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Tag: vasco brondi

FERRARA SOTTO LE STELLE 2023 XXVII edizione

La storica rassegna torna per la sua XXVII edizione
dal 7 al 9 settembre nel Cortile del Castello Estense di Ferrara.

Giovedì 7 settembre

FATOUMATA DIAWARA
Prevendite attive dal 16 giugno

Venerdì 8 settembre

TRENTEMØLLER
Opening BONO / BURATTINI
Biglietti: https://link.dice.fm/sdb78701ae34

Sabato 9 settembre

ARAB STRAP
inPhilophobia Undressed

Opening DANIELA PES
Biglietti: https://link.dice.fm/oe3aad12eef6

E inoltre

Lunedì 12 e martedì 13 giugno – anteprima FSLS

Vasco Brondi
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
Canzoni da spiaggia deturpata 2008 – 2023
Opening 12 giugno: ANNA CAROL
SOLD OUT

Mercoledì 14 giugno – anteprima FSLS

KEVIN MORBY
Opening MACIE STEWART
Biglietti: https://link.dice.fm/c02be21bc797 

Martedì 20 giugno – Argenta (FE) – Giornata Internazionale del Rifugiato

GIOVANNI TRUPPI
Ingresso gratuito

Giovedì 28 settembre – Teatro Comunale di Ferrara

anteprima Internazionale a Ferrara
KULA SHAKER

Prevendite attive dal 15 giugno

Torna Ferrara Sotto le Stelle per la sua ventisettesima edizione, confermandosi una rassegna tra le più longeve in Italia ma sempre fresca e in continuo movimento, capace di rinnovarsi ed evolversi ogni anno offrendo una proposta musicale varia, polimorfa e mai banale. Una rassegna di qualità che intercetta la migliore musica in circolazione per portarla a un pubblico sempre più ampio e vario.

Ferrara Sotto le Stelle è possibile grazie al Comune di Ferrara, alla Regione Emilia-Romagna, ad Arci Ferrara e ad Ales&Co.

Dal 7 al 9 settembre il suggestivo Cortile del Castello Estense di Ferrara, nel cuore della città, ospiterà i concerti di Fatoumata Diawara (7 settembre),  Trentemøller  (8 settembre), e Arab Strap (9 settembre). Tre artisti che, incorniciati in una location prestigiosa ed esclusiva, evidenziano quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza l’anima del festival e che quest’anno ritrova grande vigore, senza mai dimenticare di volgere lo sguardo a talenti e suoni nostrani: i live di Trentemøller e Arab Strap saranno infatti aperti rispettivamente dal duo Bono/Burattini e Daniela Pes.

Il festival torna dunque ad abitare il luogo dove è nato e rinnova il suo impegno nel fondere sound, generi e generazioni diversiin una line up che raccoglie alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale e nazionale, mescolando varie sfumature sonore, dal cantautorato all’elettronica, dal rock alla world music. Un vincente mix tra passato e presente capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature, incluse quelle green – grazie alla certificazione ISO20121 che da anni il Festival persegue.

Ferrara Sotto le Stelle si propone poi di essere sempre più diffuso nel tempo e nello spazio e stringere e rafforzare legami con il territorio che abita.

Nascono in quest’ottica le preziose anteprime di giugno, con il ritorno di Vasco Brondi nella sua Ferrara in un doppio live sold out (12 e 13 giugno) in cui riaccende Le Luci della Centrale Elettrica in occasione dei 15 anni dalla pubblicazione del primo album Canzoni da spiaggia deturpata, e che il 12 giugno avrà Anna Carol in apertura; e il concerto del raffinato cantautore statunitense Kevin Morby (14 giugno), anticipato dal live di Macie Stewart.Con il concerto gratuito di Giovanni Truppi ad Argenta (FE) il 20 giugno in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS, FSLS espande poi i propri confini, coinvolgendo anche altri luoghi vicini e confermando la propria sensibilità verso tematiche sociali e ambientali.

Si rinnova infine la collaborazione con Internazionale a Ferrara per il concerto di anteprima della nuova edizione del festival di giornalismo: il 28 settembre il Teatro Comunale della città ospiterà il live degli ultimi grandi eretici del rock britannico, i Kula Shaker.

