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Tag: parma

Coma Cose Club Tour 2023

 

• Coma Cose Club Tour 2023 •

 

17 Marzo – 25 Aprile 2023

Padova – Bologna – Firenze – Napoli – Modugno – Londra –  Roma – Torino – Milano – Senigallia – Parma

 

In questo tour ho avuto l’ennesima conferma che le piccole cose ti migliorano la vita.
Ho capito che sentirsi liberi è bellissimo, che tornare in van con la band dalla location all’hotel con sotto Domination dei Pantera è la cosa più bella che mi possa capitare, che se vuoi una cosa devi chiederla, ho imparato a dire di no, che dire una parola in più o una in meno molte volte può far male, che se a Bari ordini un crudo di pesce te ne portano due, che un abbraccio ti cambia la giornata, che il romagnolo sta simpatico a prescindere, che basta una donna per sciogliere un uomo, ho imparato a mentire, ho imparato a lasciare andare ma anche non mollare, che la gente ti vuole bene, che i tecnici e i tour manager pensano che il fotografo non faccia un cazzo (scherzano ovviamente, credo), ho imparato che l’apparenza inganna, che è bello stare in giro ma ancora di più tornare a casa, ho imparato a riposarmi, ho capito che sono vecchio per fare serata, che se post concerto non saccheggi il camerino di Fausto e Francesca in tempo lo fa qualcun’altro, ho imparato a rispondere su whats….no dai scherzo, che i Gin Tonic mi vengono bene, che Agosto Morsica, che dire grazie è sottovalutato, che se desideri una cosa con tutto il cuore prima o poi arriverà, che i momenti più belli non hanno foto, che la gente è invidiosa, che il pubblico dei Coma Cose è il migliore, che è bello fotografare Mancarsi ma ancora di più cantarla a squarciagola stando abbracciato a qualcuno, ho imparato che ne vale sempre la pena. Ho imparato.

Un grazie di cuore a Fausto e Francesca, alla band (Riccardo, Fabio, Carlo, Gregorio, Giulia), a Filippo, Ambra, Francesca, Michele e tutta Asian Fake, Palace Agency, William, Claudia, Fulvio “Muf”, Lucia, Ciko, Sam e tutti i tecnici.

Mayhem @ Campus Industry

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• Mayhem •

+

MORTIIS

Whiskey Ritual

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Campus Industry (Parma) // 08 Maggio 2022

 

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MORTIIS

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WHISKEY RITUAL

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Fontaines D.C. @ Barezzi Festival

È sabato sera, sono all’interno del Teatro Regio di Parma. 
Ho superato colonne ioniche, ho adocchiato Muse, un Apollo, Baccanti e sulla mia testa incombono Aristofane, Euripide, Plauto e Seneca. Attorno velluto e un pubblico abbondantemente over trenta, non ci sono abiti da sera e binocoli da teatro.
Il contrasto è già potente, da un palco laterale pende una bandiera irlandese.
Sul palco un telone con la grafica dell’ultimo album dei Fontaines D.C., A Hero’s Death. Caso vuole sia rappresentata una statua raffigurante un eroe del ciclo dell’Ulster.
Il gruppo nasce nel grembo del British and Irish Modern Music Institute di Dublino, appena quattro anni fa. Pubblicano due raccolte di poesie, la prima, Vroom, è dedicata ai poeti beat Jack Kerouac e Allen Ginsberg, mentre la seconda, Winding, si ispira alla tradizione irlandese: James Joyce e William Butler Yeats su tutti.
La setlist della serata è ampiamente annunciata. I ragazzi hanno solo due album alle spalle e durante il tour nel Regno Unito hanno eseguito le canzoni seguendo un indice ben preciso, con pochissime eccezioni. E sarà breve, perché non amano chiacchierare, quando sono sul palco.
Questo il contesto. Questo il menù.
Le variabili siamo noi, molti dei quali a digiuno da concerto da diversi mesi (anni?) e la reazione dei cinque davanti a un pubblico seduto, mascherato e comodamente alloggiato tra velluti e stucchi dorati.
Abbiamo il materiale esplosivo, l’innesco e il detonatore. Abbiamo alte aspettative e un bisogno disperato di ritrovare la musica condivisa dal vivo.

