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Tag: Luca Ortolani

Lazza @ Unipol Arena

L’Unipol Arena di Bologna stasera è praticamente tutta tinta di bianco per il colore delle magliette dell’album Sirio, del rapper milanese Lazza. Il pubblico è composto quasi esclusivamente da fedelissimi e giovanissimi: i ragazzi si rivedono nel cantante, cercano libertà, a volte sono spocchiosi, a volte malinconici e romantici. Respiro un’aria fantastica: forse è l’aria di rivalsa del rap italiano, che dopo tantissimi anni riesce a vedere diversi artisti che riempiono i palazzetti di tutta Italia.

Il pubblico è già caldissimo, ma viene caricato ulteriormente da un breve DJ set che riproduce le hit rap italiane più famose, come Non Lo Sai di Shiva e Blauer di Paky, poi si spengono le luci. Una volta riaccese, si notano, sul palco, un quartetto d’archi, la band (composta da tastierista, batterista, chitarrista e bassista) e un pianista, quasi al centro.

Lazza inizia a cantare Ouverture prima di salire sul palco e, chiaramente, una volta entrato fa impazzire il pubblico. Prosegue con altri due banger, poi si interrompe per un breve discorso, una piccola intro per la canzone successiva, poi riparte a cantare.

Il live non ha difetti. L’artista non sbaglia un colpo, né nei ritornelli più melodici, né nelle strofe più aggressive (tipo ZONDA). Tiene bene il palco, cavalca come un cavallo pazzo, salta, urla, scherza e gioca con gli altri musicisti. A buon proposito, sia la band che la strumentale classica è di altissimo livello. Vedere (come ha sottolineato lo stesso Lazza) dei violini dal vivo ad un concerto rap è effettivamente inusuale, ma riesce a regalare dinamicità e freschezza al live, unendo l’autenticità degli strumenti suonati dal vivo.

Certo, il rap è evoluto tantissimo negli ultimi anni, ed è cambiato altrettanto. Oltre ai brevi spezzoni che fanno da ponte fra un pezzo e un altro (tipo il rapper che firma un pallone Super Santos portato da un fan) , il concerto vede presenti diversi ospiti, consueto in un live di Lazza; inutile dire che con artisti del calibro di Capo Plaza e Fred De Palma siano state messe a dura prova le strutture antisismiche dell’Unipol Arena.

Un live davvero speciale, per chiudere il tour di Lazza, che ancora una volta si è imposto come uno dei migliori rapper nella scena nazionale. Ma d’altronde, è vero che “se scrivi Zzala leggi garanzia”.

Riccardo Rinaldini

 

Grazie a Goigest | Studio’s

Coma Cose Club Tour 2023

 

• Coma Cose Club Tour 2023 •

 

17 Marzo – 25 Aprile 2023

Padova – Bologna – Firenze – Napoli – Modugno – Londra –  Roma – Torino – Milano – Senigallia – Parma

 

In questo tour ho avuto l’ennesima conferma che le piccole cose ti migliorano la vita.
Ho capito che sentirsi liberi è bellissimo, che tornare in van con la band dalla location all’hotel con sotto Domination dei Pantera è la cosa più bella che mi possa capitare, che se vuoi una cosa devi chiederla, ho imparato a dire di no, che dire una parola in più o una in meno molte volte può far male, che se a Bari ordini un crudo di pesce te ne portano due, che un abbraccio ti cambia la giornata, che il romagnolo sta simpatico a prescindere, che basta una donna per sciogliere un uomo, ho imparato a mentire, ho imparato a lasciare andare ma anche non mollare, che la gente ti vuole bene, che i tecnici e i tour manager pensano che il fotografo non faccia un cazzo (scherzano ovviamente, credo), ho imparato che l’apparenza inganna, che è bello stare in giro ma ancora di più tornare a casa, ho imparato a riposarmi, ho capito che sono vecchio per fare serata, che se post concerto non saccheggi il camerino di Fausto e Francesca in tempo lo fa qualcun’altro, ho imparato a rispondere su whats….no dai scherzo, che i Gin Tonic mi vengono bene, che Agosto Morsica, che dire grazie è sottovalutato, che se desideri una cosa con tutto il cuore prima o poi arriverà, che i momenti più belli non hanno foto, che la gente è invidiosa, che il pubblico dei Coma Cose è il migliore, che è bello fotografare Mancarsi ma ancora di più cantarla a squarciagola stando abbracciato a qualcuno, ho imparato che ne vale sempre la pena. Ho imparato.

Un grazie di cuore a Fausto e Francesca, alla band (Riccardo, Fabio, Carlo, Gregorio, Giulia), a Filippo, Ambra, Francesca, Michele e tutta Asian Fake, Palace Agency, William, Claudia, Fulvio “Muf”, Lucia, Ciko, Sam e tutti i tecnici.