IL PROGRAMMA

Ferrara Sotto le Stelle 2023 si apre con un doppio concerto (già sold out da tempo) che è molto più che un live: è un atteso, imperdibile ritorno a casa, lì dove tutto è iniziato. Lunedì 12 e martedì 13 giugno nel Cortile del Castello Estense Vasco Brondi tornanel cuore della città che lo ha visto crescere e diventare uno dei grandi protagonisti della scena musicale indipendente italiana perriaccendere Le Luci della Centrale Elettrica, proprio sotto il cielo dove sono nate, e festeggiare i 15 anni dalla pubblicazione del primo album, Canzoni da spiaggia deturpata. Vincitore della Targa Tenco come miglior opera prima, è un album epocale e per molti anche generazionale, che ha cambiato le regole del gioco. Ad aprire il concerto del 12 giugno, la musicalità eclettica e raffinata di Anna Carol, che dopo il brillante album di esordio Cinetica ha pubblicato da poco il nuovo ironico e accattivante singolo Colla.

Mercoledì 14 giugnoinvece, per la seconda anteprima del festival, sempre nel Cortile del Castello, arriva Kevin Morby. Il cantautore americano arriva in Italia per presentare i suoi ultimi album, This is a Photograph e il complementare More Photographs (A Continuum): i due nuovi tasselli di quella mappa agrodolce e autenticamente statunitense che il musicista ex membro dei Wood e dei The Babies ha tracciato e continua a tracciare dal 2013 a oggi lungo il suo significativo percorso da solista. Prima di Morby sul palco la polistrumentista, compositrice e cantautrice di Chicago Macie Stewart.

Martedì 20 giugno ci si sposta ad Argenta per il live intenso e magnetico di Giovanni Truppi, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato promossa da CIDAS in collaborazione con il Comune di Argenta. L’artista napoletano, accompagnato dalla band, presenta il suo ultimo album Infinite possibilità per esseri finiti: un disco urbano che partendo dal personale e particolare arriva al collettivo e all’universale. Diciotto tracce in cui soundscape e field recording fanno da trait d’union a un mix di generi e suoni, in cui l’incertezza e la frammentazione interiore si fanno vero e proprio linguaggio e cifra stilistica e che, inanellate in un racconto organico e poetico, rendono il disco uno specchio dello smarrimento del nostro tempo e delle trasformazioni che lo abitano.

Giovedì 7 settembre nel Cortile del Castello Estense comincia il vero e proprio festival con una tra le voci più intense del panorama internazionale della world music: Fatoumata Diawara. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, nominata ben due volte ai Grammy, porta a Ferrara London KO, il nuovo disco con il quale continua a reinventare la musica africana tradizionale nel suo stile personalissimo. Il disco è un’immersione nel suo universo eclettico e all’avanguardia, in cui unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop, e trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani.

Venerdì 8 settembre spazio invece all’energia di Trentemøller, protagonista di uno speciale show full band. Un live imperdibile, quello del musicista e produttore danese, che grazie ai suoi potenti ricami melodici e a un’attenzione al suono che combina sensibilità indie ed elettroniche in modo unico, personale e in costante evoluzione, è diventato uno dei personaggi chiave della musica elettronica del ventunesimo secolo. In apertura, Bono/ Burattini, duo nato dall’incontro tra la cantante e musicista Francesca Bono (Ofeliadorme) e la batterista e percussionista Vittoria Burattini (Massimo Volume) e che ha da poco dato alle stampe il primo disco, profondo e sperimentale: Suono in un tempo trasfigurato.

Sabato 9 settembrearriva a Ferrara unaband di culto: gli Arab Strap. Il gruppo scozzese, tra i pionieri della fiorente scena musicale nata attorno a Glasgow negli anni ‘90, arriva a Ferrara per un concerto speciale: Philophobia Undressed, un live in duo che ripercorre le tracce dell’omonimo disco in occasione dei 25 anni dalla sua pubblicazione.Un lavoro scarno e potente, dalle tinte cupe, emblema di una band che senza paura ha sempre rifiutato ogni conformismo. Una riuscita commistione di song writing e post-rock dagli accenni electro, new wave e folk, sul quale scorrono storie dirette e schiette, raccontate con l’incomparabile semi-parlato e semi-cantato di Aidan Moffat e incanalate tra loop elettronici, drum machine e melodie minimali alla chitarra. L’apertura è affidata al talento multiforme di Daniela Pes con il suo album d’esordio Spira, prodotto da Iosonouncane.Un disco di musica visionaria che interpreta la drammaturgia sonora come utopia. Immersa in un’elegante e oscura elettronica, Pes crea un ambiente sonoro esoterico, destruttura la forma canzone e utilizza una lingua inedita in cui le parole sono puro suono, facendo della sua voce uno strumento.

Infine giovedì 28 settembre Ferrara Sotto Le Stelle, in occasione dell’anteprima di Internazionale a Ferrara (il prestigioso festival di giornalismo che si svolgerà poi 29 e 30 settembre e 1 ottobre), porta al Teatro Comunale i Kula Shaker. La band capitanata da Crispian Mills, uno dei gruppi più popolari della scena musicale britannica post Brit-pop grazie al suo vincente mix esoterico di riff psichedelici, mantra e misticismo rock and roll, presenta live l’ultimo lavoro in studio, 1st Congregational Church of Eternal Love & Free Hugs. Un doppio album energico e vitale, quindici canzoni in cui si incrociano vari generi e si affrontano temi universali.