 

vezmegazine 350 fontaines dc andrea ripamonti teatro regio Parma 06112021

 

E infatti quello che attendevo, accade poco dopo.
A pochi metri da me, con una prepotenza stupefacente, la musica si riprende la sua parte fisica, carnale. Mi ero dimenticato di quanto fosse importante, di quale fosse l’impatto di un live. Il contesto aiuta, il cantante, Grian Chatten, fa il resto. Durante la prima canzone distrugge l’asta del microfono, ci rimette un dito, ma sembra posseduto dalle Muse del foyer, sembra lui stesso una baccante. Cammina, corre, le dita delle mani a seguire emozioni, parole, quasi che la musica la si possa toccare, mentre dal palco scivola verso il pubblico. Canta, enuncia, elenca, si sbraccia, si sdoppia, si perde. È uno spettacolo di furia e gioventù, è una guida tra le parole che escono a valanga, soprattutto nei pezzi del secondo album.
E mentre lui gioca a fare il pazzo, sbagliando raramente una nota, gli altri sono colonne che reggono una parte monolitica e precisa dello show, perché i Fontaines riescono a passare da pezzi puliti e precisi a veri e propri muri sonori, con testi e sottostesti, ricchi e opulenti, come durante la grassissima doppietta Living in America e Hurricane Laughter, cotta per l’occasione nello strutto e unta di Sangiovese.
Il vaccino mi consente di urlare Sha-Sha-Sha scevro di sensi colpa, e poi mi perdo senza vergogna nelle stanze più oscure dei loro pezzi più intimi , evocatori di fantasmi (Ian Curtis ieri sera era a teatro, sia chiaro) e di immagini quasi cinematografiche.

 

vezmegazine 482 fontaines dc andrea ripamonti teatro regio Parma 06112021
La musica ieri sera si è ripresa i corpi di chi la esegue, si è ripresa lo spazio di un palco. Anche l’asta del microfono, massacrata, maltrattata, spostata e abbandonata da Chatten diventa parte della band. Crea vuoto, crea attesa.
È un flusso di coscienza, sopra e sotto il palco. Ed è meraviglioso.
Così il pubblico scopre la sesta legge di Otis Day, quella che recita “qualunque natica, prima o poi, si stacca dalla sedia e inizia a ballare”, e quindi, vinto l’imbarazzo di farlo in un tempio, la platea rompe gli indugi e abbandona i velluti dei sedili. Alcuni raggiungono la più preziosa e artistica transenna della loro vita e l’unione tra gruppo e pubblico si completa. Aggiungiamo un paio di giri di pelle d’oca e direi che abbiamo saziato pancia e cuore. Il diaframma già era in festa nel risentire quel sano riverbero musicale.
È stato un ritorno alla grotta di Platone. Un ritorno allo spettacolo, alla proiezione della realtà, che di realtà ne abbiamo già presa sui denti un po’ troppa, da un paio di anni a questa parte. Solo tornando sotto un palco ho potuto sentire il reale peso di quella assenza. Attendere così tanto per tornare a rivivere un concerto lo ha però anche riempito di nuovi significati, lo ha reso ancora più speciale.
Cari Fontaines D.C., sarete la mia “seconda volta”, perché il primo vero concerto dopo una pandemia, credo, non lo si scorderà mai. Quindi, consiglio per gli acquisti: a marzo i ragazzi torneranno in quel di Milano. È quasi d’obbligo esserci. 

 

Andrea Riscossa

 

Setlist
A Hero’s Death
A Lucid Dream
Sha Sha Sha
Chequeless Reckless
You Said
I Don’t Belong
The Lotts
Living in America
Hurricane Laughter
Too Real
Big
Televised Mind
Boys in the Better Land

Roy’s Tune
Liberty Belle

 

 

Grazie per le foto ad Andrea Ripamonti e Rockon.