Avril Lavigne @ Kioene Arena

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• Avril Lavigne •

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Girlfriends

Kioene Arena (Padova) // 23 Aprile 2023

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foto: Luca Ortolani

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GIRLFRIENDS

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Francesca Michielin @ Teatro Nuovo

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Francesca Michielin

Teatro Nuovo (Ferrara) // 04 Aprile 2023

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foto: Luca Ortolani

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Shiva @ Estragon Club

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Shiva

Estragon Club (Bologna) // 18 Marzo 2023

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Devo dire che mi mancava davvero Bologna, in special modo l’Estragon. Avrebbe suonato Shiva, e non sapevo proprio cosa aspettarmi dal concerto di un rapper tanto versatile quanto fedele a sé stesso, sia nei contenuti che nella musicalità, quindi mi sono approcciato al live con la curiosità di un bambino che entra in un negozio di giocattoli.

L’ambiente faceva sia biglietto da visita per Shiva, con una porta e delle fiamme rosse come scenografia sul palco, che come fotografia dell’adolescenza moderna: Nike tn squalo ai piedi, tute, skinny jeans e giubbotti lucidi per i ragazzi, le ragazze vestite con pantaloni larghi ma top aderenti, vestiti stretti. Quasi tutti con lo sguardo cattivo e un po’ perso. Non potevano mancare i “bally”, gergo per indicare il passamontagna, accessorio principale dell’abbigliamento trap/drill. La scenografia è tutta tendente al rosso, colore che rappresenta l’artista. Credo fermamente che il mondo dei ragazzi oggi sia velato, quasi invisibile e intangibile per chi non ci sta dentro. È estremamente facile perdersi in pregiudizi vari. Dove tanti vedono ragazzi che provano a tutti i costi a fare i duri, io ci vedo giovani che hanno trovato un mondo che gli appartiene, composto soprattutto di insicurezza e amore mascherato dalla criminalità, e la svolta romantica di Shiva dell’ultimo periodo ne è un esempio. Ridono, è il loro mondo, è il loro ambiente. alcuni ballano, altri fumano a sgamo un paio di Heets, altri si sistemano la bandana (rigorosamente rossa). Poi ci sono le coppie che si concedono qualche momento intimo, incerti nel toccarsi, nel baciarsi, con mani e labbra che respirano di prime esperienze. 

Shiva entra proprio dalla porta in mezzo al palco al grido di “BU BU MILANO”. Il pubblico esplode. Veste felpa college e jeans skinny vita bassa. Le scenografie sono di alto livello, fra costose Ferrari e bicchieri pieni di purple drank. Shiva posa, rappa, non si muove molto ma tiene bene la strumentale e riesce a far cantare bene il pubblico, che è completamente impazzito per il rapper. Non canta il ritornello di Aston Martin, ma è mixata talmente bene che il pubblico impazzisce e saltano tutti a tempo. “Questo è il mio primo tour. Da ragazzino prendevo mille autobus, facevo mille giri, so che cosa si prova a non avere niente”. Durante il live stringe mani ai ragazzi, esclamando “Questa è la mia fottuta gente”. Riesce a performare l’intro di Soldi Puliti facendo fare un cerchio al pubblico che, senza esitare, inizia a saltare appena parte la parte strumentale. 

A livello tecnico non è stato il miglior live di sempre, fra la voce mixata male e l’artista che, ogni tanto, prendeva fiato durante l’esecuzione di un brano. Tutto sommato, però, il suo pubblico si è divertito, ha apprezzato l’artista che ama, capace di farli immergere nell’immaginario drill come nessun altro. Forse stanotte, davvero, “Bologna è dipinta di rosso”.

 

Riccardo Rinaldini

Foto di Luca Ortolani

 

Scaletta

Non è Easy
Cup
Aston Martin
Rollie AP
Niente Da Perdere
Cicatrici
Un altro Show
Purosangue
Gelosa
Soldi in Nero
Soldi Puliti
Regina del Block
Pensando a Lei
Take 4
Star
Fendi Belt
Tuta Black
La Mia Storia
Mon Fre
Alleluia
Bossoli
Non Lo Sai

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Måneskin @ Unipol Arena

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• Måneskin

Unipol Arena (Bologna) // 17 Marzo 2023

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The Damned @ Alcatraz

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• The Damned •

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Smalltown Tigers

Alcatraz (Milano) // 11 Marzo 2023

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SMALLTOWN TIGERS

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Fantastic Negrito @ Teatro Verdi

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• Fantastic Negrito •

 

