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Tag: i botanici

I BOTANICI • Nuovo singolo in uscita

GRANDINA

in uscita l’11 Febbraio 2022

Dopo il fortunato EP di featuring “Kirigami”, I BOTANICI tornano sulle scene in una veste completamente rinnovata, annunciando questa metamorfosi di suono e di stile con un singolo in uscita l’11 febbraio per Garrincha Dischi: Grandina, un brano intriso di algida malinconia che sancisce l’inizio di un nuovo capitolo discografico per la band campana.

Al trio di Benevento, infatti, si aggiunge Stefano Titomanlio al basso, portando un ulteriore incremento di decibel al già corposo wall of sound a cui ci avevano abituati, un cambiamento che allarga ulteriormente lo spettro sonoro e arricchisce gli arrangiamenti.

Sul progetto rimane però la firma di Alberto Bebo Guidetti de Lo Stato Sociale, che insieme a Nicola Hyppo Roda ha prodotto il nuovo singolo.

Grandina si pone come manifesto della trasformazione radicale della band. Un brano che, come pioggia ghiacciata, si scaglia dritto al cuore di chi ascolta congelando per un attimo le sue emozioni, sospese tra chitarre che tessono trame intricate e un pianoforte che simula il ticchettio del tempo. Tutto riprende vita nel ritornello, dove potenti riff di chitarra e pattern di batteria marziali ricominciano a battere nel petto dell’ascoltatore, mentre la voce esplode in un urlo lancinante che esprime l’attesa inesorabile di un futuro dove poter tornare ad unirci tutti in un pogo furioso.

«Grandina è uno spaccato sul sentirsi intrappolati in una prigione fatta di ricordi» racconta la band «Una nota autobiografica sull’eterno presente che le giornate sembrano portarsi dietro, con la loro vacuità di senso. Grandina però è anche un fantasma dal futuro, una presa di coscienza della tensione che ci trascina verso qualcosa di sconosciuto. Un ricordo artificiale a proteggere una superficie ruvida e increspata, dove saremo soli, mentre la grandine ci blocca in un limbo di incertezza.»

CREDITI
Musica e parole di Antonio Del Donno, Gaspare Vitiello, Gianmarco Ciani e Stefano Titomanlio.
Edizioni: Garrincha Edizioni Musicali.
Produzione artistica di Alberto ‘Bebo’ Guidetti, Nicola ‘Hyppo’ Roda e Antonio Del Donno.
Registrato e missato da Nicola ‘Hyppo’ Roda e Antonio Del Donno presso il Donkey Studio di Medicina (BO). Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Studio di Bologna.
Artwork di Temo Creative Studio. Fotografie di Carmine Musella.

BIOGRAFIA
I Botanici nascono nel gennaio del 2015 a Benevento. Nel 2017 esordiscono con “Solstizio”, LP pubblicato per Garrincha Dischi, sotto la produzione di Alberto Guidetti. La promozione del disco li vede in giro per più di 70 date in tutta Italia, su palchi e con band di spessore nazionale. Al termine del tour, pubblicano, sempre per Garrincha Dischi, “Solstizio Deluxe”, riedizione del primo disco contenente in aggiunta due brani inediti e una cover. Nel 2018, Mirko di Fonso, lascia la band per dedicarsi al suo progetto solista. I Botanici (Gianmarco Ciani, Antonio del Donno, Gaspare Maria Vitiello), pubblicano nel 2019 il loro secondo disco, “Origami”, contenente undici tracce tra cui un featuring con Lo Stato Sociale. Edito Garrincha Dischi e Fonoprint, anche in “Origami” la produzione è affidata ad Alberto Guidetti. La promozione del disco li vedrà impegnati fino a marzo 2019 in tour, seguiti da Stefano Titomanlio al basso che entrerà in pianta stabile nella band. Nel 2020 prende vita l’EP “Kirigami”, in cui la band coinvolge Maggio & Tanca, Le Endrigo e Giorgieness per arricchire, con la loro partecipazione, alcuni brani di “Origami”. Nel 2021 la collaborazione con Alberto Guidetti prende nuove forme. I Botanici suonano le chitarre nel brano “Fantastico!” pubblicato nell’EP “BEBO”. Nel 2022 riapprodano sulle scene annunciando il nuovo singolo “Grandina”, apripista del loro nuovo capitolo discografico, in uscita l’11 febbraio per Garrincha Dischi.

