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Tag: Singer

Xavier Rudd

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• Xavier Rudd •

Estragon – Bologna // 9 Ottobre 2018

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]In un Estragon gremito è andata in scena la seconda data italiana del tour Europeo di Xavier Rudd.
Dopo il concerto di ieri sera all’Atlantico di Roma questa sera tocca a Bologna.

Xavier si presenta sul palco, ovviamente scalzo, con il suo sorriso raggiante e un energia travolgente, presentando il suo ultimo disco Storm Boy.

Diverso dall’ultimo tour che aveva toccata l’Italia, dove il sound reggae era molto più presente e potente, questa volta la formazione leggermente più ridotta ha lasciato molto più spazio alle emozioni e alle musiche più spirituali, non dimenticando i suoi cavalli di battaglia come Follow The Sun, Spirit Bird, Come Let Go

Immancabile il solo (encore) in formazione “One man band” con batteria e didjeridoo che ha mandato il pubblico dell’Estragon letteralmente in visibilio.

Ultimo immancabile appuntamento italiano, domani sera (oggi 10 ottobre, ndr) all’Alcatraz di Milano.

 

Grazie come sempre a Barley Arts.

 

Testo e Foto: Michele Morri[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8795,8797,8817,8798,8825,8814,8799,8811,8816,8824,8807,8800,8804,8818,8801,8822,8796,8823,8810,8802,8819,8803,8805,8813,8806,8808,8821,8820,8826,8812,8809,8815″][/vc_column][/vc_row]

A Toys Orchestra

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• A Toys Orchestra •

Teatro Pallavicino di Polesine – Zibello // 6 Ottobre 2018

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Prendete una serata piovosa di inizio ottobre, come se fosse un clima tipicamente inglese.

Prendete un paese della bassa parmense e immaginate che sia un paese della campagna del Regno Unito.

Ed infine prendete un piccolo teatro di inizio ‘800, con l’ingresso nascosto sotto i portici di un palazzo signorile tra una bottega ed una trattoria, e trasformatelo in un pub.

Avrete più o meno il risultato che hanno ottenuto gli A Toys Orchestra ieri sera al Teatro Pallavicino di Zibello, in una delle rare volte in cui viene aperto al pubblico.

La band, nata a Salerno 20 anni fa, è riuscita a portare il suo indie rock dalle sonorità tipicamente britanniche in un ambiente che negli scorsi secoli ha ospitato melodie non proprio simili, coinvolgendo il pubblico presente grazie a musiche e testi non banali enfatizzati dall’acustica perfetta del luogo.

Luogo che, appunto, per una sera ha abbandonato le sue vesti storiche per catapultarci in un ambiente intimo e farci apprezzare al meglio un gruppo di musicisti che, non a caso, ha deciso di chiamare il loro ultimo disco Lub Dub, come i suoni che emette il cuore.

 

Grazie come sempre a DNA Concerti.

 

Testo e Foto: Mirko Fava[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8749,8748,8736,8737,8735,8734,8747,8746,8745,8733,8743,8731,8732,8742,8730,8744,8741,8740,8739,8738″][/vc_column][/vc_row]

TUTTO MOLTO BELLO 2018

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TUTTO MOLTO BELLO 2018
September 14, 2018
COMA_COSE | M¥SS KETA | SUVARI

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Quando io e Sara Alice, la mia socia, abbiamo iniziato a scervellarci per cercare un nome da dare al magazine, avevamo già chiare le caratteristiche che avrebbe dovuto avere. Doveva unire, fare sentire a casa, doveva colpire per portarti a rileggerlo e farti esclamare “no dai, lo hanno chiamato davvero così?”.
Doveva creare una reazione e, sono sicuro, che anche tu mentre lo stai leggendo, sotto sotto, stia sorridendo.
La stessa cosa l’ho provata la prima volta che ho letto il nome di questo festival: Tutto Molto Bello.“Ma che figata di nome è!” mi sono detto, “devo assolutamente andarci!”.
A quel punto ho iniziato ad informarmi e a leggere i nomi delle band che hanno confermato: Coma_Cose, Myss Keta, Pop X, I Camillas, Mezzosangue, si cazzo dovevo andarci!

Il TUTTO MOLTO BELLO è il primo torneo di calcetto per etichette discografiche, organizzato da Sfera Cubica, Modernista e Locomotiv Club, e si svolge presso il Parco del DLF di Bologna. Non solo Calcio ovviamente ma anche tanta buona musica con i concerti dell’Arena Puccini.

La scaletta del 14 settembre prevedeva i live di Suvari, M¥SS KETA e infine i Coma_Cose.