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Teatro Verdi  (Cesena) // 19 Febbraio 2023

 

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[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

VEZ5_2022: Luca Ortolani

A dicembre scorso, mentre pubblicavamo per il secondo anno di fila le personali top 5 della redazione e degli amici di VEZ, ci eravamo augurati come buon proposito per l’anno nuovo di tornare il prima possibile e in modo più normale possibile ad ascoltare la musica nel suo habitat naturale: sotto palco.
Nel 2022 tutto sommato possiamo dire di esserci riusciti, tra palazzetti di nuovo pieni e festival estivi senza né sedie né distanziamenti. Però ormai ci siamo affezionati a questo format-resoconto per tirare le somme, quindi ecco anche quest’anno le VEZ5 per i dischi del 2022.

 

Machine Gun Kelly Mainstream Sellout

Amo il Punk Rock e amo Machine Gun KellyCon questo secondo album della sua nuova vita musicale si riconferma ai vertici delle classifiche e del mio cuore.

Traccia da non perdere: Maybe (feat. Bring Me The Horizon)

 

Arctic Monkeys The Car

Settimo album in studio per la band britannica, a mio avviso un piccolo capolavoro che deve essere ascoltato obbligatoriamente anche da chi non li ama.

Traccia da non perdere: Sculptures Of Anything Goes

 

The Smashing Pumpkins ATUM Act I

Dopo gli ultimi episodi musicali di Corgan e compagni non avrei mai pensato di ascoltare un album come questo. Odiato da tanti, io al contrario l’ho amato fin dal primo ascolto. Ora attendiamo i restanti due capitoli dell’opera.

Traccia da non perdere: The Gold Mask

 

Taylor Swift Midnights

Midnights è un mix di synth, voci effettate, violini e atmosfere vintage. “Canzoni scritte nel cuore della notte, un viaggio attraverso incubi e sogni dolci.” È tornata Taylor, e lo ha fatto alla grande.

Traccia da non perdere: Maroon

 

Ernia Io Non Ho Paura

Un lavoro che racconta le ansie e le paure della sua generazione. Ospiti del calibro di Marco MengoniGuéSalmoGeolierRkomi e Gaia, ma Buonanotte vale da sola tutto l’album.

Traccia da non perdere: Buonanotte

 

 

Luca Ortolani

Memorabilia @ Cocoricò

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“Di notte la musica e le stelle sono l’energia vitale che genera un prezioso diamante.
Una città di cristallo, costruita sotto una piramide mistica, luogo di meraviglie e paradisiache sensazioni.”

Il Cocoricò è il club numero uno in Italia, conosciuto in tutto il mondo per la scelta musicale, il divertimento e la trasgressione; la forma piramidale del tetto della sala principale ed il logo del locale sono delle icone per tutti i clubbers e gli appassionati di musica techno.

Personalmente ho varcato la soglia del Cocco (lo abbrevieremo cosi) nell’estate del ’99 e me ne sono subito innamorato: la scelta musicale, la libertà di espressione e l’assenza di giudizi delle persone che lo frequentano mi hanno portato infinite volte a ballare sotto la piramide.

Negli ultimi anni, sono saliti sulla consolle del Cocco, deejay del calibro di Armin Van Buuren, Avicii, Tiesto, Skrillex, Martin Garrix, Deadmau5 e tantissimi altri, ma la serata per eccellenza è sicuramente il Memorabilia.

Il Memo è un format solido che vede alternarsi alla consolle i deejay che hanno segnato la storia del locale ed è l’unica serata dove il pubblico può ascoltare le vecchie canzoni house/techno/progressive/hardcore degli anni ’90 suonate principalmente da vinile, rivivendo le atmosfere di allora.

Questa edizione ha visto la partecipazione di Saccoman, Cirillo, PCP aka Marc Acardipane, Ricci Jr accompagnati dalle performance teatrali dell’immancabile Principe Maurice, nel privè T-Room (ex Titilla) si sono invece esibiti Claudio di Rocco e Federica Baby Doll.

Il Cocoricò in seguito a varie problematiche aveva chiuso nell’estate 2019 fino alla riapertura ufficiale del 25 Novembre 2021.

Questo è il primo Memorabilia dopo la riapertura.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1648155755696{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21604″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Data l’importanza dell’evento non voglio perdermi nemmeno la prima nota di questo Memo, così alle 23:45 sto già salendo le scale del Cocco dove in cima posso ammirare la performance del Principe Maurice (attore, cantante e performer amatissimo da tutti i clienti del locale) che si presenta seduto su una sedia, vestito total white con camicia di forza e copricapo astratto nero. Accanto c’è il suo guardiano, è scalzo ed in look total black con una maschera sul viso. Il guardiano rimane immobile mentre il principe dice frasi senza senso ed impreca contro le persone che si fermano a fotografarsi con lui.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1648155772406{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21603″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Degno di nota anche il travestimento nella seconda parte della serata, in abiti da sacerdote con una tunica dorata, un copricapo con cresta a punte ed una maschera dorata con il calco del suo volto.

