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Tag: sinplus

Sinplus “Waiting for the Dawn” (Dream Loud Entertainment via AWAL, 2022)

Attendere l’alba con i Sinplus è musica

La Svizzera è spesso famosa per le sue innevate montagne, i fragranti formaggi e gli ineccepibili orologi, ma quando parliamo di musica e soprattutto di rock, non è sicuramente tra i primi paesi che possono venire in mente agli appassionati del genere. Eppure, in luoghi così apparentemente tranquilli, nascono i Sinplus, duo alternative rock formato dai fratelli Ivan e Gabriel Broggini di Locarno, e che a loro attivo hanno già cinque album in studio più il nuovo EP Waiting For The Dawn, anticipazione del progetto completo che uscirà in primavera. 

Come suggerito già dal titolo, il progetto propone cinque brani uniti dal senso di attesa, ma non inteso come una grigia passività di eventi che devono accadere e che sono fuori dalla nostra portata, bensì quell’attesa di un atleta fermo ai blocchi di partenza, ma che ha dentro di sé tutta l’adrenalina pronta a esplodere in energia per iniziare una nuova avventura. Così la title track al terzo posto nell’EP diventa il cuore pulsante di un movimento sicuro e forte come i primi break sincopati della batteria, che ospitano riff pieni di energia e soprattutto l’interpretazione di Grabriel forte e delicata, che libera lo spirito della canzone dall’inizio alla fine, per concedersi un breve passaggio dolce e accattivante che cattura l’ascoltatore. Un fascino che penetra nell’audience già con Dark Horse Running dove le chitarre abbracciano un testo fatto di immagini che prendono forma tra accenni di distorsione e coralità evocative, ma sempre decise e graffianti. Si guarda il mondo, si aspetta solo nuovamente il via per tornarne protagonisti, ma non si può scordare le proprie origini ed è così che i Sinplus propongono una convincente cover di Need To Believe, tributando così i trenta anni di carriera della band svizzera Gotthard. 

Waiting For The Dawn è un progetto che, nonostante racchiuso nelle semplici dimensioni di un EP, propone una profonda intensità tematica oltre che a un’interpretazione vocale e sonora che riesce a mantenere l’attenzione dell’ascoltatore dalla prima all’ultima canzone. Non sono brani che vogliono svelare chissà quale misterioso segreto nascosto nell’uomo oppure nel cosmo, né melodie che vogliono rompere con un passato musicale che in realtà omaggiano muovendosi tra sonorità new wave. Alternative rock e post-punk. Quello che passa dei brani e la voglia di intercettare quella voglia di ricominciare che vibra nell’aria dopo gli anni che ci hanno visto chiusi e divisi, il desiderio di parlare e condividere emozioni e pensieri attraverso musica cercata, creata, pensata e non abbozzata da qualche stratagemma digitale. Un EP che preannuncia un album altrettanto ben fatto e, se il buongiorno si vede dal mattino, provate ad ascoltare quest’alba. 

 

Sinplus
Waiting For The Dawn
Dream Loud Entertainmente via AWAL

 

Alma Marlia

Tre Domande a: Sinplus

Come e quando è nato questo progetto?

Essendo due fratelli, possiamo dire di aver  sempre suonato assieme… Nostro padre faceva parte di una cover band e da bambini avevamo a disposizione una piccola sala prova…era un po’ il nostro parco giochi. Nel 2009, dopo vari progetti, abbiamo deciso di formare i Sinplus (in italiano “peccato positivo”) e nel 2011 abbiamo pubblicato il nostro primo album Disinformation. In poco tempo abbiamo rappresentato la Svizzera all’Eurovision, abbiamo vinto un MTV Award e soprattutto abbiamo suonato in Festival come l’Isola di Wight. Nel frattempo stiamo arrivando a definire sempre meglio la nostra direzione artistica…e non vediamo l’ora di portare la nostra nuova musica dal vivo.

 

Se doveste riassumere la vostra musica con tre parole, quali scegliereste e perché?

Graffiante, sognante ed essenziale
Graffiante perché facciamo rock che fa saltare, sfogare, cantare… Il tutto intriso da una buona dose di post punk e new wave. Un rock che va dai Joy Division ai Rage Against The Machine.
Sognante perché ci sono sempre piaciuti  quegli ambienti e quelle melodie che fanno viaggiare la mente, che scatenano delle emozioni forti…The Cure e soprattutto gli U2 con Joshua Tree sono dei maestri in questo.
Essenziale in quanto quando componiamo cerchiamo di privilegiare la canzone piuttosto che il virtuosismo del singolo strumento. Inoltre la nostra musica non ha artifizi, non utilizziamo particolari trucchi di post produzione e soprattutto quello che sentite nelle registrazioni e quello che sentite in live.

 

Progetti futuri?

Diciamo che abbiamo diversa carne al fuoco, anche se il focus principale è il nuovo album in uscita a fine marzo 2023, di cui potete avere un assaggio con l’EP Waiting For The Dawn appena pubblicato, e la preparazione del live.
Siamo sempre stati un band che si esprime al meglio dal vivo, ma con la line up consolidata e le canzoni concepite per il live, stiamo arrivando ad un next level…saranno concerti da non perdere!