L’evento è realizzato in collaborazione con la rivista Internazionale, Associazione IF e Arci Ferrara.

***

Ferrara Sotto Le Stelle nelle precedenti 26 edizioniha ospitato grandi protagonisti della musica internazionale, tra cui Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Wilco, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, The National, The Smile, The Jesus and Mary Chain così come i migliori nomi della musica italiana: Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Vinicio Capossela, Verdena, IOSONOUNCANE, Cosmo e molti altri ancora.

Info

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https://www.instagram.com/fesottolestelle/

FERRARA SOTTO LE STELLE 2023

XXVII edizione

Cortile del Castello Estense – Ferrara

Lunedì 12 giugno – anteprima

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

Opening ANNA CAROL

SOLD OUT

Martedì 13 giugno – anteprima

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

SOLD OUT

Mercoledì 14 giugno – anteprima

KEVIN MORBY

Opening MACIE STEWART

Biglietti: https://link.dice.fm/c02be21bc797 

Martedì 20 giugno – piazza Garibaldi, Argenta (FE)

Giornata Internazionale del Rifugiato

GIOVANNI TRUPPI

Ingresso Gratuito

Giovedì 7 settembre

FATOUMATA DIAWARA

Prevendite attive dal 16 giugno

Venerdì 8 settembre

TRENTEMØLLER

Opening BONO / BURATTINI

Biglietti: https://link.dice.fm/sdb78701ae34

Sabato 9 settembre

ARAB STRAP

Opening DANIELA PES

Biglietti: https://link.dice.fm/oe3aad12eef6

Mercoledì 28 settembre – Teatro Comunale di Ferrara

anteprima Internazionale a Ferrara

KULA SHAKER

Prevendite attive dal 15 giugno

Vasco Brondi @ Revèrso Festival

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• Vasco Brondi •

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Revèrso Festival

Villa Torlonia (San Mauro Pascoli) // 27 Giugno 2021

 

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Le Luci Della Centrale Elettrica @ Teatro Massimo

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• Le Luci Della Centrale Elettrica •

Teatro Massimo (Pescara) // 02 Dicembre 2018

 

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[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto, dobbiamo fare: dell’interruzione, un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno un incontro.Fernando Sabino.

Domenica 2 dicembre è andata in scena sul palco del Teatro Massimo di Pescara la quinta data di quello che sarà l’ultimo tour de Le Luci della Centrale Elettrica, dopo dieci anni di attività.

La scelta solenne dei teatri, appunto, per celebrare un anniversario importante e per ripercorrere le tappe di un progetto musicale, culturale, artistico, intrapreso nel 2008. Tra la Via Emilia e la Via Lattea.

È stato proprio Vasco Brondi a leggere la citazione con cui ho scelto di iniziare. La sintesi perfetta dello spettacolo a cui ho assistito. La lancetta segna le nove quando si alza il sipario su una scenografia essenziale, arredata unicamente dagli strumenti.

Ecco entrare ad uno ad uno i musicisti e posizionarsi: Rodrigo D’Erasmo al violino e al piano, Andrea Faccioli alle chitarre, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniela Savoldi al violoncello e Anselmo Luisi alle percussioni. In prima linea, Vasco Brondi che, subito dopo aver eseguito Coprifuoco, saluta il pubblico del capoluogo abruzzese, instaurando quel profondo dialogo che ha contraddistinto il live.

Il tema che ha unito il susseguirsi di canzoni, aneddoti, racconti, poesie e letture è stato il viaggio. Primo fra tutti, quello che i brani de Le Luci portano inevitabilmente a fare.

Una commistione di immagini universali e particolari, scenari interspaziali che deflagrano, in uno zoom, su attimi di vita quotidiana, anche nei suoi risvolti più amari e dolorosi. Sinestesie, metafore, senso di identificazione.

Appaiono i parchi della città, i palazzi grigi, i sogni infranti sulle pareti. Una generazione in preda a domande sul proprio futuro, sul proprio destino. Risposte che talvolta si spezzano nella droga, nel senso di isolamento, nella dispercezione di se stessi.

E allora si prova a immaginare come possa essere la vita al di là, distante da lì. Fuori da un bar della Via Emilia che si trasforma nella Via Lattea. Lontani dal paese natale.

Si sale su un’auto, su un aereo, su una nave o su un gommone in balia delle onde.