Groundation al Parma Music Park

Dopo la recente inaugurazione, entra nel vivo la programmazione del Parma Musica Park, presso la Villa del Fulcino di San Polo di Torrile. A giugno si susseguiranno le date di Cannibal Corpse, Groundation, Capo Plaza, MadMan, Pinguini Tattici Nucleari e I Hate My Village – che recuperano la data rimandata per pioggia – più il festival a tema dedicato a Woodstock e la Fiera del Mistero. I biglietti sono tutti in prevendita sul circuito Ticket One, online e nei punti vendita.

Sul fronte peace and love, sabato 15 festival dedicato a Woodstock e alle sue sonorità, nel cinquantesimo anniversario dell’evento musicale più importante di sempre, e a seguire, lunedì 17, concerto degli americani Groundation – che tornano in Italia per presentare il loro ultimo lavoro “The Next Generation”. Early ticket a 10 euro più prevendita, ancora per poco tempo.

Canzone d’autore, rap, pop, rock, indie, reggae, metal. Ce n’è per tutti i gusti nel programma del Parma Music Park. Per restare sull’ultimo citato, il metal, la parte del leone spetta ai Cannibal Corpse, formazione storica del genere in concerto a San Polo di Torrile martedì 25 giugno con il tour di “Red Before Black”, apertura dei Sadlist. Ingresso 34,5 euro compresa la prevendita.

Giovedì 27 giugno si recupera la data de I Hate My Village rimandata per pioggia. Uno dei gruppi rivelazione del 2019, che nasce dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”. Ingresso gratuito.

Capo Plaza suonerà dal vivo venerdì 28 giugno con “20”, il suo primo album, pubblicato nel 2018 e insignito con due dischi di platino: un bel traguardo per il giovane rapper salernitano reduce anche da un tour europeo – cosa non particolarmente comune per un artista italiano – che si è concluso con un sold out all’Alcatraz di Milano. Ingresso 23 euro più diritti di prevendita.

Sabato 29 giugno i Pinguini Tattici Nucleari, con il nuovo disco uscito a marzo “Fuori dall’Hype”. Giovanissimi, con oltre 20 milioni di streaming e più di 7 milioni di visualizzazioni su Youtube, Pinguini Tattici Nucleari sono una delle band più interessanti di questi ultimi anni. L’album è anticipato – tra gli altri – dal singolo Verdura, che ha superato il milione di ascolti su Spotify in poco più di un mese. Ingresso 20,7 euro compreso di prevendita.

L’ultimo appuntamento del mese, domenica 30, sarà con la Fiera del Mistero, evento dedicato all’esoterismo e alla magia, per la prima volta nel parmense. Ingresso 7 euro più diritti di prevendita.

Parma Music Park

L’estate in musica nella nuova arena concerti di S. Polo di Torrile, Parma

 

Anche Parma avrà la sua estate con musica e festival di primo piano: nasce nel parco di San Polo di Torrile in via Buozzi 3 una nuova arena concerti con un fittissimo programma. Sarà il Parma Music Park ad animare la stagione della città per tutta l’estate, a partire dal 24 maggio con concerti di spicco: dagli italiani come Marlene Kuntz, Capo Plaza, MadMan, Carl Brave agli internazionali come Cannibal Corpse, Groundation, Soulfly, Dub FX, Morgan Heritage e Dub Incorporation nella decima edizione del Positive River Festival, e ancora, sul fronte più indie, Ex-Otago, Pinguini Tattici Nucleari, Fast Animals and Slow Kids, Canova, I Hate My Village (Adriano Viterbini e Fabio Rondanini) più il metal medievale dei Folkstone e i festival a tema. I biglietti sono tutti in prevendita sul circuito Ticket One, online e nei punti vendita. Tutte le sere, apertura alle 19 e inizio concerti alle 21, per proseguire poi con i dj set.

L’estate di Parma sarà viva e in musica! A pochi chilometri dal casello autostradale, un imponente palco immerso nel verde ospiterà il Parma Music Park – la rassegna estiva curata dal Campus Industry Music di Parma in collaborazione con Positive River – che proporrà le migliori produzioni italiane e internazionali. La kermesse sarà dotata anche di area ristorazione, diversi bar e una zona campeggio e offrirà anche diversi eventi gratuiti. Per i più piccoli, inoltre, è prevista un’area gioco con gonfiabili, maghi e giocolieri. Una valida alternativa per le proprie vacanze: per chi resta in città e per chi verrà attirato dai nomi di richiamo.