Inizia tutto con Suvari, che con il suo indie pop elettronico scalda il palco nel modo giusto.
Il progetto Suvari nasce da Luca De Santis, dopo che a causa di una forma rara di neuropatia motoria viene costretto ad una lunga degenza ospedaliera. Segue periodo di riabilitazione casalinga in uno stato di semi paralisi. È proprio a questo punto che decide di rimettersi in gioco, e lo fa con la musica. A marzo di quest’anno è uscito il suo ultimo album, Prove per un incendio. Andatelo ad ascoltare perché è veramente figo.

Se Suvari ha scaldato il palco, M¥SS KETA lo ha incendiato!
Rapper mascherata, senza regole e sempre al limite della volgarità.
Il debutto è nel 2013 con Milano, Sushi & Coca brano che presenta un testo molto diretto:
Mi faccio una tempura/ che notte da paura/ bamba soldi e sesso/ la strada del successo
O ancora: Toccami la gamba/ passami la bamba/ Kyto, Poporoya/ jo sono la tua troia.
Il pubblico del TMB impazzisce letteralmente, cantando a squarciagola tutte le canzoni, da Una Donna Che Conta a Monica, da Botox fino a Milano, Sushi & Coca. Devastante.

È ora di fare spazio al duo di Milano, Fausto e Francesca, in arte Coma_Cose accompagnati da Riccardo Fanara alla batteria.
Li avevo già visti ad aprile al Vidia Club di Cesena, ed ero rimasto sconvolto dalla bravura di questi ragazzi.
Oggi si presentano in jeans e felpa nera con la scritta “MILAMO” fresca dal loro merchandise.
Sparano a raffica, una dietro l’altra, le loro canzoni tenendo il palco come pochi sanno fare. Si muovono molto, intrattengono il pubblico e si scambiano sguardi sorridenti: le occhiate di chi sa di avere vinto.
Metto dentro lo zaino la macchina fotografica e me li godo.
Tutto Molto Bello
Non aggiungo altro.

Grazie a Sfera Cubica per il gentile invito

Foto e testo: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8676,8688,8669,8679,8667,8680,8668,8692,8690,8691,8689,8678,8677,8687,8675,8686,8674,8685,8673,8684,8672,8683,8671,8682,8670,8681,8666,8665,8652,8663,8651,8662,8664,8650,8649,8661,8658,8647,8654,8646,8656,8645,8657,8659,8655,8653,8660,8648,8644,8642,8643,8640,8641,8639,8638,8637″][/vc_column][/vc_row]

Lacuna Coil

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Lacuna Coil @ Festareggio – Reggio Emilia // September 5, 2018

+ Avelion | Break Me Down | One Lag Man

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Provate per un attimo ad immaginare una cosa sconosciuta ai più, ma di assoluto valore per voi.

Quella cosa, per i tanti metallari giunti ieri sera a Reggio Emilia, potrebbero essere i Lacuna Coil. Un prodotto italiano che resta ignoto alla maggior parte dei consumatori di musica del nostro paese.

Sì, perché se è vero che in Italia hanno fatto fatica ad affermarsi nel panorama musicale, è altrettanto vero che all’estero sono considerati una delle band metal più influenti ed un’icona del genere.

Così, ai fan nostrani, non rimane che sfruttare le poche occasioni in cui i tour della band passano per lo Stivale.

Una di quelle occasioni è capitata grazie a FestaReggio che ha permesso ai Lacuna Coil di mostrare come il premio “Best Live Band”, ricevuto ai Metal Hammer Awards, non sia stato frutto del caso.

Lo show è tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un concerto Gothic Metal: dall’outfit al trucco, passando per le movenze di Cristina Scabbia e Andrea Ferro.

Le due voci si mischiano perfettamente tra di loro e con gli altri elementi del gruppo, a ripercorrere quei successi che li hanno portati a festeggiare i 20 anni di carriera.

Grazie allo Staff di FestaReggio per la metalllissima serata!

Opening:
– One Leg Man (Reggio Emilia)
– Avelion (Parma)
– Break Me Down (Milano)

 

Foto & Testo: Mirko Fava[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8577,8576,8575,8574,8573,8572,8571,8565,8568,8570,8566,8569,8567,8564,8562,8563,8560,8561,8559,8558,8557,8555,8556,8554,8552,8553,8551,8547,8545,8546,8548,8544,8549,8550,8543,8542,8541,8533,8540,8534,8535,8536,8537,8538,8539″][/vc_column][/vc_row]

Sum 41

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SUM 41 @ Rimini Park Rock // August 31, 2018

+ Zebrahead | Waterparks

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]La giornata conclusiva del Rimini Park Rock è stata una vera e propria festa di fine estate. Il clima di allegro e l’agitazione si percepivano già dall’autobus gremito di persone che mi avrebbe portato al concerto.