Intanto in sottofondo sentiamo già la selezione musicale di Saccoman, che per iniziare ci coccola con della techno molto ricercata e che personalmente non avevo mai sentito, un set pulito, affascinante e seducente. Il ritmo pian piano aumenta e Saccoman ci delizia con la sua storica chiusura di set, Pyramid Soundwave (Sunshine Dance), saltiamo tutti a mani alzate ed intoniamo “I need your loveeee like a sunshine!”, quanto amo questa canzone![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1648155784829{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21602″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21600″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Alle 2:00 in punto salutiamo Saccoman e diamo il benvenuto a Cirillo e al discorso del Principe Maurice che dà ufficialmente inizio al Memorabilia.

“Ci sono tre modi per essere liberi:
Essere ricchi, essere pazzi, essere al Memorabilia!
Viva la libertà!”

Cirillo inaugura il suo set con December the 22nd 1974 di Nyloc per poi mettere su dischi bellissimi: Pull Over di Speedy J, Zombie Nation di Kernkraft 400, Universe of Love di RMB solo per citarne alcuni. Grazie anche per averci fatto ascoltare Harmonic Groove del mio compaesano Killjoy, apprezzatissima.

Tra fumo, luci e laser di tutti i colori, il set di Cirillo scivola via veloce, la gente è carica e la pista è piena, pronta per accogliere in consolle la leggenda PCP aka Marc Acardipane.

Marc butta giù letteralmente la piramide del Cocco con la sua selezione di Classic Hardcore. Con classe, genio e carisma fa fuoriuscire melodia e potenza dalle casse. Molti dischi sono sue produzioni storiche, come Atmos-Fear di Rave Creator & The Mover, Deal with Beats di Nasty Django & Cirillo, Pitchhiker di Pilldriver, Slave to the Rave di Inferno Bros, tra le altre hit che non ci annoieranno mai da segnalare sicuramente, Purple Moon e Shining di Miro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1648155799195{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21606″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”21607″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Verso l’1:30 ha anche aperto la sala T-Room dove troviamo sonorità house, il Ciao Sex e lo Strix che per chi non lo conoscesse è un piccolo privè all’interno del bagno delle donne principalmente indirizzato ad un pubblico gay.

Non voglio sminuire i privè ma personalmente ho usufruito di questa parte del Cocoricò più come decompressione che altro.

La mia avventura al Memorabilia finisce purtroppo prima che Ricci Jr riesca a salire in consolle, complice la stanchezza e forse anche la vecchiaia per questa volta non sono riuscito a fare chiusura.

Allo staff del Cocoricò vanno i complimenti perché è riuscito a ridare vita a questo storico club che si presenta bello, elegante e pulito con un ottimo impianto audio e luci pazzesche; ai ragazzi della sicurezza (non era facile sostituire gli Angels), all’organizzazione per aver gestito in maniera impeccabile l’ingresso al locale e infine ai ragazzi e ragazze dell’animazione/immagine.

Ci sono anche alcune cose che non ho apprezzato e che a mio avviso stonano sull’immagine del locale, come l’orario di ingresso non rispettato, non poter uscire dal locale a nessun orario – se esci, per rientrare devi ripagare il biglietto! e infine l’assenza di consumazione nel biglietto di ingresso.
Sulla prima ci si può passar sopra, ma sulle ultime due proprio no.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row css=”.vc_custom_1648155810645{margin-top: 10px !important;margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column][vc_single_image image=”21611″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]In questa serata ho vissuto tempi lontani, ho vissuto il passato, ho toccato il presente e nello stesso momento assaporato il futuro, ma il momento è ora. È ora che bisogna pretendere il meglio e viverlo, perché le emozioni sono il bene più prezioso che abbiamo, in queste serate ogni minuto diventa lungo una vita e ogni singola sensazione percepita dal nostro corpo è un’avventura sensoriale senza fine. Sinestesia.
Non abbiamo scuse, vogliamo e dobbiamo pretendere il meglio.
Noi che conosciamo la notte e abbiamo le mappe per orientarci.
Noi che abbiamo scelto la piramide dei sogni sulla collina delle meraviglie.

Grazie Cocoricò, grazie Memorabilia.

 

Luca Ortolani

 

Foto: Alessandro Dellago
Grazie alla direzione artistica del Cocoricò per averci permesso di utilizzare il materiale fotografico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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