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Tag: Rovere

rovere: le esperienze che fai modificano la persona che sei

I rovere, Nelson “Nels” Venceslai, Lorenzo “Stiva” Stivani, Luca Lambertini, Davide “Frank” Franceschelli e Marco “Paga” Paganelli, hanno pubblicato il loro secondo album, intitolato dalla terra a marte. Per l’occasione, abbiamo chiacchierato con uno Stiva molto emozionato per il nuovo disco nel suo giorno di uscita.

 

Ciao, Stiva! Piacere. Come va?

“Ciao, piacere mio! Tutto bene, tutto bene. Giornata lunga, con l’emozione per l’uscita del disco…dai, siamo molto contenti.”

 

Voi avete fatto questo viaggio dalla Terra a Marte: raccontaci qualcosa.

”Questo disco abbiamo iniziato a lavorarlo più di due anni fa. Ci eravamo rinchiusi in una casa di montagna nei pressi di Vipiteno e avevamo iniziato a scrivere la prime canzoni, tra cui freddo cane. Una sera, mangiando insieme con la televisione accesa sul telegiornale, abbiamo sentito questa notizia che ci diceva di tornare a casa perché si stava chiudendo.”

 

Ah, subito prima del lockdown!

“Sì, è stato assurdo perché è stata l’ultima volta che ci siamo visti per almeno due o tre mesi e ci siamo trovati a lavorare in un modo totalmente nuovo: a distanza, ognuno nella sua cameretta. E dopo un iniziale momento ovvio di fatica per la nuova situazione, sono nate un sacco di canzoni che poi in questi due anni abbiamo rielaborato, modificato e fatto nostre. Da lì è nato il disco. Il tema del viaggio dalla Terra a Marte è nato perché non potevamo viaggiare in quel periodo, se non con la mente e la musica e per me è stata quell’ancora di salvezza che ci ha tenuti attaccati alla realtà e attaccati al desiderio di vivere in un momento in cui di vita non c’era nulla. C’era solo un esistere, uno stare nelle nostre case aspettando e la musica ci ha dato modo di fare tesoro di quel tempo che ci era stato dato.” 

 

rovere dalla terra a marte

 

Qualche settimana fa è uscita crescere. Volevo chiederti: com’è stata la crescita dei rovere? 

“In realtà noi venivamo da un periodo abbastanza strano. Il 2019 per noi è stato un anno importantissimo: è uscito il nostro primo disco disponibile anche in mogano, ma abbiamo fatto anche più di cinquanta concerti. Abbiamo passato più di due mesi in giro per l’Italia dormendo in alberghi diversi ogni notte. È stato un periodo molto intenso, molto euforico, ma non ci dava il tempo materiale di riflettere su quello che stavamo vivendo e anche su quello che stavamo diventando, perché le esperienze che fai modificano inevitabilmente la persona che sei. Quindi, non avevamo mai avuto l’occasione di confrontarci con noi stessi sulla nostra vita ed è stata un’occasione di crescita poter ripensare a tutto questo. In realtà è come quando si parte per un viaggio e si cercano delle risposte…[si sente Stiva che parla con delle ragazze e cade la linea, poi mi richiama e mi dice che l’hanno fermato chiedendogli se fosse un cantante.]
Allora, parlavamo di crescere. Dicevo che questo periodo qua ci è servito sicuramente anche per fare un po’ di conti con noi stessi, come quando si parte per un viaggio, che può essere sia reale, verso un posto “vero”, sia con la mente, come con accade con la musica e con l’arte. Si cerca di ritrovare se stessi e molto spesso sono di più i dubbi che emergono rispetto alle certezze e così è stato per noi. Siamo partiti che volevamo capire chi fossimo e abbiamo commesso tanti errori, abbiamo trovato tante difficoltà. Ciò che ci portiamo a casa da questo disco è la bellezza di condividere, di fare la musica insieme tra di noi, ritrovarci. Condividere la musica è ciò che ci rende felici, perché quando lavori per due anni chiuso nella tua stanza per la maggior parte del tempo, o in uno studio con le solite cinque o sei persone, ti sembra che la musica finisca lì. Quando non ci sono i concerti, la condivisione e la risposta del pubblico non esistono. Quindi, abbiamo proprio bisogno di feedback.”