I BOTANICI
IG: https://www.instagram.com/ibotaniciband/

FB: https://www.facebook.com/ibotaniciband

SPOTIFY: https://sptfy.com/7jSb

Una chiacchierata rapida con I Botanici

Abbiamo incontrato I Botanici lo scorso sabato in occasione della loro data al Bradipop Club di Rimini: oltre a fotografare e goderci lo show, abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con la band.

 

Nome del nuovo disco?

Tutti: Origami

 

Quando è nato l’Ultimo disco?

Toni: “3 anni fa.” (ridono)

Gas: “Domani.”

Toni: “8 Ottobre 2019.”

 

Cosa porta questo album?

Toni: “Tanta miseria!” (risate)

Gas: “Sicuramente novità dal punto di vista della formazione, dal punto di vista dello stile e.. molto rock!”

 

Questo album ha cambiato il vostro genere?”

Il Ciani: “Vagamente si, dai! Ci sentiamo più integrati.”

Toni: “Ha cambiato le nostre vite radicalmente, possiamo dirlo.”

 

Da quanto sta durando questa promozione?”

Gas: “Questa é la sedicesima data da metà Ottobre.”

 

1 mese e mezzo, 2 mesi di live intensi, quindi…

Gas: “Speriamo sempre di più?!“ (guardando ammiccante al manager)

 

Avete prospettive più ampie?

Il Ciani:Soldi, macchine e fighe!” (risate)

Toni: “Io voglio la casa, le macchine e le fighe!”

Gianluigi (Manager): “Praticamente diventano gli Snoop Dog italiani!”

Gas: “Sicuramente un inverno e una primavera in giro, e un’estate di profilo per quel che riguarda il rock: proviamo a fare più date possibili, a divertirci e a coinvolgere un pubblico sempre maggiore.”

 

C’è qualche data particolare che volete segnalare?

Gas: “La settimana prossima siamo a Carpi e Milano, il 19 e 20 (Dicembre, ndr).”

 

In quali locali?

Gas: “ATP Live Music Club di Carpi e ROCKET di Milano. Milano è una data che ci ha sempre portato bene e che ci teniamo a fare bene.”

 

In bocca al lupo per tutto

Gas: “Io vorrei far salutare Stefano…”

Stefano: “Ciao mamma!”

 

Alla prossima!

Tutti: “Ciao Vez!”

 

Intervista lampo e Foto: Michele Morri

 

 

Si ringrazia I Botanici, Garrincha Dischi e Bradipop Club

I Botanici @ Bradipop Club

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• I Botanici •

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Bradipop Club (Rimini) // 14 Dicembre 2019

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La nuova vita del Rock made in Italy

Cinque band che provano come il rock italiano non sia morto, ma si nasconda solo molto bene

 

Nonostante non sia tanto popolare quanto quella indie o rap, la scena rock italiana è tutt’altro che silenziosa. Accanto a gruppi che calcano i palchi da anni come i Fast Animals and Slow Kids – reduci da un tour per promuovere il loro ultimo album Animali Notturni – i Ministri, i Fine Before You Came oppure gli Zen Circus, freschi di festeggiamento dei primi vent’anni di carriera tra la partecipazione all’ultimo festival di Sanremo con L’amore è una dittatura e varie tappe in festival estivi, esiste un mondo di band emergenti e che decisamente meriterebbero più visibilità. Complice anche la playlist su Spotify Pezzi che Bruciano realizzata dai membri de I Boschi Bruciano, che unisce brani di gruppi già affermati a novità più di nicchia, ecco qualche band a cui vale la pena dare un’occhiata. 

 

 

• Elephant Brain •

 

elephantbrain leonardozen

 

Gli Elephant Brain nascono a Perugia nel 2015 e nonostante il nome possa trarre in inganno, scrivono e cantano in italiano. Nello stesso anno pubblicano anche il loro primo EP omonimo, contenente quattro canzoni dalle sonorità graffianti (loro stessi si definiscono nella bio di Instagram “amanti delle chitarre distorte”) e i cui testi spaziano tra cambiamenti, relazioni concluse e qualche rimpianto. L’estate scorsa suonarono in apertura agli Zen Circus ad Umbria che Spacca – festival musicale nella loro Perugia – e contemporaneamente è uscito il singolo Ci Ucciderà, un brano su tutti quei dolori che vale la pena raccontare e che funzionano come benzina per la musica, nonché apripista per il loro primo album, in arrivo quest’anno. 

