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Tag: fantasy

Aspettando Game of Thrones

•Quando i camei musicali approdano a Westeros•

 

L’inverno sta arrivando. No, non mi sono bevuta il cervello ma i milioni di fan che stanno aspettando con trepidazione l’arrivo dell’ottava, ed ultima, stagione di Game of Thrones sono certa che mi capiranno.

Otto anni. Otto intensi inverni che ci hanno tenuti incollati allo schermo regalandoci gioie (poche) e traumi (tantissimi).

Tutti, volenti o nolenti, sono a conoscenza delle vicende e dei personaggi che abitano il mondo inventato dalla penna di George R. R. Martin. Tutti, anche solo per sentito dire, conoscono vicende, protagonisti e persino modi di dire che vengono proprio da Il Trono di Spade.

Nessuno è rimasto immune al suo fascino, nemmeno le star. Numerosi cantanti, più o meno famosi, sono rimasti affascinati dalle vicende di Westeros e dalla corsa all’ultimo sangue per ottenere l’ambito trono.

Alcuni di loro, i più fortunati, sono persino riusciti a vestire i panni di alcuni dei personaggi e a ricoprire un ruolo attivo all’interno delle vicende narrate.

In questo articolo vedremo chi e quando si è calato nell’atmosfera dei Sette Regni.

Prima stagione, primo trauma e prima guest star musicale.

Tutti ci ricordiamo quando Ned Stark è stato decapitato da Illyn Payne. Tutti siamo rimasti sconvolti, nonostante il fatto che fosse interpretato da Sean Bean potesse farci capire che il lieto fine, per lui, non era previsto.

Quello che forse abbiamo rimosso però è che a calare la spada sulla testa del protettore del Nord sia stato Wilko Johnson, a lungo membro dei Dr. Feelgood.

Questo evento però ci ha fatto capire qual è l’unica regola per un fan di Game of Thrones: MAI affezionarsi ad un personaggio.

Dobbiamo aspettare l’ultima puntata della terza stagione per assistere ad un nuovo evento traumatico, persino più destabilizzante della decapitazione del buon Ned. Sto parlando delle nozze rosse; quando metà della famiglia Stark viene trucidata durante il corso di un ricevimento nuziale.

Noi fan quando sentiamo Le Piogge di Castamere, avvertiamo un brivido lungo la schiena perché le note ci riportano alla mente la fine di Rob. A suonare al matrimonio però era stato chiamato un bardo di tutto rispetto: Will Champion dei Coldplay. Il batterista interpreta uno dei musicisti/assassini assoldati da Lothar Frey per assassinare gli Stark.

Nella stessa stagione, nel terzo episodio, troviamo anche un altro ospite Gary Lightbody degli Snow Patrol. Il cantante interpreta un soldato dei Bolton e intona la ballata The Bear and the Maiden Fair.

Nuova stagione, nuove nozze, nuova morte. Il secondo episodio della quarta stagione è incentrato sul matrimonio tra Joffrey Baratheon e Margaery Tyrell.

Al Royal Wedding di Westeros non potevano certo suonare gli ultimi arrivati e, per questo motivo, ad allietare la giornata con musiche e balli sono stati chiamati nientepopodimeno che i Sigur Ros. Vi do un consiglio spassionato; se volete un matrimonio felice io, visti i risultati, mi rivolgerei ad un’altra band.

 

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I Sigur Ros durante un concerto. Foto di Francesca Garattoni

 

Nella quinta stagione i Bruti iniziano a ricoprire un ruolo più importante, quando Jon Snow decide di provare a fondare un’alleanza con loro. Fuori dalla Barriera troviamo un’intera band metal, quella dei Mastodon, a interpretare un gruppo di Bruti. Ovviamente nemmeno per loro c’è stato un lieto fine: dopo essere stati uccisi sono stati trasformati in Estranei.

Nella stessa stagione la piccola Arya decide di darsi all’arte dedicandosi alla recitazione ed entrando a far parte di una compagnia teatrale. Durante gli spettacoli, è presente una band che accompagna le performance degli attori sul palco; si tratta degli Of Monsters and Man che hanno preso parte a ben tre episodi.

Nella settima stagione troviamo il cameo più chiacchierato della serie, che ha anche causato un caso mediatico. Ed Sheeran nei panni di un soldato Lannister canta una canzone ad Arya, che ricorda la relazione tra Tyrion Lannister e la prostituta Shae.

 

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Il cameo non è stato apprezzato da molti fan, che lo hanno visto come una forzatura non inerente alla storia, che  hanno preso di mira l’account Twitter del cantante che si è visto costretto a chiuderlo per alcune ore.

Quelli elencati fino a qui sono solo dei piccoli camei ma, in realtà, alcuni cantanti sono entrati in pianta stabile nel cast della serie.

Joel Fry degli Animal Circus ha impersonato Hizdar zo Loraq uno schiavista di Mereen intenzionato a sposare Daenerys (nella quarta e nella quinta stagione).

