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Tag: uk grim

Sleaford Mods “UK GRIM” (Rough Trade, 2023)

Inglesi incazzosi e dove trovarli

L’immagine che automaticamente si fissa nel nostro cervello quando pensiamo ad un inglese è una persona fredda, scostante, stronza e dall’umore altalenante e, con il clima che si ritrovano, non mi sento di biasimarli. Le nuvole perenni, dalle quali il sole, di tanto in tanto, si affaccia timidamente per poi sparire e poi giù, di nuovo, diluvio. E gli rode il culo si, agli inglesi!

Nonostante questo, quel grigiore accompagnato da una perpetua nebbiolina umida, ha il suo fascino, malinconico e scocciante.

Patria del punk, dalla metà degli anni ‘70 questa subcultura ha sconvolto il mondo e gli inglesi stessi.

Tal genere, indirizzato verso la ribellione, ha subito una grossa evoluzione, conseguente al progresso della società, portando avanti la tradizione incazzosa dei predecessori, creando un genere con una sua personale identità, il post-punk. 

Gruppi come gli Editors, Idles, Fontaines D.C., Shame, Lice, Dry Cleaning, Black Midi, e tra i più giovani i Moin, Squid rispolverano i vecchi ideali punk sperimentando e miscelando musica elettronica e progressive con sorsi di alternative rock pur mantenendo l’inconfondibile identità inglese. Fortunatamente, negli ultimi anni, siamo testimoni diretti di un’ondata post-punk che sta portando questo genere ad un nuovo splendore. 

A cavalcare la big wave anche gli Sleaford Mods con il loro nuovo album UK GRIM. Qui, il duo di Nottingham attivo dal 2007 sulla scena post-punk si mostra in veste grime, un genere di musica dance elettronica molto popolare a Londra negli anni 2000, fondendo sapientemente l’indole ribelle, polemica e poetica a sonorità dichiaratamente hip-hop mantenendo la svogliata grinta punk.

La personalità del cantante Jason Williamson conserva lo stile provocatorio, arrogante e graffiante che si riflette nei suoi testi, il suo modo di essere si interseca alla perfezione con le doti da DJ di Andrew Feam, che, in questo disco, ha dimostrato il suo talento e la sua genialità.

In UK Grime, gli Sleaford Mods esprimono tutto il loro disprezzo per la società moderna, per la perdita dei veri valori ma soprattutto per l’opportunismo dei potenti verso i più deboli. Denunciano situazioni di abbandono da parte delle autorità.

Il loro sdegno è espresso in testi taglienti a volta minimali, a volte ricercati e scivola su basi delicatamente ritmate come in Don o in Apart From You (dal timbro che ricorda molto i Joy Division), fino a pezzi più serrati e sconclusionati come Tilldipper,  Right Wing Beast e Tory Kong. L’impronta hip-hop è chiaramente visibile in Smash Each Other Up ed è una scossa elettrica che parte direttamente dal coccige e si estende su, verso la spina dorsale, scaricando direttamente a livello delle sinapsi, innescando il rilascio di adrenalina e noradrenalina.

Ad arricchire UK GRIM spuntano le leggende Dave Navarro e Perry Farrell dei Jane’s Addiction in So Trendy e la partecipazione dell’eterea Florence Shaw, eclettica frontwoman dei Dry Cleaning, nel terzo brano Force 10 from Navarone.

Celebrano il loro odio verso le istituzioni, e onorano la loro casa, la terra che li ha cresciuti, rovinata da chi si è approfittato degli ultimi solo per il dio denaro.

Urlano sarcasmo e orgoglio.

Ultima chicca. Il video del singolo UK GRIM è opera del visionario artista emergente inglese Cold War Steve, un capolavoro caustico, di satira, assolutamente da vedere.

Un album da sentire con le cuffie, che ti fa entrare direttamente in modalità Hooligans.

ATTENZIONE! NON ASCOLTARE IN AUTO, POTREBBE CAUSARE RISSE PER UN PARCHEGGIO RUBATO.

 

Sleaford Mods
UK GRIM
Rough Trade

 

Marta Annesi