Si comincia il 24 maggio con l’inaugurazione ufficiale, primo di tre giorni di festival gastronomico dedicato ad arrosticini e bombette più concerti, tutto a ingresso gratuito. Venerdì 24 concerto dei Folkstone, in tour con l’album appena uscito, ad aprile, “Diario Di Un Ultimo”, settimo lavoro della formazione, successore dell’acclamato Ossidiana uscito ne 2017 distribuito da Universal Music, prosegue il percorso iniziato quindici anni fa con una commistione originale di metal e suoni acustici e tipicamente associati alla musica folk del nord Europa, come cornamuse, arpe e flauti.

Si prosegue sabato 25 maggio con I Hate My Village, uno dei gruppi rivelazione del 2019, che nasce dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”. Domenica 26, a vent’anni dalla morte di Fabrizio De André, ci sarà il concerto De André 2.0: non l’imitazione di un artista inarrivabile come De André, ma una vera e propria reinterpretazione, che si prende anche dei rischi, espressivamente parlando.

Dopo i giorni inaugurali i concerti proseguiranno con un continuo susseguirsi di artisti di primo piano. Da notare, subito, il primo giugno, il concerto dei Canova. Di recente formazione, dall’uscita del primo disco, nel 2016, “Avete ragione tutti” per Maciste Dischi, non si sono mai fermati, con centinaia di date, disco d’oro, premio MEI come miglior esordio e ora il nuovo album: “Vivi per sempre”. Poco dopo, venerdì 7 giugno, è il tempo de Il Festivalino, dove suoneranno in una sola serata quattro artisti italiani freschi e nuovi, che stanno conoscendo un successo in rapida crescita: i bolognesi Rovere – che portano in tour il primo recentissimo album, “Disponibile anche in mogano” -, e poi Megha – anche lui con il primo album di studio, Superquark -, e anche Rumatera e Cogito.

Spiccano anche i rapper MadMan + Massimo Pericolo, in concerto il 14 giugno, e Capo Plaza, live il 28 giugno. Madman, classe ’88, nato nell’ambiente underground, in passato ha conquistato il disco d’oro dopo solo due mesi dall’uscita dell’album “Kepler”, fatto con Gemitaiz. Ad aprile è partito con il nuovo tour “MM VOL. 3 TOUR”. Capo Plaza con “20”, il suo primo album, pubblicato nel 2018, ha conquistato due dischi di platino: un bel traguardo per il giovane rapper salernitano reduce anche da un tour europeo – cosa non particolarmente comune per un artista italiano – che si è concluso con un sold out all’Alcatraz di Milano.

Da notare alcune date di particolare peso all’interno del programma, come quella dei Marlene Kuntz dell’11 luglio. In occasione dei 30 anni di carriera e dei 20 compiuti dal loro terzo album “Ho ucciso paranoia”, tornano in tour per l’estate con una serie di date molto speciali “30 : 20 : 10 MK2”, che si aprirà proprio al Parma Music Park. Concerti particolari che proporranno i Marlene in versione “al quadrato”, in tre ore di spettacolo in cui la prima metà sarà interamente acustica e la seconda tutta elettrica.

Spazio alla musica italiana anche il 30 agosto con Carl Brave. L’artista romano porta le sue Notti Brave nel parmense, dopo la spettacolare esibizione all’ultimo concerto del Primo Maggio, dove si è esibito tra Noel Gallagher e Manuel Agnelli: una posizione in scaletta che dice molto. 16 milioni di visualizzazioni su Youtube in sei mesi per il brano “Posso”, in cui canta con Max Gazzè, e 60 milioni di visualizzazioni in un anno per “Fotografia”, in cui invece si esibisce con Francesca Michielin e Fabri Fibra, fanno ben capire dove punti Carl Brave in termini di fama.