<< Sapete… in questi anni sono giunto ad una conclusione che mi ha arricchito molto. Non sempre la soluzione migliore è quella di abbandonare la propria città. Io l’ho capito dopo aver girato tanto. E l’ho capito, in particolare, grazie a quelle persone che io chiamo maestri. I CCCP. Il loro motto era: “Non a Berlino ma a Carpi, non a New York ma a Modena”. Un giorno, con un paio di regionali, io e un mio amico siamo andati a Carpi. Volevamo capire cosa ci fosse di così speciale. Invece era quasi peggio di Ferrara…! Ecco, io ho capito che potevo fare qualcosa anche a Ferrara >>.

Il viaggio è anche interculturale. La letteratura, la poesia che prendono per mano la musica. Brondi legge dei passi di Roberto Bolano, scrittore cileno della metà del Novecento che ha narrato alcune vicende legate al Centro e Sud America, tra emisfero nord e emisfero sud, immergendole in una dimensione onirica.

Si ricollega così, alla canzone di De Gregori, ispirata dalla versione di Bob Dylan, Una Serie di Sogni.

<<Da un po’ di tempo a questa parte, prima dei concerti ascolto sempre questo brano. È una ricorrenza, una fissa, non lo so. Ma mi fa pensare esattamente a quello che provo quando sono qui >>.

Il tutto è amplificato dalla maestria degli arrangiamenti: il lamento malinconico del violino e del violoncello, il ritmo cadenzato delle percussioni e del basso, le chitarre che, da sempre, fanno da collante.

Non ne poteva mancare una, poi. La chitarra acustica consumata e vissuta, ridipinta chissà quante volte, con su scritto Le Luci Della Centrale Elettrica.

Ed è abbracciando solamente la sua chitarra che Vasco Brondi torna sul palco per l’encore.

<< Il pezzo che sto per eseguire l’ho scritto dieci anni fa. Si intitola La gigantesca scritta COOP ed era contenuta nel nostro primo disco che registrai in un container nelle campagne ferrarese dove di solito registravano solo gruppi metal. C’erano solo gruppi metal a Ferrara >>

ride

<< In quel momento ero fermamente convinto di quello che stavo facendo. Per me quelle canzoni erano qualcosa di importante. Allora partecipai anche a un concorso a Monselice. Uno di quei posti dimenticati da Dio, per uno di quei concorsi tipo alla Vanna Marchi. Dovevi pagare per partecipare. Ebbene, io anche pagando non riuscii a superarlo. Lì alcune delle mie certezze iniziarono a vacillare >>.

Il picco emozionale raggiunge le stelle con Per Combattere l’Acne. Si è creata una vibrazione potentissima tra palco e pubblico. C’è chi ha iniziato a cantare. C’è chi, vicino a me, ha percepito la scarica elettrica generata da quei fili scoperti che si ripetono nel testo.

Ed è stato un regalo grandissimo. Infine, il viaggio raccontato è quello dell’uomo, e non solo dell’artista, Vasco Brondi.

Prima di concludere, prende in mano l’ultimo disco, prodotto con l’artwork e le sembianze di un libro. Lo sfoglia, fino all’ultima pagina, sulla quale sono riportati tutti quei ricordi e quelle esperienze senza i quali non sarebbe stato l’Essere Umano di oggi.

Scorrono scene precise, simili a quelle delle sue canzoni: la prima volta che sua madre è andata ad un concerto e lui era ubriaco fradicio. Il messaggio di lei, a fine serata, “Sei stato meraviglioso”. Cantare con Manuel Agnelli, come nei suoi sogni.

Una sua frase su un muro di Catania. Riconoscere, tra i visi presenti, suo fratello che canta a memoria i suoi brani. Le luci che si accendono, il boato del pubblico che lo travolge tanto da spingerlo indietro, in uno spazio vuoto.

Quel vuoto che sta sempre lì, quello da cui escono le canzoni e che, in quel momento, è stato riempito.

Ieri sera Le luci della Centrale Elettrica e Vasco Brondi hanno illuminato quel vuoto. Lo hanno riempito di musica, di vibrazioni, di sogni, di energia positiva, di voglia di andare avanti.

La caduta è diventata una danza, la paura una scala, il sogno un ponte, il bisogno un incontro. Un incontro davvero indimenticabile.

 

Testo: Laura Faccenda
Foto: Davide Orlando[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row content_text_aligment=”center” css=”.vc_custom_1503314301745{padding-top: 10px !important;padding-bottom: 11px !important;}”][vc_column][edgtf_image_gallery type=”masonry” enable_image_shadow=”no” image_behavior=”lightbox” number_of_columns=”three” space_between_items=”tiny” image_size=”full” images=”9979,9981,9982,9983,9980,9984″][/vc_column][/vc_row]