 

Poi ci sarà anche il tour. Immagino siate carichi!

“Noi non vediamo l’ora perché, purtroppo, dovevamo iniziare tra un mese. Era tutto organizzato, ma la situazione non permette di dare certezze. Ti faccio un esempio: quando suoniamo a Bologna, ci sono persone che, magari, vengono da Napoli o dalla Sicilia e che prendono un aereo e spendono ulteriori soldi. Noi ci tenevamo che l’organizzazione fosse perfetta, soprattutto per queste persone che si organizzano per non perdere tanti soldi. La situazione di emergenza non può dare certezze per i concerti, noi ci esibiamo con il pubblico in piedi e senza mascherine e abbiamo deciso che la cosa migliore fosse rinviare a luglio e godersela pienamente.”

 

Speriamo ci sia più sicurezza.

“Esatto. Come recita la nostra canzone la libertà, che è all’interno del disco, noi vogliamo che il pubblico viva in libertà il concerto. Dal punto di vista di socializzazione, di arte e condivisione e sarebbe brutto viverlo con la paura di contagiarsi, entrare in contatto ed essere troppo vicini. Cioè…no! Non vogliamo che lo vivano così, partiamo il 2 luglio con Padova, poi toccheremo la nostra città di Bologna, toccheremo Torino. Insomma, gireremo l’Italia e non vediamo l’ora.”

 

Mi viene in mente però che, anche se siete stati distanti dal pubblico, i rovere si incrociano con YouTube. Io stessa ho guardato i vlog di Nelson [youtuber famoso per i canali Space Valley e Nels, N.d.A.] in cui registravate l’album e secondo me questo vi ha avvicinato al pubblico, è un valore aggiunto.

“È indubbiamente un valore aggiunto. Io ti parlo proprio di contatto umano. È vero: i feedback li hai perché vedi le persone che condividono la loro frase preferita di una canzone, ma è comunque a distanza e non è come le persone che ti cantano davanti a un concerto. Forse ci eravamo abituati troppo bene nel 2019, però a me piace pensare che quella fosse la normalità. E ben vengano, ovviamente, tutte le occasioni di incontrarsi a distanza, perché in questi anni sono state oro. Però, a noi manca quel contatto umano, come quelle ragazze di prima che ti fermano per strada e ti chiedono se sei un cantante e non sanno neanche bene chi sei, magari ti hanno visto su una copertina, ma sono curiose e ti fermano. A noi mancano queste cose qua.”

 

Diciamo che abbiamo dovuto trovare qualche alternativa in questi due anni. Mi lego al discorso sulla crescita che facevamo prima: in questo album ho ritrovato i rovere di disponibile anche in mogano, per esempio. Però ci sono delle differenze dai lavori precedenti e, quindi, qual è il tratto distintivo di questo album oltre a quanto abbiamo detto sulla pandemia?

