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Tag: ditonellapiaga

Cosmo @ Balena Festival

Arena del Mare (Genova) // 23 Luglio 2022

COSMO

MAURIZIO CARUCCI

DITONELLAPIAGA

Balto

Lowtopic

Venice

 

L’estate del 2022 la ricorderò come la stagione che mi ha connessa al significato intimo e primordiale della musica. È l’anno in cui ho imparato a fare pace con la stanchezza e le delusioni, perché i miei anni non me li ridarà indietro nessuno ed è meglio divertirsi e sudare di fronte a un palco, perché anche se le ore di sonno che ti separano dalla sveglia per andare in ufficio sono poche, si riesce a trovare l’energia per lavorare. Ogni sforzo si riduce se ti rende felice.

La mia filosofia da quattro spiccioli è frutto di un’altra serata al Balena Festival di Genova, che ha acceso l’Arena del Mare in uno dei sabati sera più attesi dell’estate. Gli headliner erano Ditonellapiaga, Maurizio Carucci e Cosmo, ma la serata è stata scandita anche da Venice, dai Balto e da Lowtopic, che si sono esibiti sul palco secondario.

A scaldare l’Arena è stata la voce di Venice, una giovane cantautrice di cui spero che sentiremo parlare ancora e bene e che ha preparato il pubblico alla grande diva della serata. Ditonellapiaga è un tornado indescrivibile: canta, rappa, balla, è divertente ed è libera e sensuale. È innegabile che io abbia un debole per le donne che salgono sul palco dell’Ariston per gridare la libertà sessuale su Rai Uno in faccia ai conservatori che sperano ancora in un’esibizione del trio Il Volo. L’artista ha fatto ballare il pubblico con alcuni suoi brani, come l’ultimo singolo Disco (I love it) e Repito, Chimica e Vogue, presenti nell’album Camouflage. Ma il grande successo atteso e protagonista anche del merchandising della cantautrice era Spreco di Potenziale, una canzone che parla di quando resti aggrappata a una relazione che non funziona e che è dolorosa, quando rincorri qualcuno che non ti fa sentire le emozioni che vorresti. Come descrivere Ditonellapiaga con una parola? Magnetica. 

 

ditonellapiaga balena

 

Dopo l’energia e i balli della prima parte della serata, è arrivata la quota strappalacrime e malinconica dell’evento: Maurizio Carucci, cantautore genovese ed ex frontman degli Ex-Otago. Senza giri di parole, bisogna ammettere che la sua musica è molto diversa dalle proposte degli altri artisti che si sono esibiti prima e dopo di lui e che è stato un rischio inserirlo nella line-up tra Ditonellapiaga e Cosmo. Alla fine, però, Carucci era di casa, era circondato da persone amiche ed è un artista che fa parte della storia cantautorale genovese. Infine, sentire il pubblico cantare da ogni angolo dell’Arena La nostra pelle e Mare, ha ricordato il legame tra la città e gli Ex-Otago e non c’era modo migliore per urlare che fossimo a casa nostra.

 

carucci balena

 

Dopo la quiete, ecco la tempesta: i Balto. È stata la prima volta che ho sentito il pubblico intonare il coro “se non metti l’ultima, noi non ce ne andiamo” a degli artisti che suonavano in un intermezzo e sul palco secondario. Alla band bolognese è bastata solo mezz’ora per farsi amare dalla gente e per dimostrare il suo potenziale di fronte a una fanbase scatenata e coinvolgente. Inoltre, io amo avere ragione (posso dare la colpa al segno zodiacale dei gemelli?) e per me è stato un orgoglio sentirmi dire dalle mie amiche: “È vero, sono proprio bravi!” Io vi avevo avvisato su queste pagine a gennaio, all’uscita dell’album Forse è giusto così. 

Arriviamo al momento più bello e atteso della serata. Cosmo è di una bravura immensa, un fuoriclasse indiscusso, una persona che lotta e manifesta le sue posizioni politiche e sociali anche quando sono scomode e, soprattutto, è un artista capace di caricare il pubblico in un modo pazzesco. Puoi non conoscere le sue canzoni e può non piacerti il suo genere, ma sentirlo dal vivo è un’esperienza divertente e coinvolgente. L’Arena del mare ballava e cantava sulle note di Tristan Zarra, Animali, Antipop e tanti altri successi di Cosmo che ha cantato insieme a Pan Dan, un’artista che voglio menzionare perché realizza e vende vestiti e accessori originali dentro ai sacchetti del pane e il suo business merita attenzione (e ricordiamo che ha creato degli iconici copri-capezzoli commestibili con la liquirizia). 

Cosmo fa emozionare, fa baciare le coppie in uno slancio di romanticismo, fa divertire e ti fa ballare e liberare il tuo corpo in mezzo alla gente. Ogni giorno siamo circondati da tante persone, dobbiamo muoverci tra potenziali critiche e amarci per quel che siamo senza paranoie sembra un atto rivoluzionario. Il concerto del cantautore e DJ è stato, per me, il significato della libertà: un momento esente da ogni giudizio, in cui anime e corpi difettosi si sono uniti per divertirsi e cantare. E verso il finale, l’artista ha ricordato che nell’antichità non c’era il concetto di tempo che abbiamo oggi, in cui ogni aspetto della nostra vita deve stare dentro a dei ritmi. La musica durava quanto voleva durare, il suo unico limite erano le energie fisiche e mentali. Dopo averci regalato altri grandi successi come L’ultima festa e Sei la mia città, Cosmo ha salutato e ringraziato il pubblico emozionato buttandola in caciara con O calipp te piace, una canzone neomelodica napoletana che alcuni mesi fa era diventata virale sui social network.

Lowtopic ha chiuso la serata facendo ballare chi aveva ancora le forze e il coraggio di sfidare il mal di piedi e le gambe doloranti, ricordando, ancora una volta, il valore intimo e primordiale della musica: unire le persone e farci godere i piccoli e preziosi momenti della vita.

“Via, è ora di andare via/Iniziano a guardarci male/Eppure mi sento da Dio.”


Marta Massardo

foto di Plurale Video