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Tag: love

Buon VEZ Valentino con la nostra Playlist

San Valentino è una festività che per molti non ha senso di esistere. Per loro si tratta di una ricorrenza stupida inventata probabilmente dalle marmotte che incartano il cioccolato sulle Alpi svizzere per aumentare i loro introiti.

Dall’altra parte troviamo invece gli inguaribili romantici. Tutti quelli che amano il 14 febbraio alla follia, che non vedono l’ora che arrivi questo giorno per festeggiare con il proprio partner.

Che voi vi troviate da una parte o dall’altra però una cosa non cambia: San Valentino è la festa dell’amore.

Troppo spesso secondo me ci confondiamo e pensiamo che sia soltanto la festa degli innamorati ma in realtà se noi ampliassimo i nostri orizzonti potrebbe acquistare un senso nuovo.

San Valentino è la festa dell’amore in tutte le sue forme: quello tra genitori e figli, l’amore tra amici e quello per le nostre passioni. Ognuno in questa giornata che sia single o accoppiato ha almeno una persona o una passione che ama e che riempie le sue giornate.

L’usanza di scambiarsi regali in questo giorno ha origini antichissime e risale, pensate un po’, al medioevo quando era di moda l’amor cortese. Noi di VEZ, che a modo nostro amiamo le tradizioni, quest’anno abbiamo pensato di fare un piccolo dono a tutti voi (anche a te che stai leggendo questo pezzo storcendo il naso).

Siccome la nostra passione è la musica abbiamo unito i nostri cervelli e abbiamo creato una playlist per voi che contiene canzoni di ogni genere: ballate, serenate, canzoni strappalacrime, brani sensuali, grandi classici e anche qualcosa che viene dalla nostra infanzia.

Ma Vez non siamo solo noi della redazione: siete anche, e sopratutto, voi che ci leggete. Ormai fate parte del gruppo e quindi anche i brani che ci avete segnalato via Instagram e via Facebook hanno trovato la loro collocazione nella playlist.

Penso di essermi dilungata anche troppo e quindi vi lascio ascoltare le vostre canzoni in pace.

Buon VEZ Valentino regaz!

 

Laura Losi

 

Ma quanto è puttana questa felicità?

Se ieri sera avessi avuto modo di fermare un attimo Tommaso Paradiso (nella sua totale illegalità estetica, tra l’altro) avrei preteso una risposta chiara e tonda a una mia domanda.

Poiché uno dei miei motti è: la vita è una puttana poi arriva lui e sostituisce la parola “vita” con “felicità” e mi rendo conto che la felicità è puttana davvero, ma davvero tanto. Una felicità “che dura un minuto ma che botta ci da”.

Ieri sono arrivata all’Unipol Arena di Bologna, per la terza tappa del tour dei TheGiornalisti, band che ormai non ha bisogno di grandi presentazioni, perché nel giro di pochi anni è riuscita benissimo a presentarsi e farsi spazio da sola nel panorama della musica italiana.

Sono arrivata a Bologna con la mia compagna di avventure e disavventure, nonché direttrice di questo magazine: Sara Alice Ceccarelli.

Il LOVE tour ha registrato sold out in ogni palazzetto possibile, con l’aggiunta di un secondo giro di date, perché per questo primo giro i biglietti sono andati letteralmente a ruba.

Tutto esaurito, un po’ come me e come i parcheggi intorno all’Unipol Arena (ndr).

Amo la parola LOVE, anche se ieri, appunto, il titolo della mia giornata non era proprio questo, ma la musica aiuta in ogni circostanza.

Alla musica non rinuncerei mai, neanche in una di quelle giornate talmente storte nelle quali la parola LOVE vorresti tipo eliminarla dal vocabolario.

Ma bando alle ciance e si va.

Inizio live previsto per le 21:00 e dalla tribuna est è tutta un’altra storia.

Dopo il classico quarto d’ora accademico inizia lo spettacolo, con un pubblico in delirio e una partecipazione continua, nessuno ha smesso di urlare e cantare. Nemmeno per un attimo.

Un concerto nel concerto, insomma, iniziato con Zero stare sereno e da lì, è stato un andare avanti e indietro nel tempo.

Brani come Fatto di te e Il tuo maglione mio, si alternano a pezzi del nuovo album come Controllo e Una casa al mare.

Non sono mancati neanche pezzi storici storici come Proteggi questo tuo ragazzo e Promiscuità, hit di inizio carriera che non tramonteranno mai, e che per chi segue la loro musica dagli esordi, finiscono per emozionare sempre un po’ di più.

L’unica canzone che avrei eliminato dalla scaletta è Riccione, ma solo perché ho rifiuto per quei singoli super commerciali che non rispecchiano assolutamente lo stile essenziale del gruppo.

A questo live non è mancato nulla. Si è vista una band consolidata e un Tommaso Paradiso in formissima, che tra salti e battute col pubblico, è stato capace di intrattenere andando oltre le solite frasi che si dicono durante i live.

Originali? COMPLETAMENTE.

 

Testo: Claudia Venuti

Foto strappalike anche se non intenzionale: Sara Alice Ceccarelli