“Al di là delle tematiche del disco, ci sono differenze abbastanza importanti. Dal punto di vista musicale, abbiamo avuto una collaborazione che per noi è stata totalmente nuova ed è stata con Matteo Cantaluppi, il produttore del disco, noi lo stimavamo tantissimo. Desideravamo da tempo che lavorasse con noi, perché volevamo quel suono di band che lui sapeva dare. È bravissimo in questo e ha lavorato con gruppi come Fast Animals and Slow Kids, Thegiornalisti e nei suoi lavori è riuscito sempre a dare quel suono che a noi piaceva tantissimo, che sapeva proprio di suonato, con chitarra elettrica, batteria acustica. Sa fare un lavoro di mixaggio che a noi piaceva molto e quando siamo riusciti a fare il primo singolo con lui, freddo cane, l’abbiamo portato dentro tutte le altre cose e gli abbiamo proposto di fare il disco. Lui si è trovato da subito molto bene con noi ed è venuto naturale. Quindi, prima di tutto ti dico che la differenza sta in questo: nello spazio musicale si sente un bel level up, c’è una cura a livello di suoni e arrangiamenti che è diversa e anche più matura rispetto a disponibile anche in mogano. Rispetto invece ai testi, in questo disco ci siamo confrontati anche con altri autori e abbiamo scritto più canzoni e abbiamo avuto più possibilità di scelta. Rispetto a disponibile anche in mogano, è un album più lungo perché abbiamo trovato più canzoni e ci siamo detti: “Ma perché dobbiamo fare un album di dieci canzoni come l’altro?” E alla fine, c’erano quattordici canzoni che ci piacevano e le abbiamo inserite tutte ed è venuto fuori un album che, secondo me, è più sincero, parla più di noi e ci rappresenta di più. Per me, con questo disco siamo riusciti a essere più noi stessi e più riflessivi su quello che volevamo condividere. Magari, col primo disco abbiamo avuto uno strumento di comunicazione col nostro pubblico che non pensavamo di avere, non credevamo che avremmo avuto quel riscontro. Con questo disco un po’ di consapevolezza ce l’avevamo e volevamo sfruttare l’occasione per raccontare chi fossimo, perché ne sentivamo il desiderio.”

 

Dopo questi due anni, direi che fa bene qualcosa in più. Io ho finito e ti ringrazio!

“Ma il disco ti è piaciuto? Posso chiedertelo?”

 

Sì, mi è piaciuto! Però io sono molto fan di disponibile anche in mogano, ce l’ho nella testa da tanto tempo, ma anche i singoli lupo e crescere mi sono entrati subito in testa.

“Dai, sono contento, mi fa piacere. Speriamo di vedere anche te a un concerto!”

 

Certo, io ci sarò! Grazie mille, ciao!

“Grazie a te, ciao!”

 

Marta Massardo

rovere • Esce il 18 febbraio il nuovo album “dalla terra a marte” anticipato il 21 gennaio dal singolo “crescere”.

Oltre 35 milioni di stream e un Disco d’oro per la band che racconta i vent’anni negli anni ’20 come nessun altro sa fare

Pre-save “crescere”: https://forms.sonymusicfans.com/campaign/rovere-crescere/

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Esce il 18 febbraio il nuovo, atteso disco di rovere. La band continua la ricerca del proprio posto all’interno dell’universo con “dalla terra a marte”, un album che è un viaggio nello spazio e nel tempo iniziato
 con diversi fortunati singoli  – mappamondo, freddo cane, Bim Bum Bam, lupo e un percorso fatto di sold out e canzoni cantate a squarciagola – e che prosegue il 21 gennaio con il nuovo brano “crescere”.

Un successo generazionale, capace fin da subito di conquistare ogni età, dalle persone nate davanti alla TV con peter pan e bim bum bam a quelle alle prese, da adolescenti, con lo smartphone, le notifiche che non arrivano, le pene d’amore ai tempi del “tadb”.

È sotto il segno di questa continua ascesa che i rovere aprono un nuovo capitolo musicale. E oggi annunciano il nuovo album “dalla terra a marte”, in uscita il 18 febbraio 2022: un disco che ci porterà molto lontano.

“I grandi autori del passato e del presente paragonano i propri dischi a dei figli, ritenendoli come tali tutti uguali. Noi lo condividiamo a pieno. Un disco parte sempre da un’idea embrionale e col tempo prende forma, cresce e si trasforma. Il nostro secondo disco “dalla terra a marte” parte dall’esigenza di capire chi siamo e chi vogliamo essere. Per fare questo molto spesso è necessario partire, allontanarsi dalle cose che ci circondano e capirne la forma e le dimensioni. Noi, in un periodo in cui viaggiare era un desiderio impossibile, abbiamo deciso di partire con la musica e di arrivare fino a Marte. E, come tutti i viaggi fatti per capire chi si è, siamo tornati indietro più confusi di prima. Con la convinzione però che tutto questo processo ci abbia portato a crescere, come persone ed artisti. Per questo abbiamo deciso di far uscire come singolo la canzone che meno si presta a questo tipo di dinamiche discografiche. Sentiamo il bisogno, dopo 3 anni, di raccontare questa crescita e di condividere questa nuova avventura con chi ogni giorno ascolta la nostra musica.
(rovere)