Gruppi di persone, più o meno giovani, in agitazione che parlavano della possibile scaletta e canticchiavano i successi dei Sum 41, headliner della serata.

La manifestazione è iniziata con i Waterparks, giovane band dalle tonalità che virano dal rock al pop.

Dopo una breve pausa è stato il turno degli Zebrahead e delle loro due bottiglie di birra ballerine (non vorrei essere fraintesa quindi ci tengo a precisare che erano persone travestite).

Non penso si sarebbe potuta scegliere una band migliore per scaldare gli animi. Tanta grinta e tanto rock. Tutti in visibilio quando Ali Tabatabaee accompagnato dalla sua fedele bottiglia, è andato a cantare tra il pubblico.

E poi sono arrivati loro. I più attesi… Quelli che hanno accompagnato l’adolescenza di chi è nato tra gli anni 80 e 90: i Sum 41.

Nonostante la band abbia recuperato lo storico chitarrista Dave Baksh sul palco si è sentita la mancanza scenica di Stevo, uno dei membri della formazione originale.

Deryck Whibley e i suoi partono subito con il botto. Fin dalle prime note è chiaro che la canzone di apertura è Hell Song e tutti impazziamo iniziando a cantare.

I Sum ci propongono una carrellata dei loro più grandi successi e tante, tante cover. Da Another Brick in the Wall a We Will Rock You, passando per Smoke on the Water e Faint dei Linkin Park, con cui hanno chiuso il concerto.

L’apice, a mio avviso, è stato toccato verso la fine quando hanno proposto in sequenza Into Deep, Still Waiting e dopo una breve pausa Pieces e Fat Lip.

Sarà per i ricordi, sarà perché sono state le canzoni con cui sono cresciuta ma è stato il momento più bello del concerto.

Nonostante la formazione mancasse di uno dei componenti originali del gruppo e nonostante non siano più dei ragazzini, lo spettacolo che ci hanno offerto è stato emozionante.

Abbiamo potuto cantare, ballare, pogare e anche commuoverci. Perché chiunque, e posso affermare con certezza questa cosa, ha dei ricordi indelebili legati alle loro canzoni che, nel bene e nel male, ci hanno accompagnato durante i nostri anni da pischelli, anzi da regaz.

E stasera, grazie a loro, siamo potuti tornare a quegli anni, anche se è stato solo per un paio d’ore.

 

Testo: Laura Losi

Foto: Jessica Bertolina[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8500,8513,8525,8511,8522,8501,8512,8523,8499,8519,8504,8521,8517,8520,8516,8524,8518,8503,8515,8510,8509,8514,8508,8507,8506,8505,8498,8497,8488,8496,8486,8495,8494,8485,8493,8492,8483,8491,8490,8489,8484,8482,8470,8479,8472,8473,8477,8478,8476,8471,8475,8474,8481,8480″][/vc_column][/vc_row]

BAY FEST • DAY 1

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BAY FEST
12•13•14 August 2018
Parco Pavese | Beky Bay | Bellaria Igea Marina (RN)

 

DAY 1

Lagwagon

Mad Caddies

The Lillingtons

BeerBongofficial

Forty Winks

Duracel

Why Everyone Left

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]La rassegna ritrova slancio e stimolo rinnovato. La partecipazione sui social dei fans è una pentola che bolle, pronta letteralmente ad esplodere in un delirio di Punk Rock e goliardia. L’entusiasmo si sente, si tocca, anche per chi, di certe band nel corso degli anni ne ha davvero fatto avide scorpacciate.

Il Day 1 parte con il clima degno della migliore estate adriatica.

La California catapultata in Romagna, le vecchie compagnie si ritrovano per l’evento dell’anno, i fegati mettono elmetti e scudi, i ragazzi di “Adottare soluzioni punk per sopravvivere” sono la stella cometa sopra un presepe targato Bay Fest!

Ore 18:30, si parte, fuoco alle polveri.
Molto bene il poker italiano Why Everyone Left giovani e convinti, idee chiare e sorriso spensierato, sognando grandi traguardi tengono bene il palco e la pressione nell’aprire il festival.

I Duracel oramai non si nascondono dietro l’etichetta di giovane promessa, anzi, la compattezza e la solidità nel tenere la scena è davvero arrivata alla maturità piena. Freschi del nuovo disco Supermarket chiudono in grande stile con Branca Day dei Derozer col guest Spazza alla chitarra.

