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Tag: lain

Tre Domande a: Laín

Come stai vivendo questi tempi così difficili per il mondo della musica?

Sono al mio primissimo lavoro discografico e quindi un neonato in questo mondo… spero di entrare a far parte dei fortunati che riescono a vivere di musica e non preoccuparmi più di sbarcare il lunario cambiando un lavoro all’anno.
Da quel che so, in Italia era già difficile vivere di musica prima della pandemia. Tutto quello che è successo è stato solo una conferma di quanto il ruolo dell’arte e di chi se ne occupa sia poco considerato. Purtroppo per la maggior parte delle persone l’arte è soltanto una forma di intrattenimento e tantissimi “artisti” continuano a contribuire al consolidamento di questa idea.

 

Se dovessi riassumere la tua musica in tre parole, quali sceglieresti e perché?

La prima parola che mi viene in mente è Essenziale, nel senso che cerco sempre di essere chiaro e conciso quando scrivo e compongo. So che gli ascoltatori mi offrono il loro tempo e sento il dovere di riempirlo di contenuti… e poi è essenziale per me: mi aiuta a capirmi e sono sicuro che mi aiuterà a farmi capire.
Intima perché nasce dai testi dei miei diari e racconta l’uomo che sono, con estrema sincerità. La manterrò sempre molto personale perché ho ormai ben chiaro il percorso che intendo fare. Crescerà, maturerà insieme a me e dividerà la vita in capitoli, testimoniando gioie e dolori, cadute e conquiste.
La terza è Giramondo e viene dalle considerazioni dei miei primi fan: mi hanno detto tutti che le mie canzoni ispirano il viaggio e sono perfette come sottofondo in treno e simili. Mi piace moltissimo pensare che il mio viaggio interiore sia “applicabile” all’esterno e che questo album sia associato all’idea di movimento.

 

Come ti immagini il tuo primo concerto live post-pandemia?

Già c’è stato un piccolo concerto in acustico, in occasione della presentazione del mio album Line of Light, in uscita il 15 ottobre. Ho risposto ad alcune domande e suonato diverse canzoni in una serata magica ed emozionante.
Eravamo intorno ad un pozzo al centro di un piccolo chiostro. Si è creata un’atmosfera meravigliosa e per un’ora ci siamo dimenticati di tutto, eravamo fuori dal tempo. Non avrei saputo immaginarlo più bello di quanto sia stato.