musica.
Bruno Mars e Anderson .Paak sono un po’ come la coppia perfetta del varietà. Parte l’album e vieni subito catapultato a Chicago negli anni ’70, in un club fumoso, con 4 jazzisti sul palco mentre aspetti la star… e quando arriva, boom, parte lo spettacolo.
Black music, parti rappate su groove alla Kool & the Gang, sound alla Earth, Wind & Fire, George Clinton e Parliament/Funkadelic, Curtis Mayfield, un pizzico di Barry White, ballate, ironia, funky music. Ci sguazzo come Paperon de’ Paperoni nei dollaroni.
Da assumersi con un gin tonic in mano dopo una giornata di trituramento lavorativo (e non). Sculettamento assicurato.

Traccia da non perdere: Fly as Me

 

Allen Stone Apart

Il folletto del soul americano anni 2000 esce quest’anno con una raccolta acustica di alcuni tra i suoi pezzi più belli. Vocalmente pazzesco, come sempre. L’atmosfera è un po’ troppo… acustica, tanto, acustica. Ma, se la smaghita è dietro l’angolo (mi domando se fuori dalla Romagna questo termine sia comprensibile) penso subito a quella volta nel 2018, a Fort Lauderdale al Revolution Live… e sorrido. Uno dei concerti migliori della mia vita (e ne ho visti tanti).

Traccia da non perdere: Unaware

 

Honorable mentions 

Nu Genea Marechià – Cambia il nome, per ragioni socialmente ammirevoli, ma non cambia la qualità. Pezzo in linea con il precedente Nuova Napoli (consumato), una linea che mi fa impazzire. Non vedo l’ora esca il nuovo album.

Cory Wong & Dirty Loops Turbo – Ho il marito (musicista) in fissa, in macchina quando siamo insieme passa solo questo. Ma non mi lamento per niente, anzi! Cory Wong e Dirty Loops, una garanzia di goduria musicale.

Casino Royale Polaris – Al primo ascolto: però! Al secondo ascolto: meh? Album difficile, ma merita sicuramente altri ascolti più dedicati.

Jordan Rakei What we call life – Seguito, ancora più intimista, di Origin. Ricorda vagamente alcune dinamiche alla Thom Yorke. Ne scopro l’esistenza il 5 dicembre, niente male.

 

Isabella Monti

Casino Royale

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Casino Royale @ Il Rock è Tratto – Savignano Sul Rubicone // June 9, 2018

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Thanks to Retropop Live

 

 

 

 

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