Per i Forty Winks ho avuto diversi vecchi flash, vecchie memorie e vecchie scorribande notturne. Nella mia testa vagano le compilation di PuNK e Rock Sound, riaffiorano sonorità punk, blues, psichedelia, innovazione e strette di mano alle radici della musica. Un bel “sentire” insomma. Dopo anni i ragazzi di Bologna rendono onore e amplificano l’entusiasmo del mio ricordo e non solo.

I Beer Bong catapultano il crocevia italiano al passo coi contenuti esteri. Intensità e dedizione alla metrica più esigente, niente di nuovo per chi aveva già dimostrato di sapere suonare bene 15 anni fa.

Mi defilo per decomprimere fino al momento dei Mad Caddies. Dentro questa alchimia di fenomeni ci vive tutta l’esperienza e la qualità del firmamento new school. Perché mescolare e tenere diversificati svariati stili non è cosa da poco e ci hanno provato in diversi.

In molti, per l’esattezza, senza avere l’impatto, la spinta e la poliedria che i ragazzoni di Santa Barbara tengono saldamente in pugno. Chi si aspetta però uno show devoto alle influenze reggae con conseguente trasporto mistico viene smentito.

La scaletta è un giro sulle reti elastiche: pogo, danza, respiro, sorriso, rabbia, pirati, ska, reggae, birre e occhiali da sole!

Semplicemente Magia.

Chiude il Day1 la leggenda del punk rock californiano.

Targati 1990 i Lagwagon mi emozionano come la prima volta, la montagna russa di intenti e melodie si assorbe tutta, non solo nella smisurata differenza d’altezza che divide Chris (chitarra) e Joey Cape.

Scaletta “quasi ” infallibile con tutto il sound, la storia, la memoria e l’attitudine di un colosso. I Lagwagon tracciano un’altro segno chiaro sul cielo della Romagna e che se ne voglia dire… questi più invecchiano e più fanno innamorare.

 

Testo: Vasco Abbondanza

Foto: Daniele Angeli

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8250,8252,8251,8263,8264,8253,8265,8262,8249,8261,8260,8248,8247,8259,8258,8246,8257,8256,8255,8254,8245,8244,8243,8242,8241,8240,8239,8238,8237,8236,8235,8234,8233,8232,8231,8230,8229,8228,8227,8226,8225,8224,8223,8222,8221,8220,8219,8218,8217,8216,8215,8214,8213,8212,8211,8210,8209,8208,8207,8206,8205,8204,8203,8202,8267,8268,8269,8271,8270,8272,8276,8275,8274,8273″][/vc_column][/vc_row]

BAY FEST • DAY 3

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BAY FEST
12•13•14 August 2018
Parco Pavese | Beky Bay | Bellaria Igea Marina (RN)

 

DAY 3

SUICIDAL TENDENCIES – OFFICIAL

Bad Religion

Millencolin

Nothington

Senzabenza

Edward in Venice

Sunset Radio

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Testo: Vasco Abbondanza

Foto: Daniele Angeli

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8408,8409,8411,8410,8412,8416,8415,8418,8417,8439,8413,8414,8438,8387,8388,8389,8390,8391,8392,8393,8394,8395,8396,8443,8397,8434,8398,8435,8399,8400,8401,8402,8403,8404,8437,8405,8436,8406,8407,8428,8425,8426,8427,8429,8430,8431,8432,8433,8440,8441,8442,8424,8420,8421,8419,8422,8423″][/vc_column][/vc_row]

BAY FEST • DAY 2

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BAY FEST
12•13•14 August 2018
Parco Pavese | Beky Bay | Bellaria Igea Marina (RN)

 

DAY 2

Dropkick Murphys

Agnostic Front

Booze & Glory

Second Youth

Inarrestabili

TOTALE APATIA

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Testo: Vasco Abbondanza

Foto: Daniele Angeli

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”8353,8358,8354,8360,8355,8351,8350,8348,8352,8357,8377,8359,8356,8321,8322,8323,8324,8325,8326,8327,8328,8329,8330,8331,8332,8333,8334,8335,8336,8337,8338,8339,8340,8341,8342,8343,8344,8345,8346,8347,8349,8361,8362,8363,8364,8365,8366,8367,8368,8384,8369,8370,8371,8372,8373,8374,8375,8376,8382,8378,8383,8379,8381,8380″][/vc_column][/vc_row]

Pennywise

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Pennywise // Beky Bay – Igea Marina // July 3, 2018