 

 

• I Botanici •

 

ibotanici

 

I Botanici sono un gruppo nato a Benevento nel 2015. Quando suonano dicono di fare “poche chiacchiere e tanto rumore” e nel loro primo album Solstizio si sente eccome: otto brani dai testi essenziali e diretti, con un grande spazio riservato alla parte strumentale, alla musica nuda e cruda, senza però togliere profondità ai loro pezzi, come si percepisce nei due singoli recenti Mattone e Nottata. Quest’ultima in particolare è una canzone che sa di confessione, esprimendo attraverso la musica quella paura di non realizzarsi e rimanere indietro rispetto agli altri – tanto in amore quanto nella carriera – che a volte non ci lascia dormire la notte. Menzione d’obbligo anche al videoclip della canzone, girato in una Napoli vivace e vissuta tra i locali dei vicoli, il lungomare e la metropolitana. Rilasciati rispettivamente a maggio e a giugno, Mattone e Nottata anticipano il loro secondo album in studio che uscirà col titolo di Solstizio per Garrincha Dischi.

 

 

• I Boschi Bruciano •

 

 

iboschibruciano

 

Con I Boschi Bruciano ci spostiamo al nord e più precisamente a Cuneo, dove qualche anno fa iniziano la propria attività sotto il nome di Qwercia. Come Qwercia si fanno conoscere tra pezzi originali e aperture ai live di band già affermate come i Fine Before You Came e i Gazebo Penguins e nel giro di due anni ed un cambio di nome, hanno pubblicato tre singoli: Australia, Odio e Pretese. I temi portanti sono un mix di rabbia, paura e cambiamenti che forse arrivano o forse no, il tutto accompagnato da basi grintose e decisamente in linea coi testi. La band ha recentemente finito di registrare con l’etichetta sarda Bianca Dischi il suo primo album, la cui uscita è prevista ad ottobre.

 

 

• SAAM •

 

saam

 

“Tristi come un siciliano fuorisede al Nord”, così si definiscono i SAAM, giovane trio genovese, emocore sulla carta ma dalle sonorità così particolari da risultare difficili da inquadrare in uno schema preciso. Le cinque canzoni del loro EP d’esordio È facile consumarsi le unghie, uscito l’anno scorso con Pioggia Rossa Dischi, esprimono senza mezze misure una tristezza violenta, gridandola a squarciagola al microfono. Com’è naturale che sia, da lì partono per un anno intero a suonare su diversi palchi del nord Italia, tra cui anche quello della scorsa edizione del Goa Boa – festival genovese da sempre molto attento a promuovere e supportare la scena emergente locale – mentre a marzo aprono, sempre nella loro città, uno dei concerti di addio dei Cabrera, band che tra l’altro ricordano molto nello stile. 

 

 

• Cara Calma •

 

Caracalma valentinacipriani

 

A dispetto del nome, i Cara Calma hanno rabbia e grinta da vendere. Il gruppo nasce a Brescia nel 2016 e già conta due album all’attivo. Il primo, Sulle punte per sembrare grandi, ha tutte le carte in regola per diventare l’inno di una generazione a cui, crescendo, vengono pian piano meno tutte le sicurezze e alterna pezzi dall’animo profondamente rock ad altri più tranquilli – come Buoni Propositi – che esprimono quasi più rassegnazione che rabbia. Anche Souvenir, loro secondo lavoro in studio, continua su questa strada: 10 pezzi energici e a tratti violenti, che non si fanno problemi a gridare in faccia a chi ascolta di ansie, inadeguatezza e relazioni finite non troppo bene, sensazioni con cui tutti siamo familiari. Il disco, che vanta anche collaborazioni con Luca Romagnoli dei Management e Ivo Bucci dei Voina, è stato portato per tutta l’estate in giro per l’Italia, con una delle tappe finali al Filagosto Festival, in apertura ai Ministri.

 

Francesca Di Salvatore

 

 

Photo Credits:

Foto Copertina © Luca Ortolani

Elephant Brain © Leonardo Zen

Cara Calma © Valentina Cipriani

Ministri

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Ministri @ Estragon Club – Bologna // April 5, 2018

+ I Botanici

 

 

 

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I Botanici

 

 

 

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Thanks to Studios & Magellano Concerti

 

 

 

 

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