Natalia Tena, volto già conosciuto per Harry Potter, ha interpretato Osha. Nonostante la sua fama sia legata principalmente al mondo della recitazione è anche la cantante dei Molotov Jukebox.

E poi c’è Verme Grigio, l’Immacolato innamorato della bellissima Missandei . L’attore che lo interpreta è Jacob Anderson, conosciuto nel mondo del R&B con lo pseudonimo di Raleigh Ritchie.

Questi sono solo alcuni dei musicisti, più o meno noti, che hanno preso parte a questa serie, che ha segnato un’intera generazione di persone, tenendoci incollate ai teleschermi e insegnandoci a evitare gli spoiler. 

Dopo otto stagioni l’inverno è finalmente arrivato e noi, domani, lo aspetteremo con il fiato sospeso e i pop-corn alla mano.

E voi per chi fate il tifo? 

Laura Losi

I racconti al chiaro di luna degli Avantasia

C’era una volta Avalon, un’isola misteriosa avvolta dalla nebbia e dal mistero. Le sue sponde erano abitate da creature magiche e sfuggenti: fate, maghi, cavalieri, re e regine. 

Avalon era la patria di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, di Merlino e Morgana; una terra lontana e incantata che ha sempre suscitato un fascino viscerale tra scrittori e artisti.

Nel 2000 un giovane cantante tedesco Tobias Sammet, frontman degli Edguy, ha un sogno; quello di creare un super gruppo metal che riunisca insieme alcuni dei più grandi nomi del panorama internazionale. Ed è da questa idea e da una crasi tra le parole Avalon e Fantasia, che nascono gli Avantasia.

Nel loro primo album intitolato The Metal Opera Part I, del 2001, Avantasia, traccia numero 9 del cd, viene presentata come un mondo al di la’ dell’imaginazione umana in cui si svolgono le vicende raccontate nei 13 brani che compongono l’opera.

La band nata come un side project degli Edguy ad oggi è forse la creatura più riuscita di Tobias, quella a cui dedica più tempo e sopratutto quella in cui riesce ad esprimere al meglio le sue doti sia di polistrumentista che di autore.

La formazione attuale comprende oltre al cantante Tobias Sammet, Sasha Paeth alla chitarra, Miro Rodenberg alla tastiera e Felix Bohnke alla batteria.
Accanto a loro però nel corso degli anni, e degli album, si sono avvicendati tutti i grandi nomi del panorama metal mondiale: da Alice Cooper a Michael Kiske ( degli Helloween), da Rudolph Schenker (degli Scorpions) a Marko Hietala (dei Nightwish) per citarne alcuni.
Gli Avantasia ci propongono un metal di tipo operistico con brani spesso lunghi, che a volte superano i 10 minuti, e che ci proiettano in un mondo fiabesco e fatato. Ogni concept album ci racconta una storia diversa ed ha un suo filo conduttore.

Quello che li rende un unicum nel panorama musicale mondiale è l’abilità di spaziare da un genere ad un altro regalandoci un carosello di sonorità che vanno dal power metal al symphonic, dal folk all’hard rock, senza però stranire l’ascoltatore.

L’alternarsi continuo di generi infatti si sposa con il cambio di cantanti e di timbriche, con l’introduzione di un coro o di una voce femminile, che va a rendere la musica di Tobias non solo armonica ma anche ipnotica.

Le canzoni dei loro album si susseguono in un turbinio di generi ed emozioni che ti prendono e ti trasportano in un mondo magico al di là dello spazio e del tempo.

Dal 2001 ad oggi gli Avantasia hanno prodotto 8 album l’ultimo dei quali, Moonglow, é uscito lo scorso 15 febbraio ed è accompagnato da un tour mondiale.

Secondo Sammet Moonglow, che è costato alla band due anni di fatiche, sarebbe l’album più dettagliato che abbiano mai prodotto; non solo ambizioso ma ricco di amore per i particolari.

Come si può evincere dal titolo le canzoni prendono spunto dalla luna e dalla notte. Si tratta di 12 tracce piuttosto cupe che si ispirano ai romanzi di matrice vittoriana e che parlano di creature che si muovono nelle tenebre in cerca di qualcosa.

C’è chi ispirato dalla luce lunare abbandona le proprie convinzioni per inseguire i propri sogni, chi aspetta un segno e chi vuole ritrovare se stesso.

La notte e la luna, che dall’alba dei tempi sono fonte d’ispirazione per gli artisti, sono riuscite a catturare l’attenzione del frontman tedesco che con questo album, ha dato il meglio di sè.

Per tutti gli amanti del genere, ma anche per gli appassionati di fantasy, gli Avantasia saranno all’ Alcatraz di Milano il 31 marzo per l’unica data italiana del Moonglow Tour. Un appuntamento da non perdere per chi vuole farsi trasportare dalla loro musica; per chi vuole chiudere gli occhi e immaginare di trovarsi tra le Nebbie di Avalon.

Laura Losi