+

Sick Of It All
A Wilhelm Scream
Iron Reagan
Methedrine

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” images=”7816,7814,7813,7815,7811,7817,7812,7809,7810,7808,7807,7804,7806,7805,7803,7801,7802,7800,7799,7798,7797,7796,7795″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto:  AMichele Morri

Thanks to HUB Music Factory & LP Rock Events[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Punk In Drublic Music Festival

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Punk In Drublic Music Festival // Circolo Magnolia – Milano // June 28, 2018.
NOFX
Mad Caddies
Less Than Jake
L7
The Bronx
Giuda
Bad Cop Bad Cop

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” images=”7557,7554,7555,7553,7551,7552,7556,7549,7550,7548,7547,7546,7545,7544,7543,7542,7541,7540,7539,7538,7537,7535,7536,7534,7533,7531,7530,7529,7528,7527″ image_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Foto:  Andrea “Canthc” Cantelli

Thanks to HUB Music Factory[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Lali Puna

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Lali Puna @ Locomotiv – Bologna // November 17, 2017

+ Manitoba

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MANITOBA

 

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Scaletta Lali Puna :

Two Windows

Wonderland

Everything is Always

The Frame

Move On

Don’t Think

Micronimic

Scary World Theory

Bucket

Grin & Bear

Bony Fish

Electronic Memory

Come Out Your House

Call-1800

Small Things

Bi-Pet

Her Daily Black

Deep Dream

Remember

Faking The Books

Left Handed

Scaletta Manitoba :

Glaciale

Brasilia

David Bowie

Dio Nei Miei Jeans

Si Ritorna

Ti Schianterai

Stai Su

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Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Bryan Adams

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Bryan Adams @ RDS Stadium – Rimini // November 15, 2017

 

 

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Pensando a Bryan Adams, qual è la prima immagine che viene in mente? Nel mio caso è un’immagine a tinte viola, Bryan che cammina con una chitarra e alle sue spalle un elefante. La copertina di On A Day Like Today, 1998. Immediatamente dopo penso alla copertina dell’album di Mtv Unplugged del 1997, Bryan seduto su una sedia, che suona la chitarra. Insomma, sempre Bryan e una chitarra. Perchè Bryan la chitarra non la suona, è parte di lui. Le vuole bene.

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Così come vuole bene al proprio pubblico e qui all’RDS Stadium di Rimini l’ha dimostrato con due ore di musica nonstop, fermandosi solo un attimo per ricordare le sue prime due volte in italia. La prima, nel 1983 quando invitato in una trasmissione in Sardegna alle 11:00, ha poi effettivamente registrato la trasmissione alle 23:00 senza la possibilità di cenare, dovendo poi correre per prendere l’ultimo aereo disponibile. E lui che si aspettava di mangiare tanti spaghetti! Dieci anni dopo è tornato per la seconda volta, contattato da Luciano Pavarotti che gli ha chiesto di cantare con lui ‘O Sole Mio. E dedicandola proprio a Luciano, l’ha cantata anche al pubblico riminese in maniera impeccabile. Una voce profonda e chiara resa ancora più limpida dal suo sorriso, che canzone dopo canzone non ha mai abbandonato. 

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Due ore cariche di emozioni (e qualche lacrima dal pubblico), di dolcezza e gioia, perché Bryan e la sua band hanno creato un’atmosfera unica e coesa, dettata dalla presenza di due dei membri storici della Bryan Adams Band, presenti dal 1981: Keith Scott, grande chitarra e grande carisma e alla batteria Mickey Curry. Un tesoro nel mondo musicale. E di tesori ne sanno qualcosa i canadesi che nel 2006 l’hanno inserito nella Canadian Music Hall of Fame. Grazie Bryan Adams. A presto (si spera) 

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Scaletta :

Do What Ya Gotta Do
Can’t Stop This Thing We Started
Don’t Even Try
Run to You
Go Down Rockin’
Heaven
This Time
It’s Only Love
Please Stay
Cloud #9
You Belong to Me
Summer of ’69
Here I Am (acoustic)
When You’re Gone (acoustic)
(Everything I Do) I Do It for You
Back to You
Somebody
Have You Ever Really Loved a Woman?
The Only Thing That Looks Good on Me Is You
Cuts Like a Knife
18 til I Die
I’m Ready
Brand New Day

Ultimate Love
I Fought the Law (The Crickets cover)
Straight From the Heart (acoustic)
‘O sole mio (Eduardo di Capua cover)
All for Love (Bryan Adams, Rod Stewart & Sting cover, acoustic)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Testo: Sara Alice Ceccarelli

Foto: Luca Ortolani[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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