Canzone d’autore, rap, pop, rock, indie, reggae, metal. Ce n’è per tutti i gusti nel programma del Parma Music Park. Per restare sull’ultimo citato, il metal, la parte del leone spetta ai Cannibal Corpse, formazione storica del genere in concerto a San Polo di Torrile il 25 giugno, ma è di tutto rispetto anche il concerto dei Soulfly, da Phoenix, che il 9 luglio portano a Torrile il loro undicesimo album di studio. Sul fronte reggae le date principali sono quella degli americani Groundation il 17 giugno – che tornano in Italia per presentare il loro ultimo lavoro “The Next Generation” – e l’appuntamento con il Positive River Festival, 18-21 luglio, che giunge quest’anno alla decima edizione e per l’occasione ha fatto le cose in grande con quattro giorni di concerti di spessore: Dub FX + Manudigital (18 luglio), Morgan Heritage (19 luglio) e Dub Incorporation (21 luglio).

E ancora tanta musica indie italiana nelle sue infinite sfumature. Il 9 giugno ci saranno i genovesi Ex-Otago con il “Cosa fai questa notte? tour 2019”, dopo i recenti singoli “Questa notte” e l’originale e appassionata versione quasi morriconiana di “Amore che vieni, amore che vai”; il 29 giugno i Pinguini Tattici Nucleari – con il nuovo disco uscito a marzo “Fuori dall’Hype” – e il 12 luglio Fast Animals and Slow Kids, che hanno da poco rilasciato nuovo video “Radio radio” e album “Animali notturni”. Ancora molte altre le date di un programma ancora in aggiornamento ma che già promette faville.

 

PROGRAMMA (in corso di aggiornamento)

24-26 maggio, Inaugurazione Parma Music Park – Arrosticini vs. Bombette Festival (ingresso libero)

24 maggio, Folkstone (ingresso libero)

25 maggio, I Hate My Village (ingresso libero)

26 maggio, De André 2.0 (ingresso libero)

31 maggio, Michele Luppi Band

1 giugno, Canova

7 giugno, Il Festivalino – Rovere + Rumatera + Megha + Cogito

8 giugno, Holi Summer Festival – La festa del colore (ingresso libero)

9 giugno, Ex-Otago

14 giugno, MadMan + Massimo Pericolo

15 giugno, Viva Woodstock (ingresso libero)

17 giugno, Groundation

25 giugno, Cannibal Corpse + Sadlist

28 giugno, Capo Plaza

29 giugno, Pinguini Tattici Nucleari

30 giugno, Fiera del Mistero

9 luglio, Soulfly

11 luglio, 30 : 20 : 10 MK² Tour

12 luglio, Fast Animals and Slow Kids

18-21 luglio, Positive River Festival, decima edizione

18 luglio, Dub FX + Manudigital

19 luglio, Morgan Heritage

20 luglio, TBA

21 luglio, Dub Incorporation

30 agosto, Carl Brave

 

COME ARRIVARE al Parma Music Park:

Località San Polo di Torrile

via B. Buozzi, 3, 43056 Torrile (Parma)

 

GOOGLE MAPS

Indicazioni qui: http://bit.ly/2ULOMo8

 

BUS

Per raggiungere San Polo di Torrile in autobus da Parma puoi scaricare gli orari degli autobus delle linee Tep al seguente link: http://www.tep.pr.it/download_colorno_5.aspx

 

TRENO

La stazione di San Polo di Torrile si trova sulla linea Parma  – Brescia e dista meno di 1 km dal Parma Music Park, circa 10 minuti a piedi. È la prima fermata in treno da Parma, circa 10 minuti di treno. Ulteriori informazioni le puoi trovare su: http://www.trenord.it/it/home.aspx

 

AUTO – Dal centro città: percorrendo Via Trento – Via San Leonardo e Via Colorno in direzione Colorno Casalmaggiore Mantova, passare l’abitato di San Polo fino alla zona industriale, girare a destra nei pressi della farmaceutica Glaxo Smith Kline. Seguire poi le indicazioni segnaletiche del Festival.

 

– dall’AUTOSTRADA A1 (da Bologna o da Milano): uscita PARMA. Prendere la direzione Colorno Casalmaggiore Mantova, passare l’abitato di San Polo fino alla zona industriale, girare a destra nei pressi della farmaceutica Glaxo Smith Kline. Seguire poi le indicazioni segnaletiche del Festival.