Quello dei rovere diventa così un viaggio alla ricerca del proprio posto nellUniverso, tra la sicurezza del passato, rappresentata dalle fiabe e dalle citazioni ‘90s, e il diventare adulti, scrutando dalla finestra le vite e le sfide dei propri genitori. Un viaggio che presto svelerà la sua destinazione finale.
Ad accompagnare singoli e il nuovo disco ci sarà il già annunciato tour primaverile 2022, in collaborazione con Magellano ConcertiEcco le date:

10/03 Ciampino (RM) – ORION
11/03 Firenze – VIPER
16/03 
Torino – HIROSHIMA MON AMOUR
17/03 Milano – ALCATRAZ
24/03 
Nonantola (MO) – VOX CLUB
25/03 
Padova – HALL
30/03 
Bologna – ESTRAGON
31/03 
Bologna – ESTRAGON
01/04 Perugia – AFTERLIFE
15/04 
Modugno (BA) – DEMODÈ
PRODUZIONE, MIX E MASTER
Marco Paganelli, Matteo Cantaluppi

BIO
Un successo nato da subito, con il debut album “disponibile anche in mogano” e l’EP “ultima stagione” e continuato con i singoli mappamondo, freddo cane, bim bum bam, lupo e il nuovo crescere: i rovere in poco tempo hanno conquistato un’intera generazione grazie al loro modo unico di raccontarsi e raccontare l’amore. Una rapida ascesa che li porta a dominare le playlist editoriali con moltissimi singoli (a partire da tadb) e ad avere più di 90mila followers sui social. Sempre nel 2019 i rovere sono stati protagonisti di circa 60 date da headliner, andate sold out nelle principali città: da Largo Venue a Roma ai Magazzini Generali di Milano, dall’Hiroshima di Torino alla doppia data “in casa” al Locomotiv di Bologna. Un successo fatto di sold out, decibel e canzoni cantate a squarciagola.
Dopo il debut album “disponibile anche in mogano” (2019), i rovere tornano sulla scena con Mappamondo, uscito nel giugno 2020 e brano tra i protagonisti, fin da subito, delle principali playlist editoriali di Spotify. Oltre trecentomila views accompagnano un video fresco come l’estate, seguito dopo pochi mesi da un nuovo singolo, “freddo cane feat. Mameli”: un incontro nato per gioco tra Nelson Venceslai, leader di rovere, e Mameli, basato sulla forte somiglianza tra i due artisti (dettaglio che i fan non hanno mancato di sottolineare, suggerendo alla band l’idea del featuring). Il brano è accompagnato da un video che supera le cinquecentomila views. Chiude la prima parte del 2021, insieme all’annuncio del tour 2022 per Magellano Concerti, Bim Bum Bam, vero e proprio omaggio agli anni ‘80. Il singolo vede la produzione artistica di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, collaboratore storico della band.

I rovere – rigorosamente in minuscolo! –  sono inoltre stati i protagonisti di una graphic novel,“disponibile anche a fumetti”, pubblicata da Becco Giallo e disegnata da alcuni tra i migliori illustratori in circolazione, che li hanno trasformati in un quintetto di supereroi capaci di grandi imprese attraverso la sola forza della musica. Nelson, Luca e Stiva decidono di accogliere ufficialmente nel team Marco e Davide, un tempo collaboratori fondamentali e ora membri effettivi di rovere.
Il 20 settembre 2021 TADB viene certificato Disco DOro.
Il 10 dicembre inizia un nuovo capitolo musicale dei rovere con il nuovo singolo Lupo. Il 2022 inizia con crescere (21/01), che anticipa l’album “dalla terra a marte” in arrivo il 18 febbraio.


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IG: https://www.instagram.com/rovereband