 

Parma Music Park

Località S. Polo – via B. Buozzi, 3 | 43056 Torrile, Italia

Tel.+39 370 3300851| facebook.com/ParmaMusicPark |instagram.com/parmamusicpark

[email protected] | www.parmamusicpark.com

Rancore @ Campus Industry

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• Rancore •

 

Campus Industry Music (Parma) // 03 Maggio 2019

 

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 Foto: Mirko Fava

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Grazie a Big Time

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Mahmood @ Venticinque Aprile

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• Mahmood •

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Dimartino | Radiodervish feat. Massimo Zamboni

Piazza Garibaldi (Parma) // 25 Aprile 2019

 

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La pioggia non ha fermato l’entusiasmo dei festeggiamenti per il 25 aprile a Parma. In attesa di diventare la capitale della cultura del 2020, la città ha ospitato il concerto-evento organizzato dal Comune in collaborazione con il Barezzi Festival.

L’occasione perfetta per elevare la musica a bandiera di libertà, affinché l’arte sia l’unica arma di lotta per il riconoscimento e il rispetto dei diritti.

Sul palco di Piazza Garibaldi si sono susseguiti importanti nomi del panorama musicale italiano.

Dimartino, sulla scia del rilevante successo del nuovo album Afrodite, ha introdotto il brano Niente da dichiarare con una preghiera: “Che i confini possano essere solo montagne e non dogane”. 

L’applauso di tutto il pubblico ha poi accolto Mahmood, che ha scelto Parma come data zero del tour Gioventù bruciata. Il neo vincitore del Festival di Sanremo, visibilmente emozionato, ha ringraziato la piazza gremita: “Che bello vedervi qui, così tanti! Ci esibiamo per la prima volta in palchi così grandi… Siamo abituati a contesti molto più piccoli… quindi grazie!”

A chiudere il set, l’atteso ritorno dei Radiodervish che, con Massimo Zamboni come special guest alla chitarra, hanno presentato in anteprima nazionale l’inedito Giorni senza memoria.

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Grazie a SIDDARTA PRESS

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Testo: Laura Faccenda
Foto: Luca OrtolaniMirko Fava

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Dimartino

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Radiodervish feat. Massimo Zamboni

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Finley @ Campus_Industry

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• Finley •

 

Campus Industry Music (Parma) // 19 Aprile 2019

 

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Foto: Mirko Fava

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Grazie a Barley Arts

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John Mayall @ Campus_Industry_Music

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• John Mayall •

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8 5 t h   A n n i v e r s a r y   T o u r

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Campus Industry Music (Parma) // 29 Marzo 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a Barley Arts

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Foto: Mirko Fava

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FRANCESCO PIU

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Alborosie @ Campus Industry Music

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• Alborosie •

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Campus Industry Music (Parma) // 15 Marzo 2019

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Grazie a BPM Concerti

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto: Mirko Fava

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Kiko Loureiro @ Campus Industry Music

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• Kiko Loureiro •

 

+ Avelion

Campus Industry Music (Parma) // 12 Febbraio 2019

 

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Una goduria per le orecchie!

Sono queste le parole giuste per descrivere quello che è andato in scena ieri sera al Campus Industry Music di Parma.

A fare gli onori di casa ci pensano gli Avelion, formazione power metal parmigiana, che accolgono i primi ospiti del Campus scatenando tutta la loro energia.

Quando poi sale sul palco il trio capitanato da Kiko Loureiro si capisce subito che si farà sul serio. L’attuale chitarrista dei Megadeth comincia con i virtuosismi che ci accompagneranno per tutto il concerto.

Felipe Andreoli al basso e Bruno Valverde alla batteria non ci stanno a fare i comprimari e sfoderano tutta la loro abilità nei rispettivi assoli.

La tecnica mostruosa dei tre musicisti si fonde perfettamente in brani metal ed in sonorità più tipicamente brasiliane.

Le quasi due ore di concerto passano quasi senza accorgersene, restando estasiati dall’abilità della sezione ritmica e venendo catturati dalle melodie che escono dalla chitarra di Kiko.

 

 

Testo e Foto: Mirko Fava

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Avelion

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